Per la scuola il 2019 doveva essere l’anno del pensionamento di massa: invece, a meno di quarantottore dal termine di presentazione delle domande volontarie per lasciare il servizio, i dati ufficiali emessi dal Miur ci dicono che il prossimo sarà un anno di pensionamenti addirittura inferiore a quelli passati. In base ai dati ufficiali forniti ai sindacati sulle domande presentate dal personale scuola attraverso il sistema Istanze online, risulta che tra i docenti sono state presentate appena 15.190 richieste d’uscita, tra gli amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici e Dsga solo 4.448, a cui si aggiungono 34 domande tra il personale educativo e 131 tra gli insegnanti di religione cattolica. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): per la scuola servono deroghe rispetto ai parametri della Legge Fornero. Lo abbiamo chiesto con modifiche ad hoc nella manovra: anche per le assunzioni, visto che ci sono 50 mila posti in organico di diritto vacanti e disponibili per il personale docente e almeno 10 mila per il personale Ata. Occorre per il primo caso subito riaprire le GaE e nel secondo attivare i passaggi verticali e aggiornare le graduatorie permanenti del personale: sono disposizioni fondamentali.