Dopo l'inchiesta pubblicata dall'Espresso, per il 2 luglio, circolano rumors su possibile sentenza breve che annulli le procedure. Lo studio legale di Udir ritiene le censure mosse insidiose eppure infondate e invita a costituirsi ad opponendum gratuitamente i vincitori della nuova procedura concorsuale per salvarla rispetto alla possibile inerzia dell'amministrazione.
Il Miur non ha previsto alcuna immissione in ruolo per il personale ausiliario, fondamentale per la sorveglianza e pulizia delle scuole. Parte il ricorso Anief per stabilizzare i 40 mila collaboratori scolastici che svolgono lo stesso servizio dei 12 mila assunti dalle cooperative e che transiteranno nei posti accantonati dallo Stato.
Marcello Pacifico (Anief): Basta discriminare i lavoratori e aggirare il diritto dell'Unione. Adesioni entro il 30 giugno.
Nella pubblica amministrazione, il personale Ata della scuola continua ad essere considerato l’ultima ruota del carro: dopo avere previsto l’accantonamento di 12 mila posti, da destinare agli ex LSU e senza stabilizzare i precari dello Stato, la notizia della mancata immissione in ruolo dei collaboratori scolastici, l’inutile attesa per l’attivazione dei posti previste per legge come AS e C, coordinatori dei collaboratori scolastici, degli assistenti tecnici e amministrativi, ora arriva la doccia fredda dei tagli ingiustificati di amministrativi, tecnici e ausiliari. Solo a Biella si sono perse le tracce di 51 posti.
Ma a cosa sono dovuti, allora, i tagli sensibili in alcune province? “Probabilmente – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – a delle compensazioni. Le quali, tuttavia, vanno a scapito di realtà già in carenza di personale. L’ultima grande riduzione di posti, derivante dalla Legge 133 del 2008, ha fatto perdere alle scuole italiane decine di migliaia di posti come Ata. Proprio mentre, con la stessa legge sul ‘dimensionamento’, le scuole assumevano proporzioni maggiori, con un numero di sedi distaccate in perenne crescita. E negli anni quei posti non sono mai stati recuperati, anzi il calo è continuato. In queste condizioni, il personale Ata assegnato alle scuole diventa più che fondamentale, se non indispensabile, per il regolare svolgimento delle lezioni e delle incombenze organizzative. Diffidiamo l’amministrazione, centrale e periferica, a ridurre i posti di personale Ata”.
Si parla tantissimo di debito pubblico dell’Italia e della possibilità che a luglio la BCE possa intervenire con una multa farcita di tanti zeri: pochissimo, invece, si dice del fatto che Bruxelles chiede all’Italia di pagare di più gli insegnanti. «La produttività tendenzialmente stagnante dell’Italia – ha scritto l’UE nelle raccomandazioni inviate in questi giorni a Roma - è dovuta alle debolezze del sistema di istruzione e formazione e alla scarsità della domanda di competenze elevate. Migliorare, quindi, la qualità del sistema di istruzione e formazione rappresenta una sfida importante». L’Unione Europea non ha dubbi: in Italia servono «ulteriori sforzi per attirare, assumere e motivare maggiormente gli insegnanti.»
Secondo Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, in Italia si continua a parlare di merito quando si fa fatica a recupere gli 8 punti di ritardo stipendiale rispetto all’inflazione, accumulati tra il 2007 e il 2015, proprio mentre i contratti dei privati assicuravano stipendi sopra il costo della vita. Di carriera, alla quale fa riferimento l’UE, da noi nemmeno se ne parla, quando sarebbe più che opportuno dare la possibilità a chi ha insegnato 20-25 anni di diventare tutor dei nuovi docenti, sganciandoli dalle lezioni frontali e mettendo a disposizione la propria esperienza verso chi si avvicina alla professione. Non siamo invece d’accordo con Bruxelles, invece, quando dice che i cittadini più qualificati non lavorano nella scuola: noi, che giriamo per gli istituti di tutta Italia per svolgere assemblee ed incontri sindacali, possiamo assicurare che nella scuola italiana operano persone molto preparate e valide, che fanno questa professione perché è nel loro Dna. Anche a costo di guadagnare meno.
Per attivare 20 mila nuovi posti previsti dalla normativa nei profili AS e C, coordinatori dei collaboratori scolastici, degli assistenti tecnici e amministrativi. Adesione entro il 30 giugno per rivendicare in organico di diritto l'attivazione dei posti per i profili AS "addetto ai servizi" e C.