Il rinnovo delle norme contrattuali proposto dall’Aran non porta le novità chieste dai lavoratori e dal sindacato: a denunciarlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Intervistato dalla rivista specializzata Orizzonte Scuola, il sindacalista sostiene che “se i nuovi profili non portano a una gratificazione economica, è soltanto un bluff. A questo gioco non ci stiamo. Il problema va affrontato. Continueremo a lottare perché in questo Contratto si parli di ATA e si valorizzino. L’Aran ha detto che farà gli incontri articolo per articolo, quindi aspettiamo e porteremo questi temi”.
Le omissioni nella bozza di contratto proposta dall’amministrazione riguardano anche altri profili professionali: “manca il tema, per noi importante, del Middle management e del personale che lavora all’estero, né degli insegnanti di religione cattolica. E, tornando sul personale ATA, mancano delle questioni per noi fondamentali come i buoni pasti, la carta per la formazione, questo sempre perché mancano le risorse. O ancora l’abolizione della temporizzazione che ha penalizzato i segretari diventati Dsga, così come l’indennità per i videoterminalisti. Si sarebbero potuti dare dei segnali, seppur piccoli”.
Anief, comunque, non si rassegna: “Porteremo avanti questi temi magari da inserire nel prossimo decreto Pnrr o decreto scuola”. Domani una delegazione del sindacato sarà ricevuta in audizione al Senato per migliorare il decreto Milleproroghe: chiederemo, spiega Pacifico, “prima di tutto una deroga ai vincoli sulla mobilità per il personale scolastico e dirigente. Non ci sono le ragioni per ritenerlo incompatibile con il Pnrr. Poi c’è il tema della proroga delle graduatorie di merito dei concorsi ordinari e straordinari. Nonché la questione dei licenziati dopo anno di prova, la proroga delle immissioni da GPS di I fascia e dell’organico aggiuntivo. L’ex organico Covid deve essere prorogato come organico Pnrr, sia per gli ATA che per i docenti, pensiamo alla sperimentazione delle classi con 10 alunni e ai docenti tutor”.
Dopodomani, martedì, è previsto un incontro con il ministero dell’Istruzione sul reclutamento. Anche su questo, il sindacato ha le idee chiare: quest’anno “per l’ennesima volta abbiamo avuto soltanto la metà dei posti autorizzati assegnati in ruolo, sintomo che le soluzioni fino ad oggi utilizzate non sono state efficaci – dice il leader dell’Anief - . Bisogna revisionare la fase transitoria del reclutamento attraverso un doppio canale di reclutamento da I e II fascia delle GPS. Per quanto riguarda il personale specializzato all’estero, da una parte riteniamo che il Ministero debba aumentare i numeri del Tfa Sostegno rendendo l’accesso libero, dall’altra, con la sentenza della Plenaria, il Ministero non può più non riconoscere i titoli ottenuti all’estero. Chiediamo quindi una modifica dell’ordinanza relativamente alla spendibilità dei titoli di abilitazione e specializzazione ottenuti all’estero”.
Al ministero il sindacato chiederà anche di procedere, approvando gli emendamenti proposti da Anief, con “la semplificazione delle procedure abilitanti previste dal Pnrr che sono troppo complesse. E certamente va previsto l’adeguamento dei posti dell’organico di fatto a quello di diritto. Penso specialmente ai posti in deroga su sostegno. Con questi interventi – conclude Pacifico - si potrà azzerare il numero dei posti vacanti e contemporaneamente dare accesso ai giovani in maniera più celere”.
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