Replica di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Certo si potrebbe anche abolire il valore legale del titolo di studio e perché no interrogazioni e verifiche. Magari si potrebbe fare tutto da casa? Ma allora perché non si comincia ad abolire l'Invalsi? Il Ministro farebbe bene a risolvere i problemi della scuola a partire dal precariato e dalla continuità didattica, dal rispetto per una professione che sembra non avere più il diritto di dover persino assegnare dei compiti per esercitare e valutare i suoi studenti, senza parlare della libertà di insegnamento che vede un'ingerenza dal forte sapore di propaganda politica che fatta da un dirigente scolastico, ex provveditore, suona pure amara”.
Tra le misure richieste negli emendamenti la piena perequazione della retribuzione di posizione parte fissa dello stipendio entro il 2018, il ripristino del versamento della RIA dei presidi in quiescenza nel FUN, la semplificazione delle procedure di assunzione del nuovo concorso, l’ammissione dei ricorrenti 2011 e dei presidi incaricati a un nuovo corso riservato, la riscrittura delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e la responsabilità del DS. Stipendi adeguati all’inflazione e nessun impatto della valutazione del portfolio sulla retribuzione di risultato. Scarica il testo che è stato inviato ai Senatore della V Commissione Bilancio.
Stamattina a Pavia e a Cremona si è superato il limite: invece di stringersi attorno alle vittime di Corinaldo, dove è scoppiato il panico nella discoteca stracolma di giovani, qualche studente si è divertito a mettere in atto delle bravate prive di significato ma molto pericolose per la salute altrui, sprigionando in entrambi i casi nell’aria dello spray al peperoncino. Secondo Marcello Pacifico (Anief-Cisal), se non si prendono seri provvedimenti nei luoghi in cui bisogna formare i cittadini del domani, specie dopo tragedie che hanno portato la morte di diversi nostri giovani anche per incuranza del rispetto delle regole, allora non ci siamo proprio. Serve, ora più che mai, una risposta chiara, semplice e immediata al di là degli eventuali reati possibili da inserire nel registro degli indagati. Le scuole si adoperino per individuare gli studenti colpevoli e immaturi: vanno espulsi con immediatezza dalle loro scuola, anche per evitare lo svilupparsi di un possibile e pericoloso effetto a catena.
Il governo incassa la fiducia con 330 sì, 291 no e un astenuto ed approva il testo del maxiemendamento il cui esame passa alla V Commissione di Palazzo Madama: il testo è dunque quello che si è formato con gli emendamenti approvati in commissione alla Camera. Ci sono una serie di modifiche importanti rispetto al Ddl originario del Governo, ma ben poche riguardano la scuola. Tra gli emendamenti più importanti del giovane sindacato figurano quota 96 senza svantaggi, Ape social per tutti gli insegnanti , riscatto gratuito della laurea, stabilizzazione dei precari con 36 mesi, l’addio alle classi pollaio e ai posti in deroga su sostegno, la riapertura delle GaE, la conferma dei diplomati magistrale in ruolo, il via libera al doppio canale di reclutamento dalle graduatorie d’istituto, il tempo pieno al Sud, il ritorno ai moduli nella scuola primaria con il maestro specialista in inglese, il ripristino dei corsi abilitanti per i docenti di ruolo, l’introduzione del diritto nella scuola secondaria, l’obbligo scolastico fino a 18 anni, l’aggiornamento dell'indennità di vacanza contrattuale e la parità di trattamento tra personale di ruolo e precario con l’introduzione della ricostruzione di carriera comprendente tutti i periodi di supplenza, l’inquadramento dei ricercatori a tempo indeterminato. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, annuncia che, assieme a Cisal, chiederà di essere ascoltato dalla V Commissione Bilancio del Senato.