Ecco come bypassare le ferree regole imposte dalla legge Fornero. Un focus su Ape sociale, lavori usuranti, cumulo dei periodi assicurativi e ape di mercato. Avvicinare l'uscita dal mondo del lavoro sarà possibile tramite la richiesta, da parte dei cittadini, dell’applicazione della cosiddetta flessibilità in uscita; i lavoratori dovranno verificare la convenienza o meno degli strumenti previdenziale messi a disposizione dall'ordinamento per quest'anno iniziando da quelli gratuiti, cioè che non comportano penalità sulla pensione a quelli a titolo oneroso.
Il linguaggio Lis non è mai stato inserito nei programmi scolastici sebbene possa rappresentare una possibilità non solo di miglioramento della qualità della vita degli alunni non-udenti, ma per creare aggregazione attraverso una nuova sperimentazione condivisa. Inserire una lingua dei segni consente di dialogare con persone sorde senza relegarle ad una dimensione ghettizzante, ma consentendo una comunicazione fluida e l’arricchimento reciproco. Anche gli alunni senza problemi uditivi imparano a descrivere il mondo in altri modi, predisponendosi ad una visione più ampia dell’empatia.
Eurosofia, che da anni si prodiga per svolgere un’azione di sensibilizzazione e diffusione della Lis, offre un servizio di formazione agli alunni e ai docenti all’interno delle scuole.
L’accordo sottoscritto all’Aran da CGIL, CISL e UIL ufficializza l’abolizione del primo gradone stipendiale (relativo alla fascia di anzianità 3-8 anni) riassorbito nella fascia unica 0-8 anni. Si tratta di una sorta di consacrazione di quanto era stato deciso con il Contratto integrativo di lavoro del 4 agosto 2011, per ottenere delle risorse interne al fine di trovare la copertura di un piano triennale di immissioni in ruolo ormai ampiamente esaurito. Così tutti coloro che non hanno servizio pregresso alla stipula del contratto a tempo indeterminato devono oggi attendere qualcosa come otto anni per vedere muovere il loro stipendio in avanti. Così, invece di ripristinare l’incremento stipendiale in corrispondenza del compimento del terzo anno di anzianità, si è andati a cancellarlo anche nel nuovo contratto che scadrà a fine 2018. Ma non vanno meglio gli over 60. Se si tiene conto dell'avanzamento della soglia di pensionamento, spostata a 67 anni (oppure per quello di anzianità a 43 anni di contributi), viene da chiedersi come mai non sia stato previsto alcun nuovo scaglione: in pratica, l'ultimo gradone (a 35 anni di carriera) viene a configurarsi senza un limite temporale.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): L'abolizione del primo gradone stipendiale, introdotta per favorire l’invarianza finanziaria per le immissioni in ruolo poi normata dalla legge 128/2013, danneggia non poco chi aveva già diversi anni di precariato e viola la normativa comunitaria: per questo, va disapplicata. Lo hanno detto diversi giudici sui ricorsi promossi dal nostro sindacato. Per chi ha tanti anni di servizio alle spalle, ci si aspettava una nuova fascia, la 36-43 anni, attraverso la quale si sarebbe recepito nel contratto collettivo nazionale il sensibile allungamento dell'età pensionabile. Invece, inspiegabilmente, nell'ipotesi di contratto accordato dalla parte pubblica con i sindacati Confederali, si condannano gli over 60 a percepire lo stesso stipendio fino all'ultimo anno prima di andare in pensione. Sempre che non muoiano prima, permetteteci la battuta, visto che ormai ogni tre anni si eleva l'età pensionabile: tra l’altro per vedersi assegnare un rateo pensione destinato ad assottigliarsi nei prossimi anni del 30-40% rispetto all'ultimo stipendio, per poi ridursi progressivamente sino ad assicurare ai millennials meno della metà di quanto percepito a fine carriera.
Anief ricorda che il ricorso per il recupero del “gradone” stipendiale degli immessi in ruolo dal 2011 è destinato a docenti e Ata che hanno stipulato il contratto a tempo indeterminato dall'a.s. 2011/12 (anche con decorrenza giuridica 2010/11), al fine di ottenere il risarcimento del danno e il recupero delle somme perdute a causa della fusione dei primi due gradoni stipendiali. il ricorso, inoltre, comprende la richiesta di valutazione per intero, ai fini giuridici ed economici, di tutti gli anni di precariato per la ricostruzione di carriera.Il personale immesso in ruolo con nomina giuridica ed economica non successiva all'a.s. 2010/11 può, invece, aderire al ricorso ricostruzione di carriera sia nella scuola statale sia in quella paritaria.
I sindacati sono stati convocati a Viale Trastevere mercoledì prossimo, 7 marzo, per la sottoscrizione definitiva del contratto sulla mobilità del personale docente, educativo ed ATA che avrà effetti con decorrenza dal 1° settembre 2018. L’intesa è pronta da oltre due mesi: si tratta di un Accordo ponte, valido solo per la mobilità dell’a.s. 2018/19. Il contratto è infatti quello dell’anno precedente a parte qualche aggiustamento tecnico che però non basta per evitare che vengano lesi una lunga serie di diritti dei tanti lavoratori coinvolti. Per questo il sindacato ha predisposto una serie di ricorsi Anief sulla mobilità 2018.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): È un film già visto, perché sono confermate le regole dell'anno scorso, già ritenute illegittime dai tribunali. Il servizio pre-ruolo continua a essere valutato la metà nelle graduatorie interne d'istituto. Il servizio prestato nella paritaria seguita ad essere ignorato. Il blocco quinquennale sul sostegno prosegue a non tener conto del servizio pre-ruolo. Ecco perché la firma del 7 marzo aprirà una nuova stagione del contenzioso. Dal prossimo anno il contratto diventerà triennale, ma cambierà tutto appena il giovane sindacato Anief diventerà rappresentativo a seguito delle elezioni Rsu di metà aprile 2018.
Con la ‘Circolare n. 94 del 2015, punto 2.2 lett. b). Ricerca del requisito delle tredici settimane di contribuzione per l’accesso alla NASpI: chiarimenti in materia di contributi figurativi accreditati per maternità obbligatoria e periodi di congedo parentale’ l’Inps fa il punto della situazione. Sono tanti infatti i quesiti dell’utenza, giunti nelle sedi Inps, che richiedono spiegazioni, ai fini del requisito delle 13 settimane di contribuzione per l’accesso alla disoccupazione NASpI, per capire come computare i contributi figurativi accreditati per maternità obbligatoria e di congedo parentale.