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Anief ricorre in tribunale per farsi riconoscere gli aumenti utili anche per la pensione, bloccati come ricordato nella nota informativa n. 181 del 29 dicembre 2010, in applicazione della legge 122/2010, per noi incostituzionale.

850.000 dipendenti pubblici, appartenenti al personale di ruolo della scuola, hanno scoperto ora “l’acqua calda” per usare una felice espressione di un’organizzazione sindacale i cui dirigenti hanno tacciato per stupidi i colleghi che non hanno visto l’art. 4 del D. I. n. 3 del 14 gennaio 2011.

Meno male che ancora qualche collega sa leggere la propria busta paga dove, coerentemente con quanto dichiarato a fine anno, i tecnici del tesoro accanto alla voce qualifica … e scadenza … hanno prorogato d’ufficio con un clic per due anni le classi e gli scatti che i poveri docenti e ata sfortunati dovevano maturare con decorrenza successiva al 1 gennaio 2011.

Ancora una volta una palese discriminazione tra lavoratori italiani e tra dipendenti della stessa amministrazione pubblica, in palese violazione di ben 7 articoli della Costituzione.

Per questa ragione, Anief conferma la volontà, già espressa nei precedenti comunicati, di ricorrere in ogni corte territoriale per riaffermare il diritto al lavoro e ad una giusta retribuzione.

 

Istruzioni per le pre-adesione ai ricorsi

Il personale docente/ata di ruolo iscritto al sindacato potrà ricorrere al giudice del lavoro per vedersi riconoscere, anche ai fini contributivi per la pensione, gli scatti di anzianità retributiva bloccati e dichiarati irrecuperabili dall’art. 9 della legge 122/2010.

Come è stato ben evidenziato, infatti, è evidente che gli aumenti di stipendio ricevuti nel cedolino di settembre si riferiscono agli scatti maturati nei sei anni precedenti, come previsto dal c. 1 dell’art. 9 della legge 122/2010, mentre a partire dal 2011 e fino al 2013 saranno bloccati e non potranno essere recuperati ai sensi dei commi 17, 21 e 23 dello stesso articolo di legge, come preventivato anche dalla Corte dei Conti nella relazione tecnica allegata.

Cioè, per la prima volta, si è deciso in Parlamento che nel nostro Paese, una categoria di lavoratori, quella della scuola, dovrà lavorare per tre anni senza poter veder riconosciuto il merito del lavoro svolto (scatti di anzianità di carriera), l’adeguamento dello stipendio all’aumento del costo della vita (v. inflazione), il riconoscimento del lavoro per la pensione (i maggiori contributi versati): in poche parole, si lavorerà senza alcun riconoscimento economico, e per di più, senza poter per tutta la vita recuperare il blocco previsto.

Né può consolare o rassicurare l’aggiuntivo c. 14 dell’art. 8 della stessa legge, secondo cui il titolare del MIUR potrà con un semplice decreto decidere a chi donare il 30% dei soldi risparmiati sui tagli della scuola. Il fatto che il ministro Gelmini abbia promesso alle OO. SS., la cui rappresentatività è stata prorogata per legge per il 2010, di esser intenzionata a destinare tali risparmi per procedere ad un’elemosina, una tantum, in favore dei portafogli del personale di ruolo della scuola, non cancella la normativa che prevede come gli aumenti di stipendio non possono essere disposti né figurare come contributi versati ai fini della pensione. Né ci sembra legittimo il blocco del CCNL da definire per il prossimo triennio previsto dal c. 17 dell’art. 9.

L’ANIEF ritiene che questo provvedimento leda i diritti dei lavoratori docenti e ata della scuola in quanto palesemente incostituzionale per violazione degli articoli 1, 3, 35, 36 e 39 della nostra Costituzione che fonda la Repubblica sul diritto al lavoro, senza alcuna discriminazione tra i lavoratori, tutela il lavoro in tutte le sue forme e le sue applicazioni, cura l’elevazione professionale dei lavoratori, promuove e favorisce gli accordi intesi ad affermare e a regolare i diritti del lavoro, quali i contratti collettivi nazionali di lavoro che possono essere stipulati, garantisce al lavoratore una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.

Per tutte queste ragioni, l’ANIEF ha deciso di promuovere dei ricorsi al giudice del lavoro per ottenere il recupero degli aumenti di stipendio anche ai fini contributivi, dietro richiesta di remissione alla corte costituzionale dei commi 1, 17, 21 e 23 dell’articolo 9 della legge 122/2010.

Il personale docente/ata interessato a ricorrere (iscritto all’ANIEF o che per l’occasione intende iscriversi all’ANIEF) deve scrivere una mail di pre-adesione (non vincolante per il proseguo del ricorso) a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con indicazione nell’oggetto: pre-adesione ricorso recupero stipendio di anzianità e nel testo: Cognome, Nome, Istituzione scolastica, Luogo di Lavoro, Provincia del luogo di Lavoro, Regione del Luogo di Lavoro, Qualifica (docente o ata), anno di maturazione dello scatto non riconosciuto (indicare 2010, 2011, 2012, 2013), anzianità di servizio (indicare gli anni). Successivamente a tale data riceverà una mail per la comunicazione degli ulteriori dati utili per procedere eventualmente al ricorso (il cui costo non supererà 100 euro), secondo istruzioni specifiche.

ANIEF mette a disposizione il modello di lettera di interruzione della prescrizione, ai sensi dell’art. 32 L. 183/2010, per i docenti che intendono reclamare contro la mancata stipula di contratti per gli scrutini finali e/o al termine dei corsi di recupero dei debiti formativi che comprendessero anche i giorni intercorrenti tra la fine delle lezioni e l’inizio delle attività di scrutinio, anziché essere stipulati solo per i giorni strettamente necessari per il loro espletamento.

Vista la scadenza imminente, imposta dalla legge sopra richiamata, si consiglia vivamente di inviare questa lettera avvalendosi del servizio postale denominato raccomandata 1 A/R. La raccomandata, infatti, deve pervenire entro il 22 gennaio 2011 all’amministrazione resistente.

Si ricorda agli interessati di conservare copia della lettera e delle relative ricevute di spedizione e di avvenuta consegna. Dopo l’invio della raccomandata, onde poter ricevere le istruzioni operative per l’attivazione del ricorso, è necessario inviare al più presto, e comunque entro il 27 gennaio 2011, una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con oggetto “adesione ricorso scrutini” e per contenuto Cognome, Nome, Codice fiscale, docente, tel. fisso, tel. cellulare, comune e provincia di residenza, comune e provincia di domicilio lavorativo (solo se diversi da quello di residenza).

Si specifica che coloro i quali stanno già ricorrendo con ANIEF per la trasformazione dei contratti al 30.06 in contratti al 31.08, non dovranno inviare – limitatamente agli anni per cui stanno già ricorrendo - tale lettera poiché il loro ricorso copre già il periodo di cui si reclama la copertura contrattuale.

Scarica la lettera interruttiva ricorso scrutini

Inizia il 24 novembre il conto alla rovescia di 60 giorni entro il quale coloro i quali vogliono ricorrere al giudice del lavoro con ANIEF per la stabilizzazione (immissione in ruolo) in seguito a illegittima reiterazione dei contratti a tempo determinato, per il riconoscimento degli scatti biennali di anzianità e per la trasformazione dei contratti su posto vacante e disponibile con termine 30.06 in contratti al 31.08.

L’impugnazione degli atti illegittimi dovrà iniziare formalmente entro e non oltre il 22 gennaio 2010. L’art. 32 della legge 4 novembre 2010 n. 183, tra i molti aspetti controversi che l’ANIEF ha denunciato anche in una missiva inviata al Presidente della Repubblica, pone anche un problema di rapidità di intervento con la quale dovranno confrontarsi le decine di migliaia di docenti e Ata che possiedono i requisiti per chiedere l’intervento del giudice del lavoro sui loro contratti a tempo determinati pregressi: questi, infatti, dovranno manifestare per iscritto – anche per via extragiudiziale - entro il termine perentorio di 60 giorni dalla data di entrata in vigore della stessa legge, fissata al 24 novembre 2010, la loro volontà di impugnare tali contratti.

In altre parole, i ricorrenti che intendono impugnare i termini dei contratti degli anni passati o dell’anno in corso dovranno quanto meno inviare all’Amministrazione una comunicazione a mezzo raccomandata entro e non oltre il 22 gennaio 2011, pena la decadenza dalla possibilità di adire le vie giudiziarie. Il ricorso dovrà poi essere depositato entro i successivi 270 giorni. ANIEF sta predisponendo a tal fine un modello che verrà inviato gratuitamente a partire dal 30 novembre a tutti coloro che hanno inviato la mail di preadesione secondo le istruzioni fornite. Attraverso questo modello tutti i ricorrenti avranno la possibilità di ottemperare a quanto disposto entro il termine dei 60 giorni previsti dalla nuova legge, e verranno in seguito messi in contatto diretto con i legali ANIEF sul territorio.

È il momento di agire senza alcun indugio, perché potrebbe non esserci una seconda possibilità per gli anni pregressi e per quello in corso. D’altronde, l’accoglimento del primo ricorso pilota in soli tre giorni sugli scatti biennali per il periodo di precariato, induce ottime speranze. I ricorsi pilota servono soltanto da apri-pista per il deposito di tutti gli altri ricorsi seriali anche al fine di rassicurare tutti i ricorrenti circa un’improbabile insuccesso con conseguente condanna alle spese da parte del ricorrente. In tal modo, l’ANIEF tutela ancora di più i propri soci. Si invitano, pertanto, tutti coloro che hanno i requisiti per partecipare a queste azioni giudiziarie o che ci hanno richiesto in passato di attivare la procedura di conciliazione, a dare la propria pre-adesione entro il 30 novembre prossimo (data dell’ultima proroga), al fine di organizzare tempestivamente entro il mese di dicembre le modalità operative di adesione in ogni corte territoriale del Paese, fiduciosi nelle decine di pronunciamenti favorevoli già noti e nell’incisività dell’operato dell’ANIEF.

Vai alle istruzioni per la preadesione

ANIEF comunica che le istruzioni operative per i ricorsi al Giudice del Lavoro sono in fase di invio, e che saranno recapitate entro la mattina di sabato 11 dicembre a mezzo mail a tutti coloro che hanno inviato la preadesione, ad eccezione di coloro che hanno preaderito al ricorso contro il blocco degli scatti stipendiali per docenti/Ata di ruolo. Le istruzioni per questi ultimi saranno inviate nei prossimi giorni.

Coloro che non dovessero ricevere le istruzioni entro le ore 17:00 di sabato 11 dicembre, dovranno segnalarlo per email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Invitiamo tutti i soci, inoltre, a curare l'affissione all'albo sindacale della scuola presso cui prestano attualmente servizio del comunicato, scaricabile tramite il link sottostante, sulle iniziative ANIEF su scatti, stabilizzazione e proroga al 31 agosto dei contratti su posto vacante e disponibile.

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