Sono molteplici i lati positivi e innovativi introdotti con il Contratto collettivo nazionale 2019/2021 riguardante i comparti Istruzione, Università e Ricerca: uno di questi riguarda gli assistenti tecnici del primo ciclo a cui è stata assegnata un’indennità di disagio, il cui tetto massimo – arrivato a 800 euro lordi annui - è stato aumentato proprio su richiesta dell’Anief. In pratica, i circa mille assistenti tecnici introdotti dall’anno scolastico 2021/22, destinati ai laboratori “Informatica” delle scuole dell’infanzia e primarie.
“Il Contratto collettivo nazionale 2019/2021 dei comparti Istruzione, Università e Ricerca ha prodotto diversi aspetti positivi, sia di tipo economico che normativo”: lo ha ricordato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, replicando in questo modo a chi ancora accusa i sindacati firmatari dell’intesa sottoscritta lo scorso 18 gennaio di non avere fatto il bene di circa un milione e mezzo di lavoratori.
Si è appena concluso al MIM l’incontro sull’Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo concernente le modalità di partecipazione ai percorsi della formazione in servizio incentivata del personale docente di ruolo e delle figure di sistema per l’anno scolastico 2023/2024, ai sensi dell’art. 16-ter, commi 1 e 3, Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59.
“Come si poteva lasciare il più grande comparto pubblico italiano senza contratto di lavoro considerando l’impossibilità della parte pubblica a poter investire ulteriormente nel settore?”: lo chiede Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a tutti coloro che continuano a denigrare l’accordo sul Contratto collettivo nazionale di lavoro 2019/2021, sottoscritto il 18 gennaio scorso tra quasi tutti i sindacati rappresentativi e l’Aran. “Poteva andare meglio – dice Pacifico – ma è anche vero che con quella firma abbiamo assicurato il raggiungimento di alcuni importanti risultati, ad iniziare dal riconoscimento dell’aumento di 8,4% per il compenso individuale accessorio, del 5,2% per la retribuzione professionale docenti e del 39,3% per i direttori dei servizi generali e amministrativi, oltre che benefici non indifferenti e scontati a livello di organizzazione scolastica”.
Si è da poco concluso il primo confronto con il MIM in merito alle novità relative alle posizioni economiche del personale ATA nonché alla procedura valutativa per la progressione all’area dei funzionari e dell’elevata qualificazione ai sensi del nuovo CCNL. Per l'Anief hanno partecipato la Segretaria Generale Chiara Cozzetto e i membri della Consulta ATA Cristina Dal Pino e Alberigo Sorrentino.
In merito ai criteri di riparto presentati oggi dall'Amministrazione, l'Anief ha proposto di seguire quello proporzionale ai contingenti già stanziati, così da escludere disparità di trattamento tra i diversi profili professionali. Si tratta di oltre 28.000 posizioni economiche attivabili per i collaboratori scolastici e circa 12.650 posizioni economiche per gli assistenti amministrativi. “È fondamentale - dichiara Marcello Pacifico, presidente Nazionale Anief – che ci sia un vero e proprio ripristino dell’istituto contrattuale delle posizioni economiche, con compensi fissi e continuativi, e non una mera operazione una tantum con conseguente eventuale futuro “blocco delle posizioni economiche” e richiesta di restituzione dei compensi percepiti come già accaduto in passato”.
“Anief ha inoltre richiesto – prosegue il sindacalista - di provvedere alla formazione per la prima posizione economica di tutto il personale in servizio a tempo indeterminato, definendo gli argomenti di corsi di formazione per la realizzazione di nuove mansioni riguardanti, per l’area A, l’assistenza non specialistica agli alunni diversamente abili e la disposizione degli interventi di primo soccorso e, per l’Area B, dei compiti di collaborazione amministrativa, responsabilità operativa e sostituzione DSGA”.
In merito alla procedura valutativa per la progressione all’area dei funzionari e dell’elevata qualificazione, inoltre, l’Amministrazione ha comunicato il numero dei posti per DSGA vacanti da doversi ricoprire, ferma restando la riserva di almeno il 50% delle posizioni disponibili destinata all’accesso dall’esterno, così come indicato all’art. 52 del D.lgs 30 marzo 2001. Dalla rilevazione effettuata risultano circa 1435 posti da poter bandire per questa procedura, mentre i potenziali beneficiari sarebbero pari a poco meno di 1800 unità.
L’amministrazione ha condiviso con i sindacati i posti vacanti stimati per Regione, atteso che la procedura sarà regionale. In Lombardia si registra il maggior numero di posti vacanti (circa 400); seguono il Veneto e il Lazio. Pochi i posti in Molise e in Basilicata.
Quanto ai criteri relativi alla procedura valutativa, il sindacato guidato da Marcello Pacifico ha sottolineato in primo luogo la necessità di conferire la massima valorizzazione agli anni di servizio svolti nel ruolo di DSGA FF. Nel merito delle tabelle è stata evidenziata l'importanza di procedere alla valutazione del titolo specifico (laurea specialistica) e del relativo voto di laurea. Il sindacato Anief ha, inoltre, sottolineato l'importanza che la procedura di progressione valutativa prevista dal CCNL sia accompagnata da un percorso adeguato di formazione degli interessati. La delegazione Anief, infine, ha chiesto all’Amministrazione di contemperare le procedure di progressione verticali con la mobilità attualmente in corso.
“Il primo settembre alle scuole deve essere garantita la presenza di un DSGA – conclude Pacifico – dobbiamo evitare il ricorso ad incarichi ad interim a causa di eventuali ritardi. Avere personale qualificato professionalmente e adeguatamente formato consente di raggiungere l’efficienza e l’efficacia al quale mira tutta l’azione della Pubblica Amministrazione”. L'incontro si è concluso con un rinvio a breve per apportare le dovute modifiche ai documenti oggetto di confronto odierno con i sindacati.