Per il sindacato è illegittimo il mancato pagamento delle ferie non fruite nell’a.s. 2012/13 e incostituzionale il blocco della monetizzazione negli anni scolastici 2013/14, 2014/15 e 2015/16. Anief invita tutti gli interessati a ricorrere contro questa ennesima vessazione della categoria. Adesioni aperte sul portale.
A pochi giorni dalla scadenza dei contratti stipulati solo transitoriamente al 30 giugno ancora nessuna traccia dell’intervento di proroga annunciato lo scorso settembre dal Miur. Anief diffida il Ministero a provvedere tempestivamente, in caso contrario si preannuncia l’ennesima ondata di ricorsi.
L’Anief ottiene una nuova condanna a carico del Ministero dell’Istruzione per illegittima reiterazione ed abuso di contratti a termine su posti vacanti. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Denis Rosa ottengono ragione in tribunale in favore di un nostro iscritto e il riconoscimento della violazione, da parte della Pubblica Amministrazione, di norme imperative, dettate dall’Unione Europea, riguardanti il divieto di impiego di lavoratori a tempo determinato oltre il limite consentito e per sopperire a carenze di organico stabili e non transitorie. Riconosciuto, anche, il diritto del lavoratore precario a percepire gli scatti di anzianità nella medesima misura attribuita ai lavoratori a tempo indeterminato.
Con due sentenze di identico tenore l’Anief ottiene la condanna del MIUR al risarcimento del danno per abusiva reiterazione di contratti a termine in violazione della normativa comunitaria e a far corrispondere a due docenti anche le spettanze retributive in base alle medesime progressioni stipendiali riconosciute ai docenti di ruolo. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Chiara Costagliola ottengono piena conferma dell’illegittimo comportamento dell’Amministrazione nei confronti dei docenti precari e la sua condanna a corrispondere circa 10.000 Euro a ciascuna ricorrente.
Anief dissente con il Ministro Giannini, che oggi ha dichiarato: “in tre anni la ‘supplentite’ sarà curata: ci saranno supplenze sì, ma saranno quelle fisiologiche, brevi”. Basta ricordare che quest’anno, dopo il piano di assunzioni della Legge 107/2015, sono stati comunque stipulati oltre 115mila contratti a tempo determinato: gli stessi del passato.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): c’è solo un modo per cancellare il fenomeno delle supplenze, quello di trasformare in cattedre al 31 agosto decine di migliaia di posti oggi conferiti solo fino al 30 giugno dell’anno successivo. Limitarle a quella data, infatti, è possibile solo nel caso in cui vi siano effettive ragioni sostitutive. Se si vuole davvero eliminare in modo chirurgico il precariato, una volta per tutte, il Miur attui il prima possibile tale monitoraggio. E, subito dopo, decida di immettere in ruolo sulle tante cattedre vacanti.
Per aderire ai ricorsi per la stabilizzazione del personale che ha svolto oltre 36 mesi di supplenze, per il recupero degli scatti di anzianità, delle ferie non godute e altri diritti negati dall’amministrazione cliccare qui.