Dopo il giudice di Roma, Padova, Venezia e Parma, stavolta a mettere le cose in chiaro sulla Carta del docente è stato ancora quello ordinario parmense: nella sentenza vinta – che ha portato 2.000 euro all’insegnante che ha prodotto ricorso assistito dai legali Anief - si legge che “la ‘Carta elettronica’ per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, di cui all’art. 1 della Legge n. 107/2015” non può essere sottratta ai precari perché “tale esclusione si pone in contrasto con i principi costituzionali desumibili dagli artt. 3, 35 e 97 Cost., in quanto realizza una discriminazione nei confronti del personale non di ruolo non giustificata dalle concrete modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, come ritenuto anche dal Consiglio di Stato 16 marzo 2022, n. 1842”.