“Sono almeno 150 mila gli insegnanti italiani, dalla scuola dell’infanzia alle superiori, che possono avere dei benefici economici a seguito della sentenza della Corte di Cassazione che apre la Carta del docente anche ai supplenti con contratti in scadenza il 30 giugno”: lo dice il presidente Anief Marcello Pacifico, ricordando che il pagamento non riguarda solo il 2023 ma anche tutti gli arretrati per i contratti stipulati negli ultimi 5 anni: “Si tratta di una importante vittoria del sindacato, che ancora una volta attraverso il Tribunale riesce a rimuovere una grave discriminazione retributiva tra docenti di ruolo e docenti assunti a tempo determinato”, spiega Pacifico.
Anief ricorda che il parere rilevante della Cassazione è arrivato dopo un recente intervento del legislatore che dal 1° settembre scorso, con la Legge 103 del 10 agosto 2023, ha esteso il bonus di 500 euro per la formazione ai soli supplenti annuali con scadenza di contratto 31 agosto 2024. Adesso, però, la Corte Suprema apre anche ai precari con contratto in scadenza 30 giugno. “Dopo questa decisione, che riprende un caso analogo portato in Corte di giustizia dell’Unione Europea sempre dai legali Anief, abbiamo appunto stimato che sono almeno 150 mila i supplenti fino al termine delle attività didattiche che potranno chiedere il bonus attraverso i ricorsi gratuiti promossi dal nostro sindacato”, sottolinea il sindacalista autonomo.
Ancora una volta, dopo la vittoria in Corte di Giustizia Europea, i legali dell’Anief – Zampieri, Ganci, Miceli e Rinaldi – ottengono dunque piena conferma delle proprie tesi, tutelando in tal modo l’intera platea degli insegnanti impiegati ogni anno nel così detto organico di fatto, senza nessuna limitazione legata alla durata annuale del contratto. Pertanto, alla luce della posizione della Cassazione, Anief rilancia i ricorsi per accedere con Anief al bonus docente: l’obiettivo rimane quello di recuperare 500 euro per ogni supplenza, anche per i contratti fino al 30 giugno, al termine delle lezioni o di durante ancora inferiore. Per maggiori informazioni o per aderire all’impugnativa Anief, in modalità singola o collettiva, basta collegarsi con la pagina internet appositamente creata.
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