“Il decreto legge 13/2023 di attuazione del PNRR va modificato, perché così come è stato licenziato dal Governo non permette di portare a termine i progetti concordati con l’Unione europea per la fase di ripresa e resilienze e nemmeno permette alla scuola italiana di risollevarsi: una delle questioni da affrontare con urgenza è quella della gestione transitoria del reclutamento del personale docente e Ata, perché senza provvedimenti si va verso un ulteriore record di posti liberi e supplenze annuali”: a dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, all’indomani della presentazione del “pacchetto” di richieste del giovane sindacato, con la delegazione Cisal, durante un’audizione tenuta in quinta Commissione Bilancio del Senato.
Sulle selezioni e assunzioni da produrre entro il 2024, termine ultimo concordato con l’Unione europea per immettere in ruolo 70 mila docenti, Anief ha le idee molto chiare e le ha espresse ai senatori: le norme da approvare – all’interno degli articoli 23, 24 e 25 specifici sulla Missione 4, capitolato 1, sempre in attesa dell’esito delle interlocuzioni vigenti tra il ministero dell’Istruzione e del Merito e la Commissione europea - riguardano il ruolo dal doppio canale con scorrimento da Gps; la proroga e messa ad esaurimento delle graduatorie di merito del concorso ordinario; l'integrazione delle graduatorie del concorso straordinario; la conferma dei ruoli per i contratti assegnati con riserva e il reintegro dei licenziati; la stipula dei contratti per i docenti con titoli accademici ottenuti all'estero in attesa di riconoscimento in Italia; la semplificazione per l’anno di prova dei neo-assunti; la deroga ai vincoli sulla mobilità fino al 2025.
I TEMI SOLLEVATI IN SENATO A PALAZZO MADAMA
Pacifico ricorda, in un’intervista all’agenzia Teleborsa, che nella Quinta Commissione del Senato "come Cisal abbiamo fatto l'esame e ricordato alla Commissione come si è giunti a questo provvedimento sull'attuazione del PNRR. Certamente, la soppressione della cabina di regia non è un segnale positivo, a meno che tutti gli attori coinvolti direttamente da Palazzo Chigi non siano sentiti, perché c'è bisogno di partecipazione e compartecipazione nell'organizzazione, nel monitoraggio e nell'attuazione del PNRR".
Entrando nel dettaglio dei nodi da sciogliere, Pacifico ha detto che "ci sono tanti temi che abbiamo segnalato come importanti sul lavoro, sul fisco, sul welfare e certamente sull'ambiente, non per ultimo la scuola. A proposito della scuola abbiamo ricordato che bisogna intervenire sulla gestione transitoria del reclutamento e quindi in tema di mobilità, in tema di organici e, ancora, sul dimensionamento scolastico, sui trasferimenti del personale e sulla formazione, che deve essere retribuita ed in orario di servizio e, comunque, deve essere garantita a tutto il personale", ha concluso il sindacalista Anief.
L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE ANIEF
Le 17 proposte di emendamento Anief sono state predisposte alla luce delle interlocuzioni vigenti del Ministero dell’Istruzione e del Merito con la Commissione europea. Dopo avere chiesto maggiore chiarezza e determinazione nel far sì che il passaggio dal tavolo permanente per il partenariato alla cabina di regia si realizzi con “tutti gli attori coinvolti”, Pacifico si è soffermato sugli aspetti della digitalizzazione, innovazione e competitività della pubblica amministrazione, soffermandosi sull’Istruzione pubblica: “Siccome c'è una interlocuzione in corso tra ministero dell'Istruzione del Merito e la Commissione Europea – ha detto Pacifico – ricordo che in questo decreto abbiamo inserito solo tre articoli, che però non rispondono alle esigenze della scuola Allora visto che c'è quest'interlocuzione noi vogliamo almeno sottolineare tre punti fondamentali su cui intervenire”.
Perché, ha continuato, “occorre cambiare i criteri numerici di attribuzione degli alunni per classe e per superare questo sistema lì sono intervenute delle norme”, come pure occorre migliorare “l'orientamento” e ridurre la dispersione: per fare questo, quindi “per realizzare il Pnrr”, occorre “l'istituzione di un organico aggiuntivo”: attraverso “specifiche risorse servono almeno 40.000 unità in più tra docenti e Ata”. Inoltre, ha aggiunto il sindacalista, “dobbiamo permettere alle scuole collocate nelle piccole isole e nelle zone montane di derogare ai criteri di formazione delle classi, perché lì la scuola a volte è l'unico presidio dello Stato al di là del Comune”.
Sul reclutamento Pacifico ha ricordato che “è un altro tema molto importante, contenuto nella missione 2.1. Ai fini della riforma occorre introdurre la gestione della fase transitoria che in prima attuazione quest'anno non ci ha fatto centrare l'obiettivo che ci chiede l'Europa, cioè di avere 70.000 insegnanti immessi in ruolo entro il 2024”: è un obiettivo impossibile se solo pensiamo che da anni “più della metà delle assunzioni sono andare perse. Per questo chiediamo all’Europa di riattivare il doppio canale di reclutamento”, è l’unico modo per perdere “il record di precari”. Andiamo ad assumere “dalle graduatorie da cui sono chiamati come supplenti, quindi dalle GPS, prendendo insegnanti specializzati e quindi inserendoli nel sistema di formazione e reclutamento. Come occorre gestire tutto quel precariato che deriva da graduatorie del concorso ordinario, le quali devono valere fino al concorso successivo. Oppure del concorso straordinario, che devono integrare essere integrate, e di chi è inserito con riserva. Va poi riconosciuto il titolo di chi ha svolto all’estero la formazione per l’insegnamento”.
Il presidente del giovane sindacato ha infine fatto riferimento all’orientamento e alla dispersione scolastica: “Si cambiano – ha detto - se noi riportiamo l'insegnamento modulare nelle nostre scuole elementari, come quando eravamo al quinto posto nel mondo nei rapporti internazionali. Dunque, cambiamo le regole sull’obbligo scolastico: in questo modo, oltre che con il docente-tutor, potremmo lottare veramente contro la dispersione e permettere la continuità didattica, che si ottiene assumendo e non bloccando le persone. “Trasformiamo i posti su sostegno in deroga, che ogni anno vedono un insegnante cambiare, facendoli diventare posti in organico di diritto”, ha concluso il sindacalista autonomo.
TUTTI GLI EMENDAMENTI PRESENTATI DA ANIEF
I 17 emendamenti Anief al D.L. 13/2023:
- Riforma 1.3: riforma dell’organizzazione del sistema scolastico - modifica (emendamenti 1, 2, 3, 4)
- Introduzione organico aggiuntivo Pnrr 20 mila unità personale docente (15 mila secondaria di 1 e 2 grado, 5 mila per infanzia e primaria + 20 mila Ata)
- Deroga numero alunni per classe
- Deroga al dimensionamento rete per piccole isole e comuni montani
- Composizione classi con 20 alunni - Riforma 2.1: riforma del sistema di reclutamento dei docenti, modifica (emendamenti 5/6, 7/8, 9, 10, 11, 12)
- Semplificazione reclutamento della fase transitoria con estensione del doppio canale di reclutamento alle attuali Gps (graduatorie per le supplenze)
- Deroghe vincoli mobilità
- Rideterminazione dei posti in deroga in organico di diritto su sostegno
- Validità graduatorie concorso ordinario e estensione graduatorie concorso straordinario
- Riconoscimento titoli accademici conseguiti all’estero
- Conferma nei ruoli contratti con riserva - Riforma 1.4: riforma del sistema di orientamento (investimento 1.1: piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia; investimento 1.2: piano per l’estensione del tempo pieno e mense; investimento 1.3: piano per le infrastrutture per lo sport nelle scuole; investimento 1.4: intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli i e ii della scuola secondaria di secondo grado) modifica (emendamenti 13, 14, 15)
- Estensione obbligo scolastico dal terzo anno al 18esimo anno di età dell’alunno
- Ripristino insegnamento modulare scuola elementare
- Estensione insegnamento educazione motoria - Riforma 2.2: scuola di alta formazione e formazione obbligatoria per dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo modifica (emendamenti 16, 17)
- Formazione fuori orario di servizio retribuita
- Criteri per l’attribuzione dei compensi rimessa alla contrattazione integrativa
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