Si è svolto oggi l’incontro tra ministero dell’Istruzione e sindacati rappresentativi per l’informazione successiva alle immissioni in ruolo degli insegnanti nell’anno scolastico corrente 2022/2023: malgrado i concorsi e i cambiamenti voluti dal Governo uscente, rimane altissima la percentuale di cattedre non assegnate rispetto a quelle autorizzate dal ministero dell’Economia. I numeri forniti da Viale Trastevere, quindi, confermano la necessità di un cambio di passo immediato se si vuole risolvere davvero la piaga del precariato. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “i numeri certificano che anche quest’anno circa la metà dei posti autorizzati dal Mef per i ruoli sia rimasta vuota. È una condizione non più accettabile, perché è uno dei motivi che ha prodotto l’ennesimo boom di supplenze in atto pure quest’anno.
Nessun lavoratore nella pubblica amministrazione ha la carriera bloccata come il personale Ata della scuola: per questo, il sindacato Anief chiede che il nuovo contratto per i lavoratori del comparto contenga anche la revisione dei profili professionali, soprattutto per alcune categorie per le quali i contratti sono fermi da decenni. "Come Anief e Cisal – spiega Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato, durante una videointervista all’agenzia Teleborsa - abbiamo chiesto di accelerare le trattative, perché è importante siglare un contratto per un milione e mezzo di lavoratori della scuola, gli unici esclusi assieme a quelli di Università, Ricerca ed Afam”.
Per il rinnovo del contratto non bastava l’ingiustificato fermo dovuto alla scarsità di finanziamenti per produrre aumenti decorsi: a complicare l’approdo alla firma, adesso ci sono anche le proposte irricevibili formulate dall’Aran ai sindacati nel corso dell’ultimo incontro. Affrontando gli aspetti generali del nuovo contratto, l’amministrazione ha infatti presentato alcune novità che rappresenterebbero un ulteriore arretramento dei diritti dei lavoratori: l’Aran ha prospettato, riassume oggi la stampa specializzata, l’impossibilità di ricorrere ad una visita specialistica, esaurite le 18 ore disponibili, in assenza di una patologia; l’eliminazione dell’assenza per malattia retribuita per 9 mesi al 100%, del 90% per i tre mesi successivi e al 50% negli ulteriori sei mesi: l’impossibilità di usufruire delle ferie, se si è superato l’8° mese nell’anno scolastico successivo: la mancata comprensione del viaggio negli otto giorni per la partecipazione a concorsi ed esami. Dulcis in fundo, l’amministrazione, ha espresso la volontà di procedere alla separazione del personale in relazione alla tipologia di contratto adottato, quindi distinguendo tra lavoratori a tempo indeterminato e determinato.
Il seminario avrà luogo a Palermo il 24 ottobre 2022, dalle ore 9 alle ore 13, presso Teatro delle Arti (suc. Liceo classico Umberto I), Viale Regione Siciliana, 1751 (angolo via Perpignano).
CCNL 2016/18 -