L’incontro di oggi all’Aran tra i sindacati e la parte pubblica sulla sezione normativa del Contratto collettivo nazionale 2019-21, settore Istruzione, ha prodotto una convinzione: serve uno sforzo tra le parti, riunite al “tavolo”, per riuscire a distribuire le attuali risorse anche al personale amministrativo e convincere il Governo a trovare risorse aggiuntive per incentivare e premiare la professionalità. Secondo le vecchie regole, il DSGA non può percepire un compenso nella progettazione. E il collaboratore scolastico nemmeno un buono pasto. Come l’assistente amministrativo la specifica indennità di videoterminalista prevista dalla legge. Tutti questi profili, inoltre, non hanno diritto ad una carta specifica per la formazione, come per gli insegnanti. E nemmeno una formazione retribuita.
“Al tempo del PNRR – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, al termine dell’incontro odierno sulla destinazione dei fondi residui dopo l’accordo sul Ccnl economico - non possiamo permetterci più di fare lavorare nell'amministrazione scolastica dipendenti con stipendi vicini ai sussidi sociali: si tratta di sfruttamento puro, che sfocia in malessere e frustrazione. La parte pubblica deve comprendere che bisogna investire per gli ATA della scuola italiana, a partire dagli organici. L'esempio delle aree professionali mai attivate in trent’anni e che oggi si vorrebbe sostituire con un'unica nuova area professionale è emblematico dell'impossibilità di garantire una vera e propria carriera senza risorse aggiuntive. Non possiamo pensare di cambiare i nominativi delle nuove figure professionali e aggiornare-potenziare le mansioni, come si è fatto con la scuola dell'autonomia, senza adeguare gli stipendi nel frattempo divorati pure dall’inflazione”.
Chiara Cozzetto, segretaria generale Anief, ricorda che “nei precedenti incontri, a seguito della denuncia dell'irrisorio aumento dell'indennità per la direzione dei servizi generali e amministrativi, si era scoperto un refuso nella trascrizione delle somme annuali (da 49 euro a 646 euro annuali): è certamente un piccolo passo avanti, che però necessita di ulteriori sforzi. Anche sui 220 milioni aggiuntivi da assegnare, Anief ha chiesto uno sforzo di tutto il tavolo per distribuirli all’intero personale scolastico, considerando che l'inflazione galoppante di questi giorni vale per tutti e sempre rammentando i bassi livelli stipendiali di base del personale ATA, a partire dai collaboratori scolastici. Non siamo contrari – conclude la segretaria generale Anief - a una sequenza contrattuale specifica per il personale ATA, ma a condizione che ci siano risorse aggiuntive che abbiamo chiesto in Parlamento anche durante l’audizione svolta in settimana sul decreto legge PA”.
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