Precari: sonora lezione al Miur in tribunale, l'Anief ottiene ragione sulle progressioni di carriera
I tribunali del lavoro continuano a dare ragione all'Anief sul diritto dei lavoratori precari a percepire le medesime progressioni stipendiali riconosciute ai lavoratori con contratto a tempo indeterminato e a condannare il Ministero dell'Istruzione per discriminazione. Ancora possibile aderire gratuitamente ai ricorsi Anief.
Gli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli, coordinando l'azione legale nazionale e avvalendosi della consolidata esperienza della rete dei legali Anief sul territorio, ottengono ben otto nuove sentenze presso i Tribunali del Lavoro di Brescia (Avv. Lara Bianzani), Catania (Avv. Marco Di Pietro), Crotone (Avv.ti Angela Fazio e Cinzia Galasso), Messina (Avv. Marco Di Pietro) e Taranto (Avv. Massimo Menenti) che condannano il Ministero dell'Istruzione a risarcire altrettanti docenti per violazione di norme imperative e discriminazione del lavoro a termine riconoscendo il diritto dei ricorrenti a percepire le medesime progressioni di carriera attribuite ai lavoratori di ruolo.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): ormai è giunto il momento di riconoscere ai precari pari dignità nella contrattazione collettiva anche a livello economico. È impensabile che il CCNL scuola continui a ignorare la normativa comunitaria recepita in Italia nel 2001 e che si perseveri nel non riconoscere che i lavoratori precari hanno diritto alle progressioni di carriera e alle stesse prerogative riconosciute al personale di ruolo.