Ancora una vittoria piena dell'Anief nella tutela dei diritti dei docenti precari da anni sfruttati dal Ministero dell'Istruzione. Riconosciuto il diritto all'estensione dei contratti e alle progressioni stipendiali. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief.
Stavolta è il Tribunale del Lavoro di Catania a risarcire i lavoratori precari per l'illegittima apposizione del termine al 30 giugno di ogni anno in luogo del 31 agosto per coprire posti risultati vacanti e disponibili. I legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli e Antonino Chiarenza ottengono ben tre sentenze che rilevano l'illegittimità dell'attribuzione dei contratti con scadenza al 30 giugno nella provincia di Catania e riconoscono il diritto dei precari a percepire le medesime progressioni stipendiali riconosciute solo al personale di ruolo. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): abbiamo dimostrato in udienza come il Ministero 'bluffi' attribuendo sistematicamente e illegittimamente contratti al 30 giugno di ogni anno anche se il posto è vacante e la normativa impone, in questi casi, il termine del 31 agosto. Le sentenze riconoscono anche il diritto del personale a termine a percepire gli scatti di anzianità che ancora il Miur si ostina a riconoscere solo ai lavoratori a tempo indeterminato. Anief ricorda che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuti i propri diritti e per ottenere l'estensione dei contratti su posto vacante e uno stipendio commisurato agli anni di servizio effettivamente svolti, anche se con contratti a tempo determinato.