Prime aperture, per i sottosegretari del ministero dell'istruzione, bisogna togliere le sanzioni (Floridia, M5s) e rendere almeno gratuiti i tamponi (Sasso, Lega). Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, insiste: “Bisogna eliminare il vincolo perché illegittimo, contrario al regolamento comunitario. Senza le risposte adeguate Anief avvierà le iniziative legali per far disapplicare dai giudici la norma”.
Dopo l’avvio del ricorso per il personale docente, ANIEF attiva il contenzioso contro la sospensione della “call veloce” disposta dal decreto legge “Sostegni bis” anche per i Dsga. Il provvedimento ha sospeso per un anno l'applicazione della normativa che offriva la possibilità di fare domanda per l’assunzione sui posti DSGA residui dopo le immissioni in ruolo anche in regione diversa da quella di inserimento nelle graduatorie di merito.
Marcello Pacifico (Anief): “La sospensione della call veloce per i docenti e Dsga è incomprensibile, soprattutto se consideriamo il rischio di lasciare scoperti moltissimi posti a causa delle decisioni assunte con il decreto Sostegni Bis. Le scuole hanno urgenza di coprire tutte le disponibilità con personale in ruolo per funzionare al meglio”.
Oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, è stato intervistato da Tgcom24, per parlare di obbligo vaccinale per docenti e Ata e della necessità di sdoppiare le aule per praticare un vero distanziamento sociale, possibile solo con l’eliminazione del fenomeno delle ‘classi pollaio’.
Il sindacato Anief in due giorni ha raccolto 65mila firme e il numero è in costante crescita tra il personale scolastico e universitario con una petizione che chiede l'abrogazione di questa norma che è inutile, illegittima e discriminatoria. Essa infatti va contro il Regolamento 953/21 per la quale è stata emanata e pertanto potrà essere disapplicata dai giudici.
Marcello Pacifico, leader del sindacato, ha affermato di essere “vaccinato ma una cosa è promuovere la vaccinazione un'altra è mettere sanzioni ai lavoratori. Prima essi venivano pagati per il lavoro ora dovrebbero pagare un tampone per lavorare in luoghi che continuerebbero a essere fonti di contagio per il mancato distanziamento sociale e con alunni non vaccinati”.
In 65mila firmano la petizione di Anief per abolire una norma che, in assenza di risposte, entro fine mese sarà impugnata nei tribunali per essere disapplicata e rinviata in Corte di Giustizia Europea per l'evidente contrasto con il Regolamento europeo 953/2021. Marcello Pacifico (Anief): “L'obbligo è inutile, illegittimo e punitivo. Il sindacato è pronto a scioperare nel primo giorno di lezioni in ogni regione, perché non ci sono le condizioni per riaprire in sicurezza. Lo stesso protocollo potrebbe saltare, perché non reca misure per sdoppiare le classi e raddoppiare gli organici. Sul precariato poi si toccheranno cifre da record”.