Se la protesta è contro il disegno di legge, sarebbe stato opportuno confluire in uno sciopero generale per il 24 aprile, data di inizio dell’esame degli emendamenti presso la VII Commissione Cultura della Camera: scioperare a disegno di legge approvato, come hanno deciso sabato scorso i sindacati rappresentativi, non ha senso. Come è inutile, giunti a questo punto, chiedere lo stralcio per l’assunzione dei precari che il Governo potrebbe fare quando vuole, dimezzando i posti. Senza contare che i motivi della protesta annunciata dalle organizzazioni sindacali maggiori sabato scorso a Roma, rischia di essere ambigua e non incisiva, per di più presentata last minute.
Marcello Pacifico, presidente Anief e candidato al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione: un’adesione forte del personale precario e di ruolo per la terza decade di aprile, inoltre, sarebbe il simbolo dell’inizio della mobilitazione, con le manifestazioni di piazza che potrebbero davvero convincere il Governo a fare un passo indietro, assieme alla realizzazione di un serio censimento sui posti vacanti che dia ragione a tutti i precari della scuola. Oltre che ad un ripensamento sui super poteri che la riforma Giannini vuole conferire al dirigente scolastico in tema di assunzioni, mobilità, valutazione, licenziamenti.