Tutte le notizie

Costretti alla cessazione del servizio i docenti soprannumerari. Gli altri possono rimanere ma dovranno lavorare due anni in più per non perdere in media 7.000 su buonuscita e 70 euro al mese. Tutti possono ricorrere con l’Anief per ottenere il diritto al recupero degli scatti maturati entro il 2012.

Ci risiamo: dopo le polemiche che un’altra O.S. ha mosso, a seguito dei nostri ricorsi, confermando però - finalmente - un blocco degli scatti fino a quel giorno smentito, mentre in assemblee di altre OO. SS., addirittura si arriva a dire ai colleghi che i tecnici di Tremonti si sono sbagliati a prorogare le date di maturazione degli scatti nel cedolino di gennaio, ora il MIUR con nota Prot. n. AOOODGPER 1610 del 24 febbraio 2011, precisa che il personale della scuola che appartenga a profili, posti o classi di concorso in esubero non può essere mantenuto in servizio come tutti gli altri - graziati e speranzosi - che hanno raggiunto il quarantesimo anno contributivo e maturano un miglioramento stipendiale entro il 31 agosto 2012. Perché non si sa, visto che l’art. 3 della Costituzione sembra non trovare pace a Viale Trastevere. L’obiettivo, per gli altri, era quello meritorio di tutelare la speranza (per noi, diritto) di una maggiore buonuscita e pensione a quanti hanno lavorato una vita, nel caso in cui, però, si possano recuperare dai tagli i soldi per gli scatti bloccati, sempre se possono essere calcolati per la pensione visto il divieto previsto dalla legge 122/2010 - che rispetto a circolari o decreti rappresenta la fonte primaria.

Noi proseguiamo per la nostra strada, convinti che soltanto il ricorso, dopo l’evidente esclusione della partecipazione sindacale prevista dalla normativa, possa consentire:

- ai docenti soprannumerari, la possibilità di rimanere in servizio dopo il 40° anno e di farsi riconoscere gli scatti biennali,

- al restante personale che ha raggiunto i 40° anni di servizio e rimane, di farsi riconoscere, comunque, il biennio lavorativo oltre agli scatti,

- a tutto il personale della scuola, la possibilità di recuperare gli scatti biennali, di sbloccare il contratto e impedire la cancellazione degli automatismi di carriera.

 

Gli articoli di giornale sul blocco degli scatti e i pensionamenti con 40 anni di servizio

- http://www.anief.org/content_pages.php?pag=936&sid=

- http://www.anief.org/content_pages.php?pag=927&sid=

- http://www.anief.org/content_pages.php?pag=922&sid=

 

Per aderire ai ricorsi contro il blocco degli scatti e del contratto

- http://www.anief.org/content_pages.php?pag=640&sid

N.B.:

a) Il personale soprannumerario ricorrente deve indicare la posizione ‘soprannumerario’ nell’oggetto della mail di pre-adesione ai ricorsi.

b) Il personale che rimane in servizio dopo 40 anni deve indicare la posizione ‘pensionabile’ nell’oggetto della mail di pre-adesione ai ricorsi.

Scadenza al 31 dicembre 2011. Entro la primavera partono i primi 8.000 ricorsi. Miur nel caos per le migliaia di istanze di accesso agli atti dell’ANIEF. La Corte di giustizia europea conferma la parità di diritti tra personale precario e di ruolo.

La proroga per impugnare i contratti di licenziamento passa dalle forche caudine della Camera e sposta le lancette dal 24 gennaio al 31 dicembre 2011 per i termini relativi all’invio della lettera interruttiva-impugnativa per la mancata immissione in ruolo (in caso di tre o più supplenze annuali negli anni pregressi) o per l’erronea stipula del contratto al 30 giugno invece che al 31 agosto (su posto vacante e disponibile).

ANIEF aveva già riaperto i termini per ricorrere, ritenendo incostituzionale il termine del 24 gennaio, ricevendo un altro migliaio di adesioni. La segreteria sta organizzando questo nuovo materiale per completare la prima tranche di ricorsi che saranno presentati in primavera. Pertanto, tutti coloro che hanno aderito ai ricorsi ANIEF riceveranno le nuove istruzioni operative entro la fine del mese di marzo. Chi aderirà successivamente a questa data riceverà nuove istruzioni sulla tempistica che, comunque, sarà rapida, una volta terminata la prima fase delle operazioni legate al ricorso.

Nel frattempo, gli uffici del MIUR sono nel caos a seguito delle migliaia di lettere interruttive giunte contestualmente alle richieste di accesso agli atti, a cui spesso gli ambiti territoriali rispondono in maniera elusiva o poco chiara - abbiamo replicato fornendo ai ricorrenti una seconda richiesta più perentoria.

Dopo la sentenza del tribunale di Viterbo, infine, che riteneva la giurisprudenza comunitaria non applicabile al personale precario della scuola, la Corte Europea con Sentenza del 22.12.2010, nelle cause riunite C-444/09 e C-456/09, fa chiarezza e ribadisce il divieto di discriminazione tra lavoratori di ruolo e lavoratori con contratto a tempo determinato, nell’attribuzione degli scatti di anzianità - su cui non vi è alcun termine interruttivo per il quinquennio pregresso e rimangono aperti i termini per aderire.

Abbiamo ottenuto il diritto al trasferimento ora vogliamo la stabilizzazione per sconfiggere finalmente la precarietà nella scuola e assicurare la continuità didattica. Tutti gli altri sindacati ci hanno seguito dopo aver ignorato la questione per 10 anni (decreto legislativo 368/2001). Non aspettare ancora! Ricorri e otterrai giustizia! Alla fine, il tempo paga.

Il commento alla sentenza della corte di giustizia europea

Il comunicato sulla riapertura dei ricorsi con le istruzioni

Le istruzioni originarie per tutti i ricorsi (stabilizzazione, scatti, 30 giugno)

Rimane bloccato il valore giuridico di progressione nella carriera per il 2010-2013. Prorogata la pre-adesione ai ricorsi ANIEF presso il giudice del lavoro.

Come è stato richiamato nell’ultimo numero di Tuttoscuola “alla fine della carriera il personale scolastico avrà 40 anni utili a pensione con una posizione stipendiale corrispondente solamente a 37 anni” e ciò per effetto della norma di legge (art. 9, c. 23, l. 122/2010) che espressamente vieta per il triennio 2010-2013 la firma di un contratto collettivo nazionale di lavoro e la progressione di carriera, violando ben 6 articoli della Costituzione. A dispetto di quanto dichiarato da altre OO. SS., per l’ANIEF è evidente che il nuovo decreto interministeriale, qualora sia certificata la relativa copertura finanziaria, potrà sì disporre nei cedolini dei docenti e ata gli euro dovuti all’anzianità di carriera maturata ma a condizione che non siano valutabili nella ricostruzione di carriera valida per il calcolo dei contributi versati per la pensione. Poiché, nel frattempo l’art. 22 della l. 183/2010 è intervenuta sulla tempistica relativa all’impugnativa dei contratti di lavoro, l’ANIEF proroga  la data di pre-adesione ai ricorsi nominali al giudice del lavoro per sollevare la questione di legittimità costituzionale della norma impugnata.

Il comunicato relativo alla pre-adesione ai ricorsi

Riaperti con il mille-proroghe i termini per ricorrere con l’Anief insieme agli altri 8.000 ricorrenti. Irrilevante la decisione del giudice di appello di Firenze. Rispettata la Costituzione. La parola finale spetterà alle Sezioni Unite della Cassazione e, soprattutto, alla Corte europea di Strasburgo. 

Nel maxi-emendamento 1.900 del Governo al ddl mille-proroghe viene recepito l’emendamento proposto dal Pd (sen. Passoni) - dopo la denuncia dell’Anief di sollevare questione di legittimità costituzionale - che proroga al 31 dicembre 2011 i termini di interruzione del 24 gennaio scorso, per comunicare al datore di lavoro (l’amministrazione) la volontà di ricorrere avverso le procedure di licenziamento (del contratto a t. d.) previste dalla normativa vigente, nel caso in cui siano trascorsi più di 60 giorni dal termine del contratto stesso.

Avevamo già avvertito i precari di porre particolare attenzione nell’affidare la propria pratica legale a sindacati che fino a ieri erano rimasti inerti rispetto alla normativa comunitaria. Gli stessi rilievi dei giudici di appello della corte territoriale di Firenze - che hanno sospeso la sentenza del giudice di Siena perché in contrasto con l’articolo 97 della Costituzione - sarebbero stati facilmente superabili se si fosse compreso come, ad esempio per il personale docente, tutti hanno superato un esame di stato (l’abilitazione), avente valore di procedura concorsuale, ai sensi della legislazione vigente. D’altronde, la stessa Suprema corte, già con la sentenza n. 14350/10 ha richiamato l’interesse dei ricorrenti a questi diritti soggettivi, mentre proprio in questi giorni si discutono interessanti convegni presso il palazzo della Corte di Cassazione sull’incidenza della giurisprudenza delle corti europee sull’ordinamento italiano e sulla prova dichiarativa: scenari europei, nuove prassi applicative, sanzioni processuali.

Non rimane soltanto che ricorrere e reclamare giustizia, perché finalmente la direttiva europea 1999/70/CE che l’avvocatura dello Stato italiano dichiara a Bruxelles di rispettare anche nel pubblico impiego, sia recepita nei rapporti dei lavoratori precari con l’amministrazione scolastica.

Chi ha tre anni di supplenza annuali anche non continuativi deve essere stabilizzato. Chi ha una supplenza su un posto vacante e disponibile deve essere pagato per 12 mesi. Chi è precario deve avere garantito gli scatti biennali di anzianità. Chi viola queste regole semplice deve pagare un congruo risarcimento danni e porre termine a questo atteggiamento che mortifica la professionalità di migliaia di lavoratori docenti e ata.

Per approfondimenti

Le istruzioni per ricorrere

Per chi vuole la stabilizzazione o la proroga del contratto al 31 agosto ma non ha inviato la lettera interruttiva della prescrizione se iscritto all’Anief o ha un contratto a tempo determinato in corso. Parte anche la Class Action gratuita dell’ANIEF in favore di tutti i propri iscritti e il ricorso pilota per l’incostituzionalità del termine prescrittivo.    

A)    CLASS ACTION GRATUITA DELL’ANIEF IN FAVORE DI TUTTI I PROPRI ISCRITTI

ANIEF comunica che, per garantire una tutela completa a tutti i propri iscritti, sono stati messi in atto d’ufficio due importanti adempimenti:

- il primo riguarda l’invio al MIUR di una lettera interruttiva della prescrizione in favore di tutti i soci regolarmente iscritti all’ANIEF;

- il secondo, l’invio di una diffida a diversi Ministeri (MIUR compreso) ed alle sue articolazioni regionali (comprese le intendenze scolastiche di Trento, Bolzano ed Aosta) per richiamarli alla necessità di una pronta attuazione di tutte le azioni necessarie alla stabilizzazione del personale scolastico precario.

Con il primo di questi adempimenti, ANIEF ha inteso garantire tutti i docenti ed Ata regolarmente iscritti e privi di contratto attualmente in corso che non hanno inviato entro il termine del 24 gennaio 2011 la lettera di interruzione della prescrizione. Chi dovesse rientrare in questa categoria, è invitato a contattare al più presto la Segreteria Nazionale ANIEF per conoscere gli altri passi necessari per ottenere completa tutela legale. Inoltre, lo studio legale proporrà uno o più ricorsi pilota per sollevare questione di legittimità costituzionale proprio della norma che ha costretto chi non ha un contratto in corso a manifestare la sua volontà di ricorrere entro il 24 gennaio 2011.

Con il secondo, invece, si è inteso iniziare l’iter per proporre, a titolo completamente gratuito e senza ulteriori adempimenti a carico degli interessati, una class action in nome di tutti gli iscritti ANIEF per la stabilizzazione del personale scolastico precario.

A tal proposito, è bene sottolineare come lo strumento della class action, di recente introduzione in Italia, sia a giudizio dell’ANIEF inadatto ad una completa tutela dei diritti soggettivi dei singoli ricorrenti che mirano alla propria immissione in ruolo, diritti che invece possono essere pienamente tutelati soltanto con i ricorsi individuali innanzi al Giudice del Lavoro.

È bene infatti ricordare che soltanto il Giudice del Lavoro, adito con ricorso individuale, può emanare una sentenza costitutiva del rapporto di lavoro a tempo indeterminato o una sentenza di condanna al risarcimento del danno specificamente subìto dal ricorrente stesso.

A cosa serve, allora, la class action? Con questo strumento, aggiuntivo ma non sostitutivo del ricorso individuale innanzi al Giudice del Lavoro, si potrà ottenere la condanna della Pubblica Amministrazione per la violazione delle leggi di stabilizzazione e, in particolare, per la violazione dell’’art. 1, comma 605, lett. c) della legge 27 dicembre 2006, n. 296, a norma del quale si sarebbe dovuto procedere, entro l’a.s. 2009/2010, a completare il piano triennale di assunzione a tempo indeterminato di 150.000 unità di personale docente.

La class action, in altre parole, servirà soprattutto a sensibilizzare le Istituzioni sulla necessità di chiudere la stagione dei tagli e di iniziare un nuovo piano di investimenti nell’istruzione pubblica e nella ricerca, a partire proprio dalla stabilizzazione delle professionalità docenti e Ata da anni impiegate nella scuola.

 

B)    COMUNICATO PER CHI HA UN CONTRATTO ATTUALMENTE IN CORSO CON SCADENZA AL 30/06 O AL 31/08 E NON HA ANCORA ATTIVATO LE PROCEDURE PER OTTENERE L’IMMISSIONE IN RUOLO

Sono scaduti il 24 gennaio 2011 i termini per far valere l’illegittimità dei contratti a tempo determinato stipulati negli anni pregressi.

Il comma 4 punto b) dell’art. 32 L. 183 del 4 novembre 2010 ha a tal fine assegnato, infatti, 60 giorni a partire dalla data di entrata in vigore della stessa (24 novembre 2010) esclusivamente per far valere la nullità dei termini dei contratti già conclusi a tale data.

Il termine, per questa tipologia di ricorrenti, era quindi quello del 23 gennaio 2011, esteso al 24 in virtù del fatto che il 23/01 era un giorno festivo.

Nel caso di contratti ancora in vigore alla data del 24 novembre 2010, invece, il riferimento è il punto a) dello stesso comma, che prevede il decorrere dei 60 giorni utili per l’impugnazione a partire dalla scadenza del termine apposto al contratto (e quindi sessanta giorni a partire dal 30 giugno o dal 31 agosto 2011 a seconda del termine del proprio contratto).

Pertanto, chi non ha ancora attivato le procedure per ottenere l’immissione in ruolo ed ha un contratto attualmente in corso scadenza al 30/06/2011 o al 31/08/2011 assegnato da Graduatoria a Esaurimento o da Graduatorie d’Istituto, può ancora aderire inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con oggetto “adesione ricorso ruolo”, e per testo Cognome, Nome, Codice fiscale, docente/ATA (scegliere un’opzione), tel. fisso, tel. cellulare, comune e provincia di residenza, comune e provincia di domicilio lavorativo (solo se diversi da quello di residenza).

Si sottolinea che chi ha già aderito al ricorso ANIEF non deve fare nulla perché ha già impugnato l’ultimo contratto ancora in corso con la lettera interruttiva della prescrizione già inviata al MIUR.

 

C)    COMUNICATO PER CHI HA UN CONTRATTO SU POSTO VACANTE E DISPONIBILE, ATTUALMENTE IN CORSO, E NON HA ANCORA ATTIVATO LE PROCEDURE PER OTTENERE LA TRASFORMAZIONE DEL CONTRATTO AL 30/06 IN CONTRATTO AL 31/08

Può, inoltre, ancora agire in giudizio, nonostante la scadenza del 24 gennaio 2011, chi non ha ancora aderito ai ricorsi ANIEF ed intende ottenere la trasformazione del contratto attualmente in corso al 30/06/2011 su posto vacante e disponibile in contratto al 31/08/2011.

In questo caso, sarà sufficiente inviare una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con oggetto “adesione ricorso 31 agosto”, e per testo Cognome, Nome, Codice fiscale, docente/ATA (scegliere un’opzione), tel. fisso, tel. cellulare, comune e provincia di residenza, comune e provincia di domicilio lavorativo (solo se diversi da quello di residenza).

 

D)    COMUNICATO PER CHI NON HA ADERITO AI RICORSI ANIEF ED INTENDE OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DEGLI SCATTI BIENNALI

Quanto al ricorso per il riconoscimento degli scatti biennali al personale precario, va sottolineato come la L. 183/2010 stabilisca termini perentori di impugnazione esclusivamente per i ricorsi che abbiano attinenza con i casi di licenziamento o di nullità del termine apposto al contratto (come, ad esempio, per la stabilizzazione o la trasformazione dei contratti al 30.06 in contratti al 31.08). Pertanto, è possibile continuare ad aderire liberamente al ricorso per ottenere gli scatti biennali inviando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con oggetto “adesione ricorso scatti biennali”, e per testo Cognome, Nome, Codice fiscale, docente/ATA (scegliere un’opzione), tel. fisso, tel. cellulare, comune e provincia di residenza, comune e provincia di domicilio lavorativo (solo se diversi da quello di residenza). Si sottolinea come possa aderire a tale ricorso anche il personale docente e Ata di ruolo per rivendicare gli arretrati stipendiali per gli scatti biennali non percepiti durante il periodo di precariato, nonché l'anzianità di servizio da far valere per l'avanzamento di carriera.

 

E)    AVVISO PER I RICORRENTI CHE HANNO ADERITO AI RICORSI ANIEF AL GIUDICE DEL LAVORO E HANNO ADEMPIUTO ALLE PRIME ISTRUZIONI OPERATIVE ENTRO IL 24 GENNAIO 2011

ANIEF comunica che, entro il 14 febbraio, coloro i quali hanno aderito ai ricorsi entro il termine del 24 gennaio 2011 riceveranno una mail con cui saranno invitati a recarsi presso lo studio legale convenzionato per la firma del mandato e la presentazione di tutta la documentazione utile per depositare nei giorni successivi il/i ricorso/i cui si è aderito.