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  5. Docente catanese precaria per oltre dieci anni, licenziata sempre a giugno: fa ricorso e il giudice le assegna più di 25mila euro per i mancati stipendi di luglio e agosto

Docente catanese precaria per oltre dieci anni, licenziata sempre a giugno: fa ricorso e il giudice le assegna più di 25mila euro per i mancati stipendi di luglio e agosto

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Lo Stato non può servirsi della professionalità di un docente precario per tutto l’anno scolastico e poi licenziarlo a giugno, lasciando senza stipendio nei mesi estivi. A stabilire questo concetto è stato il giudice del lavoro del Tribunale di Catania. Nel decidere sul ricorso di una docente della scuola media immessa in ruolo il 1° settembre 2017, difesa dall’Anief attraverso i legali Marco Di Pietro, Walter Miceli e Fabio Ganci, il giudice ha esaminato la richiesta di risarcimento per la mancata somministrazione dei compensi estivi di diversi anni di supplenza. “Finalmente – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief – la giurisprudenza sta dando ragione ai diritti di tantissimi precari licenziati e riassunti per anni e anni come se fossero delle pedine del gioco del Monopoli. Non funziona così, lo diciamo da quando siamo nati come sindacato autonomo e lo stiamo ribadendo in tutte le sedi, istituzionali e giudiziarie, come pure in piazza. Adesso, sta prendendo vita un nuovo corso: quello che porta al recupero di tanti soldi per docenti, ma anche Ata, indebitamente licenziati ogni anno al termine delle lezioni o del mese di giugno”.

 

LA SENTENZA

L’insegnante, hanno spiegato i giudici, era stata “utilizzata dal MIUR, prima di essere immessa in ruolo, in attività di docenza mediante la stipula di ripetuti contratti d’insegnamento a tempo determinato”, in particolare per “gli anni scolastici 2000/2001, 2004/2005 e dal 2006/2007 al 2014/2015”: tutti i contratti annuali sottoscritti anteriormente “al 1° febbraio e, comunque, durata superiore a 180 giorni, con svolgimento degli scrutini finali”. I legali hanno rivendicato, anche facendo riferimento alla normativa vigente, a partire dall’art. 527 del D. Lgs. n. 297/94, il “diritto della ricorrente alle retribuzioni non percepite (con interessi e rivalutazione) e alla relativa valutazione giuridica, dovendosi intendere quello in questione quale periodo di servizio effettivamente svolto (al pari dei colleghi di ruolo)”. Il giudice si è detto d’accordo con la posizione espressa dai legali Anief, accordando oltre 25mila euro, (25.144,14) a titolo di risarcimento del danno cagionato dall’illegittimo comportamento posto in essere dalle amministrazioni resistenti, oltre interessi dalla data di scadenza dei singoli ratei”.

 

Dopo avere esaminato il caso, il giudice del lavoro di Catania ha accordato “il diritto della ricorrente al pagamento delle differenze retributive per effetto della già avvenuta rideterminazione contrattuale al 31 agosto del termine dei contratti a tempo determinato stipulati negli anni scolastici per cui è causa”. In virtù di ciò, lo stesso giudice ha dichiarato a favore della docente ricorrente “il diritto a percepire il pagamento delle differenze retributive e, per l’effetto” ha condannato “il Ministero dell’Istruzione a pagare, in relazioni alle retribuzioni non percepite negli anni scolastici 2008/2009, 2009/2010, 2010/2011 2011/2012, 2012/2013, 2013/2014, e 2014/2015, in favore della stessa la somma di € 25.144,14 oltre accessori nella misura di cui all'art. 16, comma 6, della legge 30 dicembre 1991, n. 412, richiamato dall’art. 22 legge n. 724/94”. Infine, ha condannato “il Ministero convenuto a rifondere le spese di lite che liquida in complessivi € 2008,00 per compensi professionali, oltre rimborso spese generali al 15%, CPA e IVA come per legge, disponendone la distrazione in favore dei procuratori antistatari”.

 

IL CALCOLATORE AUTOMATICO DEI RIMBORSI

Per quantificare il danno economico prodotto ad ogni lavoratore della scuola Anief ha ideato un calcolatore automatico: lo strumento, gratuito, misura il potenziale credito vantato dal personale scolastico, docente, educativo, Ata, precario o di ruolo, per il servizio svolto a tempo determinato. I rimborsi e i risarcimenti possono superare anche i 30-40mila euro, secondo la giurisprudenza della Cassazione.  Rivolgiti al Sindacato Anief per far valere i tuoi diritti e scopri come ottenere le tue spettanze.

 

 

 

PER APPROFONDIMENTI:

 

Gli stipendi dei docenti più bassi di quelli di un operaio specializzato, Pacifico (Anief): servono 350 euro di aumento, più altri 100 euro per recuperare l’inflazione

 

Rinnovo del contratto senza risorse aggiuntive, il Patto per la scuola di Palazzo Chigi è diventato carta straccia? Anief chiede risposte

 

Eurydice dice che gli stipendi dei docenti italiani sono fermi da 5 anni, Anief: basta indugi, servono 300 euro netti a dipendente

 

A docenti e Ata gli stipendi più bassi della PA, lo conferma l’Aran: più laureati di tutti ma 6mila euro in meno l’anno rispetto alla media. Anief chiede risorse

 

Stipendi da fame, ai docenti delle superiori 250mila euro in meno negli ultimi anni di carriera

 

Stipendi fermi anche per colpa delle supplenze che li bloccano, Anief propone il Calcolatore: in due minuti fa una stima di quanti soldi lo Stato ha negato e che ora si possono recuperare

 

Stipendi, Anief attiva il calcolatore rapido per verificare le differenze retributive spettanti

 

Ai precari negati scatti stipendiali, mensilità estive e carriera: arriva il Calcolatore Anief che stima il credito avanzato

 

A ogni precario lo Stato deve tra i 1.000 e i 40.000 euro per mancata considerazione di una parte delle supplenze e della ricostruzione carriera

 

Fino a decine di migliaia di euro sottratti ad ogni precario, Anief presenta il Calcolatore che dice quanti sono

 

Precari, malpagati pure da immessi in ruolo: il giudice gli riconosce migliaia di euro di arretrati e fa scattare lo stipendio maggiore

 

Ogni mese agli insegnanti e Ata precari negati fino a 257 euro, il Tribunale del Lavoro di Mantova dice che non si può fare

 

Ai docenti supplenti va assegnato lo stesso stipendio dei colleghi di ruolo, a Crotone il giudice dà ragione al sindacato: interessati in 300mila

 

Stipendi, assegnare la Retribuzione professionale docenti anche ai precari, nuova sentenza a Forlì: il supplente ha diritto a circa mille euro l’anno di arretrati, pure gli Ata e il personale “Covid”

 

Supplenti con stipendio ridotto, anche a Modena il giudice del lavoro risarcisce per RPD e CIA negati

 

Supplenti, le ferie non godute vanno pagate: lo dice il Tribunale di Como

 

Pagare ai supplenti i giorni di ferie non utilizzati, il giudice ordinario di Parma non transige

 

 

Giurisprudenza e legislazione scolastica
16 Settembre 2022
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