Il webinar avrà luogo venerdì 30 settembre, dalle ore 17 alle 18; si parlerà delle Gps e delle azioni legali. A condurre il webinar Chiara Cozzetto, segretaria generale Anief, e Walter Miceli, avvocato del sindacato
Il webinar avrà luogo venerdì 30 settembre, dalle ore 17 alle 18; si parlerà delle Gps e delle azioni legali. A condurre il webinar Chiara Cozzetto, segretaria generale Anief, e Walter Miceli, avvocato del sindacato
Il Senato ha approvato in via definitiva con 178 sì, 13 astensioni e nessun voto contrario il decreto Aiuti bis: vengono assegnati 17 miliardi di euro per finanziare una serie di misure per contrastare i rincari nei settori dell’energia, del gas naturale e dei carburanti, rafforzando il bonus sociale elettrico e gas per il quarto trimestre 2022, sospendendo, tra l’altro, le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas. Il provvedimento definitivo, già pubblicato in Gazzetta ufficiale, contiene anche delle modifiche rispetto al testo inizialmente approvato dal Governo, senza però incidere più di tanto sulla sostanza: viene modificata la denominazione di docente esperto in docente stabilmente incentivato. La progressione economica del docente stabilmente incentivato sarà precisata a regime dalla contrattazione collettiva. Nulla di fatto, invece, per le richieste Anief: niente docente esperto, sì all’organico aggiuntivo Covid e all’allargamento delle graduatorie dello Straordinario bis a tutti i partecipanti.
“Dopo le elezioni, piuttosto che andare verso l'esercizio provvisorio è bene che rimboccarsi le maniche e andare subito a reperire le risorse per affrontare la crisi energetica, per sostenere chi ha lavorato in passato senza mai fermarsi e continua a farlo oggi, a partire dal personale della scuola e della pubblica amministrazione”, il più impoverito di tutti perché da quasi quattro anni si ritrova con il contratto collettivo nazionale scaduto: lo ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando la decisione del Governo Draghi di comunicare all’Unione Europea che a causa delle elezioni politiche programmate per domenica prossima, l’Italia sarebbe nelle condizioni per arrivare ad approvare la manovra economica entro il 31 dicembre.
Sul sostegno abbiamo sempre più docenti precari e non specializzati: lo dice il dossier pubblicato stamane dalla Fondazione Agnelli per sfatare alcuni luoghi comuni sul mondo della scuola. Lo studio – basato su elaborazioni su dati della Ragioneria dello Stato, del Ministero dell’Istruzione, di Eurostat e di Ocse – spiega che sono cresciuti gli insegnanti di sostegno a tempo determinato: nell’anno scolastico 2021/22 hanno raggiunto la quota record di 122.000. In 10 anni la percentuale di docenti di sostegno a tempo determinato sul totale del sostegno è quindi passata da un terzo a quasi due terzi. E la maggioranza di questi non è nemmeno specializzato. L’incremento ha dell’incredibile: si passati da 39% al 61% di docenti precari.
Il personale della scuola è sempre più precario e remunerato con stipendi inadeguati: a sostenerlo è anche la Fondazione Agnelli, attraverso un corposo dossier pubblicato stamane per sfatare alcuni luoghi comuni sul mondo della scuola. Lo studio – basato su elaborazioni su dati della Ragioneria dello Stato, del Ministero dell’Istruzione, di Eurostat e di Ocse – dimostra che i docenti necessitano di stipendi maggiori perché decisamente lontani da quelli in media assegnati in Europa; inoltre, si dovrebbe procedere verso un tempo scuola più corposo e con un corpo docente tutto stabilizzato. Invece, spiega il dossier, se dopo il piano di immissioni in ruolo della Buona Scuola si era arrivati a 730mila gli insegnanti di ruolo, oggi se ne contano meno di 700mila). Mentre risultano più che raddoppiati i docenti a tempo determinato: l’anno scorso se ne contavano 225mila, incluso il sostegno, rispetto ai 100mila subito dopo la Buona Scuola.
CCNL 2016/18 -