La formazione continua degli insegnanti è uno degli impegni presi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito: è stato confermato durante la presentazione dell’atto di indirizzo in vista del rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca.
La formazione continua degli insegnanti è uno degli impegni presi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito: è stato confermato durante la presentazione dell’atto di indirizzo in vista del rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca.
“Con le risorse stanziate avremo, una volta firmato il nuovo contratto, circa 150 euro in più per tutti. Solo che siamo molto sotto l’inflazione e servono diverse altre risorse: la trattativa è in salita, anche se ampia disponibilità a reperire somme ulteriori da dare ai lavoratori della scuola.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha annunciato oggi ai sindacati i contenuti dell’Atto di indirizzo del Contratto collettivo nazionale di lavoro Istruzione, Università e Ricerca 2022-24: “Ci sono 3 miliardi di aumenti in arrivo per il rinnovo del contratto, con aumenti complessivamente di quasi il 6%, che si aggiungono a quelli del 4% dell’indennità di vacanza contrattuale e questo è un bene perché la dignità dei lavoratori passa per gli stipendi e senza ulteriori risorse, almeno 8 miliardi, rischiamo di mettere delle belle idee ma poi di non riuscire a concretizzarle”, ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, al termine dell’incontro tenuto al Ministro.
Firmata da tutti i sindacati firmatari dell’ultimo CCNL l'Intesa che regolamenterà le procedure di assegnazione provvisoria e utilizzazione del personale docente e ATA per l’a.s. 24/25. Il sindacato Anief ha ottenuto il superamento di tutti i vincoli imposti dalla norma e che impediscono al personale neoimmesso in ruolo di poter presentare domanda di mobilità annuale in caso di genitori con figli sotto i 12 anni o di assistenza a familiare disabile o invalido.
Il rinnovo del contratto nazionale dei dipendenti della Pubblica amministrazione porterà aumenti medi degli stipendi pari a 160 euro, che corrisponde ad un incremento del 5,78%, e a beneficiarne saranno circa 193 mila lavoratori statali: la somma si deve ad un finanziamento complessivo di 555 milioni di euro, che proviene dai 5,5 miliardi di euro stanziati proprio a favore dei rinnovi contrattuali di tutto il comparto dello Stato per il triennio 2022-2024.