I numeri sono eloquenti: l’esercito del precariato non si ferma, con oltre 160 mila supplenze annuali pure quest’anno, nonostante nell’ultimo lustro il legislatore abbia approntato ben sei procedure diverse per l'immissione in ruolo degli insegnanti: una pluri-risposta alla procedura di infrazione pendente in Europa sull'abuso dei contratti a termine nella scuola derivante delle denunce del sindacato Anief accolte di recente anche dal Comitato europeo dei diritti sociali che ha detto sì al reclamo collettivo 146/2017.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, è arrivato il momento di tornare al doppio canale di reclutamento, con l'utilizzo delle attuali graduatorie delle supplenze a regime per coprire le assunzioni in ruolo su tutti i posti vacanti senza titolare, con la parità di trattamento e una specifica indennità previsti nel contratto di lavoro di categoria.
Il sindacato Anief si sofferma sui preoccupanti numeri contenuti nel Report Istat incentrato sui livelli di istruzione del 2020: abbiamo il 30% in meno di laureati e 17 punti di distacco rispetto ai diplomati: peggiora anche il livello degli immigrati, inferiore di dieci punti rispetto a oltre dieci anni fa. Invece di migliorare, in pratica, arretriamo.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “non c’è più tempo da perdere: serve con urgenza l'innalzamento dell'obbligo scolastico estendendolo fino all'ultimo anno delle superiori, una reale tutela del diritto allo studio universitario con detassazione e aumento delle borse di studio, una forte lotta all’abbandono scolastico precoce, introducendo finalmente degli organici differenziati, sulla base delle necessità e non delle mere iscrizioni, e lo ius soli per gli alunni stranieri frequentanti la scuola nel nostro Paese”.
Dopo il parere del Cspi, che ha bacchettato il ministero di viale Trastevere per la grave “dimenticanza”, il sindacato Anief torna a chiedere con forza l'attivazione immediata di una procedura riservata per gli amministrativi che svolgono o hanno svolto il ruolo superiore, attivando quei passaggi verticali tra un profilo professionale e l’altro bloccati da più di dieci. Lo spazio per assumere tutti i facenti funzione che nell’ultimo ventennio hanno permesso alle scuole di funzionare c’è: considerando i pensionamenti, nel prossimo biennio si libereranno, infatti, altrettanti posti per i nuovi candidati.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Ricordiamo che abbiamo fatto una manifestazione lo scorso 17 settembre e quel giorno una rappresentanza del nostro sindacato è stata ricevuta dai dirigenti del ministero dell’Istruzione, il direttore del personale Filippo Serra e dalla dottoressa Capasso vice capo di Gabinetto. Ora che la mancata stabilizzazione degli amministrativi facenti funzione è stata sollevata pubblicamente anche dal Consiglio superiore della pubblica istruzione, l’amministrazione centrale non può continuare a ignorarlo. Ricordo anche che tra gli altri problemi irrisolti rimane quello di un inquadramento dirigenziale del profilo, nonché – conclude Pacifico – di una modifica della cosiddetta ‘temporizzazione’ che a oggi mortifica gli avanzamenti di carriera pregressi”.
Anche il Consiglio superiore della pubblica istruzione reputa rilevante la stabilizzazione degli amministrativi che negli anni hanno svolto il delicato ruolo di facenti funzioni Dsga: esprimendosi sulla bozza del concorso per Dsga che il Ministero dell’Istruzione ha presentato anche ai sindacati nei giorni scorsi, il Cspi ha espressamente detto che prima dell’indizione del concorso ordinario sia necessaria l’emanazione del concorso riservato per questa figura, al fine di “dare stabilità operativa alle scuole e favorire quella continuità di esperienza e professionalità che deriva dalla copertura stabile dei posti liberi da parte degli assistenti amministrativi che da anni svolgono le funzioni” superiori di Direttori dei servizi generali e amministrativi.
Per il Cspi è necessario, dunque, bandire prioritariamente il concorso riservato agli assistenti amministrativi attualmente facenti funzione di DSGA con almeno tre anni di servizio, ai sensi del DL 29 ottobre 2019 n. 126, convertito nella legge 159 del 20 dicembre 2019. Prevedere l’accesso ad una procedura concorsuale anche di coloro che sono sprovvisti di titolo di studio specifico modificando quanto previsto dall’art. 22, comma 15 della L. 75/2017; bandire successivamente il concorso ordinario, superando le attuali conseguenze dell’ultimo concorso che ha lasciato innumerevoli posti scoperti pur se messi a bando.
I rilievi posti dal Cspi sono gli stessi mossi da diversi anni dal sindacato Anief: esprimendosi nelle passate settimane sulla quota di riserva dei posti per il concorso straordinario, il giovane sindacato ha chiesto con forza l’attivazione al più presto di una procedura a parte anche e per gli Assistenti amministrativi facenti funzione di Dsga, sprovvisti di titolo di studio specifico, con più di 3 anni di esperienza. Secondo il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico,“gli amministrativi che da anni si spendono per il funzionamento delle scuole italiane, in cambio di compensi irrisori e a fronte di un’assunzione di responsabilità enormi, hanno diritto a vedersi riconoscere l’impegno profuso. Non si può negare loro la possibilità di stabilizzazione: è un concetto evidente a tutti, ma non all’amministrazione scolastica”.
Sono state pubblicate le prime l Linee Guida per le iniziative della missione Istruzione e Ricerca del PNRR relative alla componente Ricerca e Impresa. Le Linee Guida forniscono indicazioni per i potenziali partecipanti agli investimenti e precedono l’emanazione da parte del MUR di bandi dedicati. Il MUR, oltre agli investimenti indicati in queste Linee Guida, attiverà ulteriori iniziative di formazione, ricerca e innovazione a valere su risorse del bilancio nazionale e del Piano Complementare al PNRR. Positiva la valutazione dell’Anief ma sono da prevedere sostanziali e strutturali investimenti per l'aggiornamento delle infrastrutture degli Enti Pubblici di Ricerca.