SCUOLA - DL Salva Infrazioni, testo blindato ma per i precari la porta rimane aperta: sì alla procedura d’assunzione dei precari AFAM e all’ordine del giorno che impegna il Governo a discutere con la Commissione UE le immissioni in ruolo da Gps
SCUOLA - DL Salva Infrazioni, testo blindato ma per i precari la porta rimane aperta: sì alla procedura d’assunzione dei precari AFAM e all’ordine del giorno che impegna il Governo a discutere con la Commissione UE le immissioni in ruolo da Gps
"In Parlamento, prima della pausa estiva, si discutono alcuni provvedimenti importanti sulla scuola: il decreto Salva Infrazioni e il decreto PA Bis". A ricordarlo è Marcello Pacifico, Presidente dell'Anief, sottolineando che il sindacato "ha avuto due audizioni alla Camera dei Deputati ed al Senato ed ha rappresentato quali sono le urgenze". Il sindacalista ha detto che "abbiamo certamente bisogno di una norma che stabilisca la parità di trattamento fra personale precario e di dì ruolo ed eviti l'abuso dei contratti a termine attraverso il doppio canale di reclutamento. E poi c'è sempre il tema del riconoscimento del servizio prestato nelle scuole ai fini della ricostruzione di carriera e della estensione della Carta dei docenti a tutto il personale precario non solo agli 81mila supplenti al 31 agosto che avremo il prossimo anno".
La politica ha accolto alcune proposte Anief rivolte ai docenti precari che dopo dieci anni possono finalmente avere accesso all’abilitazione diretta. Trattasi di un’apertura importante che verrà accolta con favore dai precari storici che possono vedere un’attenzione particolare nei loro confronti.
Le modifiche sulla scuola al decreto PA Bis hanno superato il primo round: in vista della conversione in legge del DL - Esame AC 1239 - sono stati infatti segnalati per il voto alla Camera gli emendamenti chiesti dal sindacato Anief, sostenuti anche dal primo partito di maggioranza e consegnati ai senatori della prima e undicesima Commissione: i punti riguardano l’organico aggiuntivo, l’accesso ai corsi abilitanti, il reintegro dei docenti e dei dirigenti scolastici licenziati, le risorse e la formazione del personale Ata. Dopo l’esame di verifica, si passerà all’ammissibilità degli emendamenti al decreto, quindi alla votazione finale per ognuno.
Le assunzioni dei docenti per l’anno scolastico 2023/24 si fermano a 50.807 posti: lo ha comunicato il ministero dell’Istruzione con un’informativa ai sindacati, anticipando l’imminente sul contingente e le modalità di immissioni in ruolo degli insegnanti per l’anno scolastico 2023/2024. Il ministero ha anche confermato che le nomine, informatizzate, verranno effettuate per metà dei posti dalle graduatorie dei concorsi per titoli ed esami e per l’altra metà dalle Graduatorie ad esaurimento e (solo per il sostegno) da prima fascia Gps. La riduzione di posti autorizzati per le stabilizzazioni (l’anno scorso furono 94.000), che comunque Anief aveva annunciato, si deve a più ragioni: “il numero – scrive oggi la stampa specializzata - sarebbe quello delle nomine effettivamente possibili, tenuto conto della consistenza delle attuali graduatorie vigenti. Il rimanente tra posti vacanti e posti autorizzati sarebbe destinato al bando dei concorsi (circa 31mila)”.