Le ultime manovre intraprese dal Governo, in linea con la politica al ribasso degli altri Esecutivi che lo hanno preceduto, sono indirizzate a senso unico anche contro il personale amministrativo, tecnico e ausiliario. È la categoria professionale che con la scuola dell’autonomia ha assunto ruoli e competenze sempre più rilevanti per la funzionalità del servizio, però in cambio di una progressiva riduzione di diritti e corrispettivi economici adeguati all’impegno profuso: con la Legge di Stabilità sono saltati altri 2mila posti, che si vanno aggiungere ai 47mila degli ultimi tre anni; nella Buona Scuola non c’è alcun riferimento alla categoria.
Tutto ciò nonostante la procedura di infrazione n. 2124/2010 aperta dalla Commissione europea, il parere favorevole della Corte di Giustizia UE a fine novembre e le tantissime sentenze, nazionali e non, per la stabilizzazione e l’equo indennizzo dei lavoratori danneggiati.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): diciamo basta a questo modo di fare. Che ignora la stabilizzazione del personale pur in presenza di almeno 35mila posti vacanti. E non accettiamo più che gli Ata, al pari dei docenti, possano continuare a percepire stipendi bloccati dal 2009, privi anche di quell’indennità di vacanza contrattuale, addirittura fino al 2018, che gli avrebbe permesso almeno di evitare che finissero sotto l’inflazione. Per non parlare dei concorsi ancora bloccati e della permanenza dell’odiosa, oltre che illegittima, trattenuta del 2,5% sul TFR.