Il decreto è atteso in primavera e sono ancora tante le variabili da considerare. Si tratta di un passaggio importante, perché l’aggiornamento del 2019 avrà effetto per il triennio successivo, quindi sino al 2021. Anief ricorda che mai come adesso è diventato necessario riaprire le graduatorie ad esaurimento: se ciò non avverrà, con l’inizio del prossimo anno scolastico assisteremo alla mancata copertura di altre decine di migliaia di cattedre, che si andranno ad aggiungere alle 120 mila del 2018. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): possiamo dare per certo sin d’ora che il Ministero dell’Istruzione verrà subissato di ricorsi, anche per la mancata e perdurante adesione alla normativa europea che regola la materia del precariato su posti vacanti e disponibili. Inoltre, qualora l’udienza sui Diplomati Magistrale del Consiglio di Stato prevista per il 20 febbraio non dovesse essere favorevole ai ricorrenti, Anief valuterà la possibilità di riaprire i ricorsi non solo per gli stessi maestri con diploma magistrale conseguito prima del 2002, ma anche per i laureati in Scienze della Formazione Primaria, gli insegnanti tecnico-pratici e tutti coloro che hanno un titolo abilitante all’insegnamento.
Il sindacato, pertanto, conferma il ricorso al giudice del lavoro per ottenere la partecipazione al piano straordinario di stabilizzazione o il risarcimento del danno per illecita reiterazione di contratti a termine: il ricorso è rivolto a docenti, anche non abilitati, e Ata precari che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio in scuola pubblica su posto vacante e disponibile: per maggiori informazioni cliccare qui.