Il giovane sindacato Anief mette a disposizione dei lavoratori della scuola e dell’università un servizio di Help desk sul green pass. Per richiedere un parere è possibile contattare il sindacato o attraverso l’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o il numero telefonico 3440167650
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, è intervenuto all’interno dello speciale organizzato da Orizzonte scuola Tv: “Tutti vogliamo la didattica in presenza, ma in sicurezza; sono necessari tamponi salivari per tutti, vaccinati e non vaccinati. Come sindacato abbiamo il dovere di proteggere la salute dei lavoratori della scuola e degli studenti e delle loro famiglie di conseguenza. Serve sdoppiare le classi e aumentare l’organico”
Per rivedere lo speciale di Orizzonte scuola tv con l’intervento del presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, cliccare qui
L’attività scolastica riprenderà, a breve, in condizioni poco rassicuranti: in due classi su tre gli studenti non sono vaccinati o non possono esserlo; su 366 mila classi, soltanto per il 15,9% si può rispettare la norma sul distanziamento, quindi nemmeno una su cinque. Ecco perché è inutile pensare che con il Green Pass possiamo stare tranquilli a riprendere le lezioni nelle aule in presenza. In questo contesto, il ministro dell’Istruzione interviene soltanto sul 2,9% delle classi che superano il numero massimo di alunni per classe, investendo 22 milioni di euro e tralasciando di sdoppiare le classi come si dovrebbe fare nel rispetto delle indicazioni sull'edilizia scolastica che dal 1975 prevede uno spazio minimo da 1,80 a 1,95 metri quadri per alunno.
“Riteniamo a dir poco riduttivo e fuorviante pensare che la vaccinazione o il tampone imposto a docenti e Ata possa minimizzare i rischi del contagio – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -: a questo punto, Anief chiederà nelle prossime ore un'informazione a tutti i dirigenti scolastici del Paese per chiedere i criteri della formazione delle classi e se sono state rispettate le norme sulla sicurezza durante lo stato emergenziale”.
La protesta per chiedere al Governo soluzioni concrete per riaprire in sicurezza. Pacifico: "Mancano gli spazi minimi nelle aule per realizzare il distanziamento. Avremo il record di supplenti. L'obbligo del green pass è inutile e discriminatorio e non eviterà la DAD".
Dopo un anno e mezzo di Dad, sembrerebbe sacrilego invitare il personale ad astenersi dal lavoro ma per il giovane sindacato, tra i rappresentativi del comparto, non ci sono le condizioni per riaprire in sicurezza. Per questo Anief non ha sottoscritto il nuovo protocollo sulla sicurezza.
Secondo la Nota Tecnica del capo dipartimento del dicastero dell'Istruzione Stefano Versari il dipendente senza la “certificazione verde COVID-19”, oltre a essere sospeso fin dal primo giorno di servizio dopo l’avvenuto mancato riscontro, deve anche pagare allo Stato una sanzione da 400 a 1.000 euro: assieme alla “sospensione senza stipendio”, scrive il dirigente ministeriale, si applicherà una “sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro”.
Il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico non ha dubbi: “Siamo alla follia. Faremo restituire stipendi e multe a migliaia di insegnanti, ma qualcuno dovrà rispondere per queste azioni discriminatorie. Intanto, invitiamo tutto il personale a firmare la petizione contro l’obbligo vaccinale del personale scolastico e universitario, alla quale hanno aderito già 110mila persone, ad aderire al ricorso e a scioperare il primo giorno delle lezioni in ogni regione italiana”.
Anief ricorda che la sicurezza nelle scuole passa per il rispetto delle norme sul distanziamento sociale e non facendo la “voce grossa” contro chi non si vuole vaccinare, ma ha diritto alla tutela della propria salute, ha diritto al lavoro e all'istruzione in luoghi sicuri senza sospensioni e sanzioni.