Ai precari della scuola, docenti e ATA, il Ministero non riconosce il diritto alle progressioni stipendiali, gli scatti di anzianità calcolati in base agli anni di servizio effettivamente svolti anche se con contratti a termine. È notizia di qualche giorno fa che in Lombardia una madre di una docente deceduta ha ottenuto in tribunale il diritto agli scatti di anzianità mai riconosciuti alla figlia proprio perché il suo contratti erano tutti a tempo determinato. Un diritto violato riconosciuto dal Tribunale nel rispetto della normativa comunitaria che lo Stato italiano viola da ormai 20 anni e cui va applicata la prescrizione lunga decennale, proprio perché è credito da violazione di norma comunitaria. Marcello Pacifico (Anief): “Dietro i contratti a termine ci sono storie di Lavoratori cui da sempre il Miur nega pari dignità rispetto al personale di ruolo. Come sindacato sentiamo continuamente storie di sacrifici, di professionalità non ricompensata e diritti violati. Il contratto nazionale di categoria deve rispettare tutti i lavoratori e riconoscere pari dignità ai precari, porteremo anche la loro voce ai tavoli della trattativa, probabilmente saremo l'unico sindacato a chiedere di rispettare questo principio, ma lo faremo come sempre a testa alta perché per noi dietro quei contratti precari ci sono persone, ci sono Lavoratori, con la lettera maiuscola!”.