A precisa domanda, posta da una testata giornalistica nazionale (Repubblica), “Ministro, è soddisfatta della realizzazione della Buona scuola? Il potenziamento fatto a dicembre sembra un parcheggio di docenti che non sanno bene che insegnare”, Giannini ha così replicato: “Non sono soddisfatta del potenziamento, serviranno tre anni per andare a regime”.
Per Anief si tratta di un’ammissione importante. Perché conferma i timori espressi dal giovane sindacato sin dal mese di ottobre, quando il piano di potenziamento doveva ancora compiersi ma era già chiaro il patatrac verso cui avrebbe portato: dei docenti impegnati su progetti improvvisati, visto che il Ptof deve ancora oggi essere approvato, oppure a svolgere l’ingrata funzione di “tappabuchi” per le supplenze sino a 10 giorni.
Marcello Pacifico (presidente Anief): al Ministero dell’Istruzione si indignavano quando parlavamo di docenti neo-assunti mortificati a svolgere supplenze brevi. Solo che il tempo è galantuomo. Ora anche il ministro ha alzato bandiera bianca.
Alla fine ha vinto l’evidenza dei fatti: l’ultima fase di assunzioni della Buona Scuola, il cosiddetto “potenziamento” degli istituti, con circa 48mila precari finalmente immessi in ruolo, sta comportando una serie di problemi non indifferenti. Anche il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, getta la maschera e lo ammette: a precisa domanda, posta da una testata giornalistica nazionale (Repubblica), “Ministro, è soddisfatta della realizzazione della Buona scuola? Il potenziamento fatto a dicembre sembra un parcheggio di docenti che non sanno bene che insegnare”, Giannini ha così replicato: “Non sono soddisfatta del potenziamento, serviranno tre anni per andare a regime”.
“Il problema – riassume ‘Orizzonte Scuola’ che parla di ‘onesta valutazione’ – è che molte scuole non hanno strutturato i progetti del POF utili per l'impiego di questi docenti assunti a novembre, altre lo hanno fatto ma il Ministero per svuotare le graduatorie ha dovuto assegnare docenti di aree di potenziamento non richieste, di classi di concorso non esistenti in quell'indirizzo di studio, altre ancora nulla sanno dei progetti e utilizzano i docenti unicamente per le supplenze tappabuchi, altre inventano progetti per i quali i docenti non hanno competenze pur di non vederli bivaccare nei corridoi.
Per l’Anief si tratta di un’ammissione importante. Perché conferma i timori espressi dal giovane sindacato sin dal mese di ottobre, quando il piano di potenziamento doveva ancora compiersi ma era già chiaro il patatrac verso cui avrebbe portato: perché era chiaro che se ogni scuola avrebbe potuto chiedere sino a 8 docenti, una buona notizia, era già altrettanto evidente che non sarebbero arrivati gli insegnanti richiesti. Tradendo in questo modo le scuole e la riforma.
“A rendere poi kafkiana la situazione – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief - è stata la decisione dell’amministrazione scolastica di protrarre il naturale termine di approvazione del piano dell’offerta formativa triennale dalla fine di ottobre alla metà di gennaio: facendo così approdare nelle scuole i docenti che avrebbero dovuto lavorare su progetti ancora tutti da definire”.
“Così, per i dirigenti scolastici, alle prese anche quest’anno con un’altissima presenza di cattedre scoperte, è stato gioco-forza utilizzarli su progetti improvvisati. Oppure farli accomodare nelle cattedre per le supplenze brevi. Solo che al Miur si indignavano quando parlavamo di docenti neo-assunti mortificati a fare i tappabuchi. Solo che il tempo è galantuomo: ora – conclude il leader dell’Anief - anche il ministro ha alzato bandiera bianca”.
Per approfondimenti:
Sì alla cattedra anche se è lontana ma uno su cinque rifiuta il posto (La Repubblica del 14 agosto 2015)
L’organico potenziato nasce zoppo: tra i 5 e i 10mila posti rimarranno scoperti
Emiliano padrino dei precari: "la buona scuola fa soffrire per voi affitti e treni scontati" (La Repubblica del 28 agosto 2015)
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Scuola, concorsone da 63.700 posti. Bando atteso entro novembre (Il Sole 24 Ore del 4 novembre 2015)
Concorso professori, via libera del governo: posti per 63 mila docenti (Corriere della Sera del 29 dicembre 2015)
Potenziamento nelle scuole. Giannini non è soddisfatta, tre anni per andare a regime. Intanto la circolare di chiarimenti non arriva (Orizzonte Scuola del 14 gennaio 2016)