Assunzione precari, organico aggiuntivo e nuova formazione, rinnovo del contratto scaduto da quattro anni: sono i punti rilevanti, segnalati dal sindacato Anief al Governo che si sta formando, per rilanciare la Scuola e l’Istruzione in Italia. "Fra le priorità della scuola certamente ci sono quelle che riguardano la conferma di un organico aggiuntivo. Le scuole hanno iniziato le lezioni ma certamente in classe si sente l'esigenza di queste risorse aggiuntive", ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
Stamani Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato rappresentativo Anief, ha rilasciato un’intervista ai microfoni dell’agenzia Italia Stampa. Il sindacalista autonomo ha affermato che “il presidente dell’Aran ha detto che attende l’integrazione dell’atto di indirizzo e noi siamo sicuri che questo atto è all’attenzione del ministro della funzione pubblica, rispetto però a un governo nuovo che dovrà decidere se stanziare nuove risorse o meno. Nel frattempo il 18 ottobre, fra una settimana, ci vedremo in Aran e confermeremo con Anief la nostra disponibilità, vista l’inflazione ormai quasi al 10%, a firmare un contratto che dia almeno 100 euro in media – alcuni 120, alcuni 90 – di aumento e quei 3mila euro di arretrati, perché il costo della vita è aumentato” e gli stipendi devono essere allineati almeno all’inflazione stessa.
Rimane alta la percentuale di docenti e Ata precari. Anche perché molti di loro rimangono supplenti a vita. Dietro agli altissimi numeri del precariato, con quasi 200mila nomine annuali ormai “fisse”, ci sono le persone. Una di loro è Marcella Bianchini, supplente potremmo dire eterna, ormai da tre decenni consecutivi. La docente precaria, oggi 54enne, ha raccontato la sua storia a Orizzonte Scuola: ha iniziato a insegnare da laureanda in Scienze biologiche nelle scuole di formazione professionali. Per molti anni ha proseguito con l’insegnamento di anatomia, chimica, dermatologia, materie scientifiche, con contratti di collaborazione. “Ho sempre messo il lavoro prima di tutto, nonostante avessi difficoltà con tre figli. Sono una persona che non si risparmia. Forse però ho sbagliato” dice rammaricata. “Quando mi sono inserita nelle GPS – ha aggiunto - il mio punteggio era comunque basso perché il servizio non era stato prestato nella scuola pubblica, e questo è assurdo: se non insegni alla statale, non sei considerato un docente. Quest’anno il punteggio nelle GPS è errato, non mi è stato calcolato nemmeno il punteggio relativo alla laurea. Sono inserita per la A028 e la A050”.
“Gli stipendi degli insegnanti e del personale scolastico sono tra i più bassi d’Europa e d’Italia, non possiamo pensare di aumentarli con gli artifizi: servono risorse aggiuntive importanti. Per questo al nuovo Governo chiediamo di trovare l’accordo entro l’autunno per il rinnovo del contratto e di garantire i 6 miliardi per coprire l’indennità di vacanza contrattuale, con aumenti automatici in busta paga del 4% per permettere l’indicizzazione IPCA”. Lo sostiene oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando la convocazione all’Aran dei sindacati rappresentativi della scuola per il prossimo 18 ottobre sulla parte comune del CCNL 2019/21.
Siamo alla stretta finale sul rinnovo del contratto delle aree Scuola, Università, Afam e Ricerca: dopo la richiesta del ministro Patrizio Bianchi al ministero della Funzione pubblica, nei giorni scorsi, del finanziamento aggiuntivo di 300 milioni di euro, per il prossimo martedì 18 ottobre l’ARAN ha già fissato una nuova convocazione per la parte comune del CCNL 2019/21. Considerando che nel frattempo saranno nominati i presidenti delle Camera e a seguire si darà mandato alla formazione del nuovo Governo, si stanno andando a determinare tutti i presupposti per arrivare alla sottoscrizione della firma in autunno.