“L’introduzione dell’Ordinamento professionale per il personale Ata può trovarci d’accordo, ma a patto che vengano inseriti diversi correttivi”: lo ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, alla vigilia dell’incontro previsto domani mattina all’Aran sulla prosecuzione della trattativa con i sindacati sul rinnovo contrattuale 2019-21 del comparto Istruzione e Ricerca, sezione Ata. “Rispetto alle stato attuale delle trattative e alla risorse pubbliche messe a disposizione per tutto il personale scolastico, anche ai 400 milioni con vincoli di destinazione, domani la delegazione Anief ribadirà dei concetti che secondo il nostro sindacato rimangono imprescindibili ai fini del buon esito dalla trattativa”.
L’Anief chiederà alla parte pubblica di distribuire 30 milioni per il salario accessorio del personale ATA e 10 milioni per indennità di direzione DSGA; di coprire le posizioni economiche al 100% in ogni Regione prima della loro soppressione con il nuovo sistema di classificazione, sbloccando le vecchie; di eliminare la “temporizzazione” da profilo B a profilo D e nei nuovi profili professionali; di utilizzare i 37,5 milioni per i nuovi passaggi ai profili professionali AS ed EQ dai profili A e B ex FF DSGA senza vincoli triennali o discrezionalità da parte dell’Ufficio scolastico regionale; di rimettere alla contrattazione la possibilità di utilizzare le risorse per i buoni pasto; di eliminare vincoli di esclusione per l’utilizzo delle risorse per la valorizzazione del lavoro dei DSGA”.
Già nel corso dell’ultimo incontro all’Aran la delegazione Anief ha chiesto di inserire nel nuovo Ccnl una serie di punti per migliorare le condizioni di lavoro del personale Ata: aumentare l'indennità dei DSGA; sbloccare i limiti attuali nella partecipazione del DSGA alla progettazione; rimuovere la “temporizzazione”, che penalizza chi passa da un profilo all’altro; assegnare le posizioni economiche (in alcuni il 40%) ancora scoperte; attivare organici aggiuntivi rispetto ai nuovi profili AS ed EQ con differenziazioni funzionali; prevedere in contrattazione integrativa il buono pasto per tutto il personale; introdurre anche nella scuola l’indennità di videoterminalista; attribuire un assistente tecnico in ogni istituto comprensivo.
“È arrivata l’ora – ha detto il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico – che l’amministrazione si prenda la responsabilità di realizzare le progressioni verticali: sono dei passaggi su ruolo superiore che si fanno automaticamente, tenendo conto delle esperienze. È una metodologia di carriera che solo nella scuola non si fa, mentre è presente in tutti gli altri comparti della pubblica amministrazione. Bisogna fare in modo di qualificare il personale. Certamente, per farlo occorre investire delle risorse possono vedere. Poi c’è il capitolo indennità: perché, ad esempio, oltre a quelle di sede non si pensa ad una indennità specifica di videoterminalista da assegnare a chi lavora su pc diverse ore al giorno? E perché il personale della scuola, ad iniziare dagli Ata, non deve avere il buon pasto?”.
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