"Mancano dieci settimane all'approvazione della legge di bilancio, ma di risorse aggiuntive per il comparto della scuola non si vede nemmeno l'ombra. Eppure lo scorso mese di maggio, assieme alle altre Confederazioni, era stato siglato il Patto per la scuola, con il quale il Governo si era impegnato a mettere delle risorse aggiuntive per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego, e anche a dirottare queste risorse per valorizzare il personale della scuola, sia gli insegnanti sia il personale amministrativo, i cui livelli stipendiali sono fermi da più di 40 anni". A ricordarlo Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, che nel corso di un'intervista all'agenzia Teleborsa chiede "risorse certe per poter cominciare ad aprire queste trattative".
l rientro del docente o dell'amministrativo Ata "sospeso potrà avvenire con certificazione verde valida e alla conclusione della supplenza conferita per sostituirlo". E' quanto prevede una circolare diffusa oggi dal ministero dell'Istruzione che fa storcere il naso al sindacato Anief. "Dunque, la sospensione della retribuzione e di ogni altro compenso o emolumento, oltre che del servizio valido ai fini pensionistici, va oltre il periodo effettivo di reale mancanza della certificazione verde", osserva il sindacato. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, sostiene che "per garantire diritto allo studio e continuità del servizio si sta pregiudicando il più elementare diritto dei lavoratori: quello alla garanzia del posto di lavoro e dello stipendio collegato. Rendere ultrattiva una sanzione già, a nostro modo di vedere, penalizzante e discriminatoria, quella legata alla mancata presentazione del Green Pass, rappresenta un atto grave contro il quale ci batteremo in tutte le sedi possibili, ad iniziare da quelle giudiziarie", conclude il leader del sindacato. Anief ritiene infatti che in questo modo "si continui a portare avanti una politica sempre più ingiusta, verso chi per mille motivi non può o non vuole vaccinarsi. Arrivare a negare l'immediato rientro sul posto di lavoro, anche in presenza del Green Pass, rappresenta una violazione del diritto lavorativo". Il sindacato annuncia sin d'ora l'intenzione di impugnare questa norma palesemente vessatorio verso il personale scolastico. (ANSA).
"Governo e Parlamento tengano conto che è scientificamente provato che lavorare a scuola comporta degli strascichi psicologici e fisici non indifferenti"
Si stanno svolgendo in questi giorni le selezioni per accedere ai corsi del VI ciclo di specializzazione di sostegno. Il numero di candidati è elevato. Il Tfa di questa tornata prevede 22mila posti disponibili. Il Lazio rimane la regione con più posti in totale: Cassino 745, Unint 600, Lumsa 220, Roma Tre 300, Europea 600, Foro Italico 300, Link Campus 700, Sant Camillus 500, Tor Vergata 300, Tuscia 140. Alto anche il numero di disponibilità in Sicilia, dove sono 1.400 posti per le province di Messina e Palermo, 1.125 per Enna e 1.000 per Catania. In Campania, l'Università Suor Orsola Benincasa organizzerà il Tfa per 1.230 docenti, mentre l'Università di Foggia per 1.100 posti. "Scorrendo la lista delle disponibilità di posti assegnati per ogni Università e ordine di scuola si evidenzia come, sebbene vi siano stati alcuni miglioramenti, permangono delle forti criticità sulla mancata equa distribuzione dei posti in base alle cattedre vacanti nelle varie province. Risulta ancora lontano l'obiettivo di soddisfare realmente le necessità di copertura territoriale", dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Il sindacato continua a presentare ricorsi ai giudici di competenza da parte di docenti che avrebbero voluto accedere ai corsi di specializzazione, ma non sono riusciti per via del loro numero esiguo. (ANSA)
"Ai docenti precari 60mila cattedre fino al 31 agosto 2022 e altre 100 mila al 30 giugno: docenti non assunti, malpagati e discriminati". Lo sottolinea l'Anief in una nota. "I numeri sono eloquenti -ribadisce il sindacato-: l'esercito del precariato non si ferma, con oltre 160 mila supplenze annuali pure quest'anno, nonostante nell'ultimo lustro il legislatore abbia approntato ben sei procedure diverse per l'immissione in ruolo degli insegnanti: una pluri-risposta alla procedura di infrazione pendente in Europa sull'abuso dei contratti a termine nella scuola derivante delle denunce del sindacato Anief accolte di recente anche dal Comitato europeo dei diritti sociali che ha detto sì al reclamo collettivo 146/2017"
Sono 1,5 milioni gli studenti a rischio DAD in caso di alunno positivo in classe: la stima è del sindacato Anief secondo il quale è il numero degli studenti che in modo coatto andrebbero a svolgere didattica a distanza perdendo una decina di giorni di scuola in presenza, qualora dovessero presentarsi casi di contagi da Covid19 in classe. Il numero - spiega il sindacato - deriva dalle nuove disposizioni che stanno per essere ufficializzate dai Ministeri della Salute e dell'Istruzione, in accordo con l'Iss: una volta accertato un caso di positività, i tamponi dovranno essere fatti a tutti gli alunni della classe e qualora dovesse risultare anche positivo un altro compagno tutti i non vaccinati che sono entrati in contatto con il primo contagiato andrebbero a fare didattica a distanza, mentre continuerebbero a fare lezione in classe solo i vaccinati. "Non possiamo che denunciare questa palese violazione, non solo del diritto allo studio, ma dei principi basilari della nostra Costituzione: il principio di uguaglianza, la parità di trattamento fra i cittadini. La scuola dovrebbe essere la palestra, se non il tempio, della democrazia, e il luogo dove noi insegniamo queste regole democratiche", ha detto il presidente di Anief, Marcello Pacifico. (ANSA)
"Ministero della Salute, dell'Istruzione e Istituto superiore della sanità sono intenzionati a mandare in DAD chi non ha fatto il vaccino: in caso di positività di uno studente al Covid19 e i compagni del positivo sono tutti negativi al test continua la didattica in presenza. Dopo 5 giorni si ripeteranno i tamponi, e nel caso in cui vi sia un altro positivo, agli alunni non vaccinati verrà imposta la didattica a distanza, mentre quelli vaccinati potranno restare in classe. Il sindacato Anief è pronto a fare le barricate e a ricorrere nuovamente in tribunale". A dirlo è il suo presidente nazionale, Marcello Pacifico, che spiega: "Un provvedimento del genere, con una parte degli studenti a casa e l'altra in classe, sarebbe un messaggio diseducativo inviato proprio a quei giovani ai quali dovremmo insegnare i principi basilari della nostra Costituzione, quali sono l'uguaglianza, la parità di trattamento e l'istruzione"
Il presidente dell’Anief Marcello Pacifico e l’organizzazione sindacale tutta esprimono solidarietà per l’assalto di ieri, sabato 9 ottobre, alla sede di Roma della Cgil. “Un atto violento e ignobile che va condannato. Sono vicino al segretario generale Maurizio Landini e a tutta la Cgil”, ha dichiarato il leader dell’Anief.
Per l'Anief l'arrivo dei finanziamenti che l'Unione europea si accinge a distribuire tra l'Italia e i Paesi membri per risollevarli dal Covid, attraverso il Recovery Plan, dovrà necessariamente essere utile anche a rivedere le politiche di reclutamento nella scuola che negli ultimi anni sono state a dir poco fallimentari portando al record di precari: c'è l'impellenza di procedere con l'assorbimento del precariato e l'assunzione dei giovani, di ridefinire gli organici in base ai bisogni, sulla base anche dei dati sugli abbandoni concentrati in determinate aree territoriali, di attuare lo sdoppiamento delle classi, oltre che il dimensionamento scolastico con il recupero delle sedi dismesse nell'ultimo decennio