C’è il fondato sospetto che anche le supplenze attribuite al 30 giugno vengano coinvolte dal Miur in questa nuova norma, introdotta con il comma 131 della Legge 107/2015 per non incappare più nelle sanzioni UE sull’abuso di precariato.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): con un serio monitoraggio nazionale sui posti oggi in organico di diritto, si scoprirebbe che almeno il 70 per cento delle cattedre coperte con supplenze fino al 30 giugno, oggi in organico di fatto, sono in realtà senza titolare: la stessa decisione del Miur di spostarne 25mila in organico di diritto, attraverso la Legge di Stabilità 2017 già approvata dal Consiglio dei Ministri, dà ragione alla nostra tesi. D’altronde i numeri non sono opinioni dal momento che, oltre le 96mila cattedre di sostegno, ce ne sono altre 38mila in deroga per via di una norma sbagliata. Finché tale spostamento della natura di decine di migliaia di posti, dal 30 giugno al 31 agosto, non verrà effettuato, è per noi evidente che il blocco delle supplenze riguardi solo i posti ritenuti scoperti a tutti gli effetti; quelli considerati fino al 30 giugno dell’anno successivo non rientrano nella normativa del 36 mesi e vanno assegnate, pertanto, anche ai supplenti che hanno superato tale soglia. Invitiamo, sin d’ora, a segnalare alle sedi territoriali Anief tutte le situazioni in cui, invece, la supplenza dovesse essere negata: il sindacato è pronto a dare battaglia.