È in arrivo il decreto ministeriale per i nuovi inserimenti, in coda alle Gps, per chi ha conseguito i titoli abilitanti o specializzanti: a comunicarlo, oggi alle organizzazioni sindacali, è stato il ministero dell’Istruzione e del Merito durante l’informativa sulle modalità di costituzione degli elenchi aggiuntivi alle graduatorie provinciali per le supplenze del personale docente ed educativo, in applicazione dell’articolo 10 dell’Ordinanza del Ministro dell’istruzione 6 maggio 2022, n. 112. Le domande andranno presentate entro il prossimo 30 giugno, ma per quanto riguarda i titoli presi all’estero, nonostante le osservazioni dell’Anief, rimane l’inserimento con riserva.
“Durante l’incontro di oggi è stato specificato, su precisa nostra richiesta che la riserva sarà sciolta all'atto della comunicazione del riconoscimento del titolo in qualsiasi momento senza attendere l'aggiornamento, come da campagna nazionale Anief attivata nei giorni scorsi”, ha detto Giuseppe Faraci, segretario generale Anief, presente all’incontro odierno. “Pertanto, rimane fondamentale in questo momento ottenere il commissariamento, attraverso l'azione legale e attraverso le pressioni del sindacato”, ha spiegato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
Per i docenti abilitati o specializzati all'estero, Anief quindi ha avviato uno specifico percorso per ottenere il commissariamento o l'esecuzione positiva del giudicato e per monitorare e realizzare rapidamente l'esecuzione delle ordinanze commissariali: tutti coloro che intendono rivendicare il diritto al riconoscimento del titolo di abilitazione all’insegnamento e del diploma di specializzazione su sostegno conseguito all'estero possono aderire cliccando al seguente link.
Agli abilitati e o specializzati sul sostegno all’estero sarà consentito di sciogliere la riserva, per l’inserimento nella prima fascia Gps, oltre il 4 luglio 2023: potranno inserirsi se avranno inviato la pratica di riconoscimento entro la data di scadenza del 27 aprile, potendo quindi sciogliere la riserva anche in corso d’anno scolastico. Si tratta, senza ombra di dubbio, della prima azione concreta ottenuta dall’Anief dopo il lancio per la campagna per il riconoscimento dei titoli accademici conseguiti all'estero, anche se ancora rimane irrisolto il problema dell'ingiustificabile ritardo nell'esame delle migliaia di domande presentate per l'esecuzione del quale è stato nominato già il commissario ad Acta.
Sul mancato riconoscimento in toto dei titoli conseguiti fuori Italia, il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, continua a chiedere la revisione del decreto originario: "L'adunanza plenaria – ha detto il sindacalista - ha chiarito un principio chiaro e semplice: laddove c'è il riconoscimento dei titoli dei Paesi della Comunità Europea, ai sensi delle direttive che garantiscono anche la mobilità professionale, questi titoli devono essere garantiti e valutati e riconosciuti ai fini dello svolgimento del lavoro; quindi, il Ministro dell’Istruzione proceda con la revisione degli atti che ha regolato i contratti e le immissioni in ruolo”.
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