La spiegazione della riduzione di investimenti è nelle parole della senatrice Bianca Laura Granato, secondo la quale “le spese messe a bilancio per il triennio sono solo quelle fisse, perché i posti in deroga su sostegno vengono contabilizzati di anno in anno”. Anief, dopo avere ricordato che i tagli ai finanziamenti alla scuola sono progressivi e dureranno per oltre 30 anni, giustificati dal calo delle nascite, nel prendere atto della spiegazione, non può non soffermarsi sul fatto che quella dei posti in deroga è un partita che l’attuale Governo sta sinora perdendo.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “la sentenza del Tar d’inizio anno, che ha imposto al Miur di rendere pubblica la consistenza dell'organico di sostegno in Sicilia, è anche un monito all’amministrazione centrale perché finalmente acquisisca quell'assunzione di responsabilità e renda effettiva la revisione degli organici nazionali, di cui non c’è stata traccia sino ad oggi. Solo cancellando gli oltre 50 mila posti in deroga e quella parte della Legge 128 del 2013 che ne impone una soglia minima si potrà infatti finalmente garantire la copertura del reale fabbisogno di docenti specializzati sul sostegno e quella maggiore continuità didattica che oggi, proprio sul sostegno, è solo un miraggio”.