Nessun dubbio: lo Stato deve occuparsi del “sostegno della formazione continua dei docenti, che costituisce un obbligo per sia per il personale a tempo indeterminato che per quello impiegato a tempo determinato, e che trova riscontro nel corrispondente obbligo di formazione da parte dell’Amministrazione” ad assegnare la Carta del docente anche ai supplenti. A scriverlo è stato il 20 ottobre scorso il Tribunale di Rovigo, accogliendo il ricorso proposto dai legali Anief in difesa di un insegnante che ha svolto delle supplenze negli anni scolastici 2020/21 e 2021/22 senza ricevere un euro per la formazione.