Il sindacato dei lavoratori della scuola alla manifestazione in ricordo di Falcone
"Si continua a parlare di aumenti degli stipendi a tre cifre ma poi ci si accorge che dopo gli incrementi del 3,48% e gli arretrati ridicoli, di un anno fa, finora si è provveduto ad introdurre solo una parziale indennità di vacanza contrattuale. Per il resto, lo stesso accordo del 24 aprile, solo vaghe promesse. Così gli stipendi rimangono da fame, tra i più bassi della pubblica amministrazione e quasi tutti i colleghi d'Europa, a livello stipendiale, continuano a guardarci dall'alto. Questo lo sanno bene alcuni raggruppamenti politici, uno in particolare, che non perde occasione di sponsorizzare l'autonomia differenziata agganciandola ad improbabili aumenti riservati, peraltro, ad alcune Regioni, nel tentativo di convincere il personale a dare supporto all'iniziativa incostituzionale". Lo afferma Marcello Pacifico, presidente nazionale dell'Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori.
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Sabato 18 e domenica 19 la segreteria nazionale, come anche tutte le altre sedi territoriali, rimarrà aperta con orario 9.00 - 18.00
Asolta l'intervento del presidente Pacifico a partire dal minuto 3.21
L'Anief vince ancora una volta in tribunale e fa riconoscere il diritto del personale educativo abilitato a partecipare alle selezioni per i corsi di specializzazione per il sostegno per la scuola primaria. Il TAR Lazio, infatti, ha ribadito quanto già precedentemente ottenuto dal nostro sindacato e confermato l’equipollenza della abilitazione all’insegnamento nelle istituzioni educative con l’abilitazione all’insegnamento nella scuola primaria. Marcello Pacifico (Anief): “siamo pienamente soddisfatti e questa vittoria si aggiunge a quelle già ottenute per l'inserimento sia nella II fascia delle Graduatorie d'Istituto, sia nelle Graduatorie a Esaurimento per la Scuola Primaria del personale educativo abilitato”. Ancora possibile aderire al ricorso per accedere alle prove scritte del TFA Sostegno per quanti hanno raggiunto nella preselettiva il punteggio di 18/30, ma sono stati comunque esclusi. Le adesioni al ricorso Anief per il TFA Sostegno scadono il prossimo 13 maggio.
"Nel prossimo mese, quasi tutti i dipendenti della scuola si vedranno assegnare un ulteriore adeguamento dell'indennità di vacanza contrattuale: lo ha annunciato in queste ore il Ministero dell'Economia e delle Finanze, con una comunicazione ufficiale, spiegando 'che per il personale del comparto Istruzione e Ricerca, a decorrere dalla mensilità di giugno 2019, l'indennità di vacanza contrattuale sarà adeguata in funzione dell'anzianità di servizio, così come previsto dalla legge 30 dicembre 2018 n. 145, c. 440, art. 1 e confermato dalla Ragioneria generale dello Stato successivamente alla prima applicazione (msg NoiPa 031 del 26/03/2019). Contestualmente saranno liquidati eventuali arretrati relativi ai mesi di aprile e maggio 2019". È quanto si legge in una nota dell'Anief.
L'accordo tra il Governo, sindacati e associazioni sul salario minimo "è ad un passo dal compimento, ma per il comparto pubblico non è applicabile". Lo ricorda Marcello Pacifico, presidente dell'Anief, che prosegue: "Per i lavoratori statali, l'obiettivo rimane quello di raddoppiare l'indennità di vacanza contrattuale e recuperare il gap sull'inflazione prodotto nell'ultimo decennio".
Si comunica che la segreteria Nazionale Anief oggi giorno 09 maggio 2019 chiuderà alle ore 17:00
È stato presentato nei giorni scorsi in Commissione Cultura della Camera da parte di tutti i componenti della Lega, di una proposta di legge, a prima firma del deputato del Carroccio Rossano Sasso: nel ddl si prevede che vengano "fortemente inasprite le pene per chiunque usi violenze fisiche e verbali nei confronti degli insegnanti durante l'esercizio delle proprie funzioni". Perché, spiega il deputato, "è giunto il momento di dare un segnale forte in difesa degli insegnanti, ancora una volta picchiati, derisi e umiliati da alunni e genitori degli stessi. L'ultimo in ordine di tempo a Lodi. Dobbiamo restituire autorevolezza alla figura del professore. Tutti devono capire che la scuola è un luogo sacro, inviolabile, dove si formano i cittadini del domani e che non è più tollerabile sminuire, umiliare e picchiare un insegnante". Per il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, "si è ormai superata la soglia della tolleranza. Ma non è il caso di rendere le norme più severe. Gli strumenti legislativi per agire da subito già esistono. E anche i giudici sembrano avere le idee chiare: per la Cassazione, infatti, un insegnante della scuola statale riveste il ruolo di pubblico ufficiale. Dunque usare violenza nei suoi confronti, mandandolo all'ospedale, è un atto grave e che merita di essere denunciato alla polizia giudiziaria". Per il sindacalista, invece, "è bene che ogni scuola trasmetta con maggiore incisività quel senso civico e di rispetto verso i docenti che negli ultimi decenni si è andato sempre più spegnendo: ben venga in ritorno dell'educazione civica, anche se non certo con le modalità approvate in settimana dalla Camera, visto che di fatto non è stata aggiunta alcuna ora a quelle già presenti oggi". (ANSA).
Ascolta l'intervento del presidente nazionale Anief, prof. Marcello Pacifico
Il sindacato Anief, che ha confermato la mobilitazione del personale e l'adesione allo sciopero del 17 maggio "contro le promesse di un Esecutivo che doveva essere del Cambiamento ed invece si conferma in piena linea con quelli che lo hanno preceduto, abili negli impegni e pessimi nei fatti". Per Anief in quell'accordo "è stata elusa la "madre" di tutte le soluzioni per vincere il precariato in Italia: la riapertura delle GaE rivolta a tutto il personale insegnante abilitato all'insegnamento e a quello con 36 mesi, previa frequenza di un corso rapido abilitante a costo dello Stato: l'accordo notturno con il Governo, infatti, rappresenta una bella intesa pre-elettorale ma nulla di più perché non entra nel merito dei problemi veri della scuola".
“All'indomani dell'intesa Governo-sindacati sottoscritta il 24 aprile a Palazzo Chigi, cominciano a delinearsi i contorni di un progetto fumoso e tutt'altro che risolutivo. Nessun precario, già abilitato all'insegnamento, con titoli e formato, dopo 36 mesi di servizio, ha intenzione di svolgere un nuovo concorso: quello che serve è solo la sua stabilizzazione". A sostenerlo è il sindacato Anief.
"Se qualcuno non vuole difendere i precari, abbia la decenza di tacere e non parlare a nome loro, perché significherebbe aver aggirato al proprio compito istituzionale di difendere il diritto al lavoro", afferma il leader, Marcello Pacifico.