“Siamo abbastanza soddisfatti di quello che siamo riusciti a ottenere: ovviamente i fondi non erano quelli che ci aspettavamo e dunque abbiamo fatto il possibile”: sono le parole di Chiara Cozzetto, segretaria generale Anief, intervistata dalla “Tecnica della Scuola”, a ridosso della firma definitiva di oggi all’Aran per il rinnovo contrattuale 2019/21 di Istruzione, Università e Ricerca che riguarda circa 1.300.000 lavoratori.
Il contratto è stato firmato: Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, riflette sul perché della firma del sindacato, rilasciando un'intervista a Orizzonte scuola. “La firma della seconda parte del contratto arriva dopo un confronto serrato che ha visto prima chiedere ai ministri competenti di rimettere alcune risorse economiche destinate per legge ai contratti poi convincere il tavolo sulla possibilità di distribuire in maniera equitativa le poche risorse disponibili per un triennio che è passato da due anni, il 2019/2021. Ma qualcuno si chiede in che cosa Anief ha contribuito a cambiare questo contratto rispetto alla bozza iniziale? In tanti punti, certo potevamo fare di più ma prima non c'eravamo. Esempio posizione economiche? Bloccate da 12 anni. Oggi le raddoppiamo e semplifichiamo le nuove selezioni. Permessi retribuiti ai precari? Siamo riusciti a fare pagare tutti e tre i giorni rispetto a ipotesi iniziale di due. Indennità DSGA? Da 6 euro mensili l'abbiamo portati a 60 euro mensili. Avevamo chiesto 300 euro e menomale. Oggi abbiamo consentito di prendere anche i compensi del MOF preclusi da anni. E per i docenti? Abbiamo fatto aumentare per tutto il personale i compensi, per lo straordinario dal 3,90% di aumento al 10%. Abbiamo rimesso alla contrattazione integrativa la possibilità che voleva essere preclusa di fare riunione collegiale online. Abbiamo esteso i mesi di congedo delle donne vittime di violenza”, ha affermato Pacifico.
“Si firma finalmente un contratto che doveva attribuire 400 milioni di euro residui e chiarire alcuni punti rispetto ai 2 miliardi assegnati per gli aumenti tabellari. Anief ha fatto la sua parte. Cosa deve fare il Governo? Sbloccare subito indennità di vacanza contrattuale per ulteriori aumenti automatici di 160 euro mensili in attesa dello stanziamento delle risorse per il prossimo rinnovo 2022/2024”. Lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief al termine della trattativa conclusa oggi all’Aran per il rinnovo contrattuale 2019/21 di Istruzione, Università e Ricerca che riguarda circa 1.300.000 lavoratori. Qualora il Governo non incrementi l’indennità di vacanza contrattuale, il sindacato Anief ha già predisposto appositi ricorsi in tribunale per il suo recupero pieno e per l’assegnazione di cospicui arretrati.
Rispetto al confronto Aran-Sindacati sulla parte normativa del CCNL Istruzione, Università e Ricerca, più una sezione economica aggiuntiva, il sindacalista autonomo Marcello Pacifico ha rilasciato una dichiarazione. Possibile ascoltare la video-intervista al presidente Anief, prof. Marcello Pacifico, dell’agenzia di stampa Italpress
Continua il confronto Aran-Sindacati sulla parte normativa del CCNL Istruzione, Università e Ricerca, più una sezione economica aggiuntiva. Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha rilasciato un’intervista a Orizzonte scuola: ha affermato che “siamo riusciti a rinviare il tema spinoso delle sanzioni disciplinari, ad ampliare la tutela delle donne vittime di violenza, a garantire i tre giorni (e non due) di permesso retribuito per i precari, ma sul passaggio a un nuovo ordinamento professionale per il personale ATA rimangono profondi dubbi nonostante siamo riusciti a fare un po’ di chiarezza sulle risorse residuali delle mancate posizioni economiche attivate (60 milioni) quali la metà dopo anni di silenzio”.