"Vogliamo sensibilizzare le istituzioni sul recupero del dimensionamento che – afferma Marcello Pacifico (Confedir-Udir)- ha cancellato 4mila scuole e ridotto un quarto degli organici, sull'esigenza di raddoppiare il Fondo unico nazionale, assegnato invece alle altre aree dirigenziali dello Stato, sulla mancata assegnazione dei 226 euro mensili di indennità di vacanza contrattuale, in attesa del recupero di una cifra analoga per la firma del contratto da settembre 2015, sulla necessità di conferire la Ria (perequazione interna) anche a tutti i neo-assunti dal 2001".
Ma Udir punta l'indice anche contro le nuove norme sulla sicurezza che attribuiscono ai presidi enormi responsabilità, anche penali.
"Nella nuova giornata di formazione per gli esperti Cedan che in collaborazione con Anief, intendono offrire un nuovo servizio ai soci – così Marcello Pacifico durante un’intervista a Teleborsa – sono servizi legati anche all’assistenza fiscale e al patronato". Specifica Pacifico, Presidente ANIEF e UDIR che è garantita "assistenza fiscale per la compilazione e presentazione entro i primi di luglio del 730, dei modelli ISEE e del DSU ma è previsto anche il servizio di patronato per chi voglia andare in pensione". Proprio queste le tematiche oggetto dell’ incontro svoltosi a Roma alcuni giorni fa "abbiamo discusso dell’Ape social, dell’Ape volontaria e di tutte le regole, dei contributi e dell’età pensionabile ed inoltre ci stiamo preparando, visto anche le tante battaglie che per anni ANIEF ha battuto per i precari, di offrire lo stesso servizio per chi interrompe i contratti al 9 giugno o al 30 giugno per le compilazioni delle NASPI" dichiara Pacifico.
Questi i nuovi servizi che ANIEF fornisce ai propri soci oltre l’assistenza legale e la copertura assicurativa. Sono servizi che offre anche UDIR, il sindacato dei dirigenti scolastici.
ROMA, 19 MAG - A meno di una settimana dallo sciopero proclamato per il prossimo 25 maggio, l'Udir scrive ai circa 7mila dirigenti scolastici italiani per illustrare loro i motivi che hanno portato alla protesta. Il sindacato spiega nella nota inviata la ferma volontà di riuscire a cambiare la loro 'vita professionale e ottenere la perequazione interna (Ria), ed esterna (come le altre dirigenze del pubblico impiego)' oltre a modificare 'il testo unico sulla sicurezza'. "Vogliamo sensibilizzare le istituzioni sul recupero del dimensionamento, che - afferma Marcello Pacifico (Confedir-Udir)- ha cancellato 4mila scuole e ridotto un quarto degli organici, sull'esigenza di raddoppiare il Fondo unico nazionale, assegnato invece alle altre aree dirigenziali dello Stato, sulla mancata assegnazione dei 226 euro mensili di indennità di vacanza contrattuale, in attesa del recupero di una cifra analoga per la firma del contratto da settembre 2015, sulla necessità di conferire la Ria anche a tutti i neo-assunti dal 2001. Siamo quindi pronti a impugnare al Tar del Lazio tutti i Contratti Integrativi Regionali che saranno sottoscritti".
ROMA, 16 MAG - La lista d'attesa per l'assunzione dei precari della scuola rimane lunga: su 116 mila docenti, solo meno della metà verranno assunti. E' la stima fatta dall'associazione sindacale Anief, secondo la quale "il conteggio deriva dalla somma dei precari abilitati vincitori di concorso presenti nelle Graduatorie di Merito e in quelle a esaurimento: Campania, Lazio, Lombardia e Sicilia sono le regioni che presentano il maggior numero di docenti ancora da immettere in ruolo. La maggior parte dei precari è presente nella graduatoria della scuola d'infanzia e in particolare in Sicilia e Lazio. Segue l'insieme dei docenti delle secondarie di I e II grado, quindi la primaria. Per avere un quadro completo della gravità della situazione, occorre anche considerare, in lista di attesa, anche i 250 mila insegnanti precari collocati nelle graduatorie d'istituto, sia come abilitati sia come laureati con titolo acquisito".
Per Marcello Pacifico (Anief-Cisal), "stando così le cose il quadro del precariato scolastico italiano è destinato a peggiorare. Noi, però, non stiamo a guardare. Abbiamo impugnato lo stato di stallo dei nostri governanti in tutte le sedi possibili: nei tribunali italiani, dove non si contano più le sentenze favorevoli ai ricorrenti, con risarcimenti danni riguardanti i mancanti scatti di anzianità, i periodi estivi e la stabilizzazione ritardata oltre modo; ci siamo poi rivolti alla giustizia transnazionale e i risultati sono sotto gli occhi di tutti". (ANSA).
ROMA, 13 MAG - "In base alle anticipazioni sullo schema definitivo elaborato dal Miur per la selezione nazionale per almeno 1.500 presidi, rimangono fuori dal concorso tutti i docenti non di ruolo che hanno pur svolto cinque anni di servizio in possesso del titolo di ammissione, nonostante vi sia una sentenza del Tar Lazio, mai sospesa dal Consiglio di Stato, che abbia ammesso i candidati alla precedente selezione ottenuta dai legali Anief che è pronta a farli partecipare ancora con un nuovo ricorso". A sostenerlo è il sindacato Anief Cisal, il quale aggiunge che "ragione, inoltre, ha avuto il sindacato a far dichiarare nelle domande di mobilità, graduatorie interne d'istituto, e di ricostruzione di carriera lo stesso servizio della paritaria che ora si vorrebbe valutare. Nel frattempo, Eurosofia ha avviato da tempo corsi in presenza e a distanza per prepararsi alle prove concorsuali con specifiche convenzioni". "Con la sentenza 5011/2014 del Tar del Lazio - afferma il sindacalista Marcello Pacifico - i giudici amministrativi hanno confermato che per partecipare al concorso per dirigenti non può essere considerato titolo imprescindibile la già avvenuta immissione in ruolo. Ciò significa che non è necessario essere assunti a tempo indeterminato. Non si comprende questo ostracismo, ancora di più perché occorrono mai come oggi tanti bravi dirigenti, che non possono essere esclusi a priori, per un cavillo, visto che vi sono circa 1.400 reggenze e che gli ultimi 200 idonei della selezione del 2011 sono stati assunti all'inizio di quest'anno scolastico".
"Nel nuovo bando dirigente scolastico, ancora una volta non si tiene conto né di quanto dice l’Europa né di quanto dicono i tribunali italiani".
Così Marcello Pacifico, Presidente ANIEF e UDIR in un’intervista rilasciata pochi giorni fa ricorda come "ANIEF nella passata stagione è riuscita ad ottenere la partecipazione dei precari con 5 anni di servizio al concorso a dirigente scolastico, alcuni di essi hanno superato tutte le prove e ad oggi sono presidi. Ecco che ancora una volta, ANIEF in assenza di un accordo che sembra non profilarsi, riproporrà il ricorso per far partecipare, al concorso di dirigente scolastico, tutti i precari in possesso di abilitazione, in possesso del titolo di laurea specifico ed in generale in possesso di tutti quei requisiti che il bando prevedeva, soltanto per il personale di ruolo”.
Conclude il Presidente Pacifico dichiarando che ANIEF come sempre si riconferma dalla parte dei precari.
ROMA, 8 MAG - L'Udir proclama per il 25 maggio uno sciopero generale dei dirigenti scolastici. "Dopo che nemmeno la lettera aperta inviata alla Ministra Fedeli ha sortito effetti, il sindacato - informa una nota - ha programmato lo stop per un'intera giornata, con contestuale manifestazione nazionale a Roma e assemblee in varie città d'Italia. È lunga la lista delle richieste: dal recupero del dimensionamento, che ha cancellato 4mila scuole e ridotto un quarto degli organici, al raddoppio del Fondo unico nazionale, assegnato invece alle altre aree dirigenziali dello Stato, dall'assegnazione dei 226 euro mensili d'indennità di vacanza contrattuale, in attesa del recupero di una cifra analoga da settembre 2015". "In questi ultimi mesi l'azione del sindacato - afferma Marcello Pacifico (Confedir-Udir) - si è rivolta ai dirigenti scolastici, fornendo loro dati, documenti e tutte le indicazioni utili per metterli nelle condizioni di agire nella legalità. Abbiamo predisposto una serie di incontri, proprio per mettere in evidenza i crescenti carichi di lavoro, le responsabilità, gli spostamenti continui per raggiungere plessi e sedi scolastiche, aggravati dalla riforma Renzi-Giannini. Nel frattempo, ci siamo attivati a trecentosessanta gradi per chiedere alle istituzioni di far cambiare le norme. Ma non abbiamo avuto riscontro. Lo sciopero servirà a sensibilizzare chi di dovere".
ROMA, 6 MAG - Oggi scade la possibilità per tutti i docenti ed educatori di ruolo interessati - dalla scuola dell'infanzia alle superiori - di presentare via internet domanda individuale di trasferimento, passaggio di cattedra o di ruolo. E' quanto ricorda l'associazione sindacale Anief, spiegando che nelle prossime settimane, gli insegnanti avranno comunque modo di integrare le loro richieste, inviando l'istanza o il ricorso direttamente agli Uffici Scolastici. Per assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici, le istanze potranno essere presentate da lunedì 8 maggio fino al 28 maggio compreso. Secondo Marcello Pacifico (Anief-Cisal), sul "personale Ata pesa come un macigno la mancata considerazione di decine di migliaia di posti, sino a oggi coperti con contratti annuale al 30 giugno. Si tratta, quasi sempre, di posti vacanti e disponibili sia per i trasferimenti (con molte più sedi disponibili per chi lo chiede o è costretto a muoversi perché soprannumerario) sia per le immissioni in ruolo: vanno quindi trasformati tutti e con celerità in organico di diritto. Bisogna tornare a valorizzare la categoria degli Ata, non considerata nelle assunzioni straordinarie della Buona Scuola, dimenticata per il potenziamento degli istituti e in occasione delle immissioni in ruolo degli ultimi anni, se non per tamponare parte dei pensionamenti".
ROMA, 3 MAG - "Quanto stabilito dal Consiglio di Stato non fa che confermare la tesi da noi sempre condotta: la negazione del corretto monte ore di sostegno previsto nel Programma educativo individualizzato da parte dell' Amministrazione scolastica non è altro che una violazione del diritto del minore allo studio, alla sua integrazione e alla sua crescita umana, peraltro costituzionalmente garantita". Così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commenta la sentenza in cui si afferma che "le Istituzioni scolastiche e il Ministero dell'economia e delle finanze non possono impedire, per esigenze di contenimento della spesa pubblica, l'effettiva fruizione delle ore di sostegno e di tutte le altre misure di assistenza previste dalla legge per i medesimi alunni disabili". "I tanti successi ottenuti dall'Anief con l'iniziativa 'Sostegno, non un'ora di meno!' avevano già creato dei precedenti di rilievo: ora - aggiunge Pacifico - è giunto un parere autorevole, che dà ulteriore sostanza alle nostre posizioni in difesa degli alunni più deboli e bisognosi di tutela". (ANSA).
“Scelgo io! Digito positivo” - Giovani a confronto per costruire una Rete migliore
Palermo – Domani- Venerdì 28 aprile 2017, dalle ore 9.30 alle ore 14.00, presso il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Palermo, si svolgerà la manifestazione “Scelgo io! Digito positivo” - nell’ambito delle iniziative promosse da “Generazioni Connesse”, progetto coordinato dal Ministero dell’Istruzione e finalizzato alla promozione dell’uso consapevole della Rete presso i giovani.
La manifestazione organizzata dall’associazione Cuore e Parole Onlus, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico per la Sicilia e con il supporto dell’Ente di formazione Eurosofia convenzionato con Anief, si propone di sensibilizzare gli studenti e i docenti rispetto al tema del bullismo e del cyberbullismo.
CUORE E PAROLE IN COLLABORAZIONE CON EUROSOFIA, CONVENZIONATA CON ANIEF, TI INVITANO ALL'EVENTO “SCELGO IO! DIGITO POSITIVO”
L’evento si terrà giorno Venerdì 28 aprile 2017, dalle 9.30 alle 14.00, presso il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Palermo, nell’ambito delle iniziative promosse da “Generazioni Connesse”, progetto coordinato dal Ministero dell’Istruzione e finalizzato alla promozione dell’uso consapevole della Rete presso i giovani e alla sensibilizzazione degli stuenti e del personale scolastico riguardo il tema del bullismo e del cyberbullismo.
Facciamo rete per difendere la Rete
“Scelgo io! Digito positivo”
Giovani a confronto per costruire una Rete migliore
La diciassettesima conferenza organizzativa dei legali ANIEF si è svolta a Roma ed i lavori sono stati aperti dal Presidente del giovane sindacato, Marcello Pacifico ribadendo quanto oramai per ANIEF non va più bene e non può essere più tollerato. "I precari della scuola devono essere stabilizzati, la sentenza della Corte di Cassazione non ha fatto luce sull’indennità forfettaria e sulla perdita di chance, siamo pronti ad andare in Europa, andremo alla CEDU, siamo già stati in commissione di petizione al Consiglio d’Europa e ora partiremo con i ricorsi per la stabilizzazione e risarcimento del personale precario". Prosegue l’intervento del Presidente Pacifico, il quale fa sapere che il sindacato ANIEF, solo nell’ultima settimana, ha avuto 40 sentenze per 300 mila euro, sono più di 3 milioni e mezzo di euro i risarcimenti che il sindacato è riuscito a far ottenere ai precari nell’ultimo anno e mezzo. "Noi continueremo così – prosegue il Presidente – la norma comunitaria è dalla nostra parte e non solo per quel che attiene il recupero degli scatti di anzianità, ma anche per la ricostruzione di carriera oltre le mensilità estive mentre già siamo in corte di giustizia europea per le stabilizzazione e i risarcimenti". Il messaggio che il sindacato vuole dare con questo convegno è che ANIEF c’è, c’è per la scuola, c’è per il rispetto del diritto, c’è per una scuola equa, giusta e solidale.
Assunzioni poco sopra il turnover e 100mila supplenze annuali
ROMA, 24 APR - "Prima la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli, conti alla mano, ammette che lo Stato in realtà non ha vantaggi nel mantenere il personale precario per decenni. Ma poi sembra anche comprendere le ragioni contabili del Mef che fa scendere l'asticella del consolidamento a circa 10mila cattedre arrivando quasi a giustificare l'ostracismo del ministero dell'Economia a trasformare i posti nell'organico effettivo". E' quanto afferma in una nota l'associazione sindacale Anief.
Secondo Marcello Pacifico (Anief-Cisal) "i nodi della questione rimangono le assunzioni che vanno oltre al mero ricambio di docenti che andranno in pensione. Il punto è che a passare nell'organico di fatto saranno appena 10mila cattedre, come dice il Miur. E forse anche meno, neanche 5mila, come sostiene l'Anief. Perché il quadro generale, in ogni caso, non cambierà di molto: il 90% delle cattedre in organico di fatto continuerà a rimanere, così come la supplentite resterà viva e vegeta. E pure la ricorsite: una pratica che sempre più lavoratori intraprendono. Per saziare quella sete di giustizia che il Governo di turno non riesce proprio a soddisfare". L'Anief ricorda che sono "ancora aperti i ricorsi per essere stabilizzati, per vedersi assegnati gli scatti di anzianità del personale di ruolo anche durante il periodo di precariato, per ottenere le mensilità di luglio e agosto in tutti quei casi in cui ai docenti si dà una supplenza annuale fino al 30 giugno dell'anno successivo, anziché sino al 31 agosto, pur in presenza di posti vacanti e disponibili". (ANSA).
La ministra Valeria Fedeli aveva scritto a Padoan per sollecitare 25 mila stabilizzazioni necessarie per far partire senza problemi il nuovo anno scolastico. Il ministro dell’Economia replica: «Dobbiamo prima capire quanto ci costano»La ministra Valeria Fedeli aveva scritto a Padoan per sollecitare 25 mila stabilizzazioni necessarie per far partire senza problemi il nuovo anno scolastico. Il ministro dell’Economia replica: «Dobbiamo prima capire quanto ci costano»
ROMA, 20 APR - "Rispetto a quanto ci hanno detto per mesi le ministre Giannini e Fedeli, dal titolare del Dicastero di Via XX Settembre, Pier Carlo Padoan, arriva ben altra versione: le stabilizzazioni nella prossima estate saranno ridotte a 4.600". Arriva a questa conclusione l'Anief. E spiega come. "Il calcolo deriva - precisa - dalla divisione dei 140 milioni di euro concessi per l'anno in corso per 30mila euro di spesa da considerare per ogni neo-assunto (comprendente stipendi, tredicesima, arretrati e oneri vari, ricostruzione di carriera e i 500 euro per l'aggiornamento professionale). Attraverso altri 260 milioni stanziati per il 2018, si arriverà alla miseria di 13.300 cattedre spostate in organico di diritto in un biennio: un vero fallimento, se si pensa che solo nell'anno in corso ne erano state annunciate 25mila". "C'è una distanza siderale - dichiara il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico - rispetto alle necessità di assorbimento del personale precario. Alla fine del braccio di ferro Mef-Miur ci ritroveremo ad assistere alla trasformazione in organico di diritto di meno del 20% dell'attuale organico di fatto. È sempre più evidente che, di questo passo, la supplentite non potrà che essere confermata e perpetrata nel tempo. Ma anche la 'ricorsite'. Perché, nel frattempo, sono sempre più i docenti che decidono di non subire determinate decisioni, lesive dei loro diritti. E sono sempre di più i tribunali che gli danno ragione".
(Teleborsa) - Gli insegnanti dovranno fare molta attenzione alle preferenze delle domande di trasferimento e passaggio: sarà infatti possibile inserire nel modello di domanda massimo 15 preferenze e di queste solamente 5 potranno essere delle scuole specifiche. Anche i neo-assunti potranno essere collocati su una singola scuola e uscire dalle incertezze professionali derivanti dalla collocazione su ambito territoriale. Diventa fondamentale, quindi, ottenere il massimo del punteggio. E farsi valere dal proprio Ufficio Scolastico Provinciale, di conseguenza, tutti i titoli e i servizi svolti.
Secondo il sindacato della scuola Anief, ci sono diversi punti dell’Ordinanza sulla mobilità 2017 che penalizzano i docenti: non si considera per intero, a esempio, il servizio pre-ruolo; va poi rilevata la mancata equiparazione del servizio svolto nelle scuole paritarie, nonché per i periodi di supplenze su sostegno che andranno considerati per coloro che chiederanno il passaggio su posto comune; non c’è traccia nemmeno di quel punteggio massimo che si sarebbe dovuto assegnare per la presentazione del conseguimento dei titoli abilitanti o specializzanti. "Siamo di fronte a mancate applicazioni di servizi e titoli che potrebbero essere decisivi ai fini del soddisfacimento delle domande", ricorda il Presidente del sindacato, Marcello Pacifico, aggiungendo che "tanti docenti e Ata della Scuola si stanno rivolgendo a noi per aver giustizia, perché a volte anche un solo punto può fare la differenza sull’esito della domanda di mobilità presentata. Figuriamoci quando in ballo ci sono punteggi importanti derivanti da pre-ruolo, supplenze su sostegno, servizio nelle scuole paritarie e titoli abilitanti o specializzanti".
Anief apre i suoi sportelli sul territorio nazionale per presentare la domanda di Mobilità. Vuoi trasferirti in altra sede o in altra provincia? Devi presentare la domnda "on line" entro il 6 maggio.
Vieni a trovarci presso una delle nostre sedi provinciali, ti aiuteremo nella compilazione della domanda.
Il giro di vite della riforma Fornero ha bloccato il pensionamento di tantissimi lavoratori pubblici, ma la loro uscita dal lavoro è stata solo spostata in avanti.
E si concretizzerà nel prossimo decennio, quando cioè la “stretta” voluta dall’ultimo Governo Tecnico italiano presenterà il rovescio della medaglia: la Ragioneria Generale dello Stato ha infatti calcolato che entro il 2026 almeno un milione di dipendenti statali andrà in pensione. Tra costoro, quasi il 40 per cento operano nei nostri istituti scolastici: “la scuola perderà oltre 380mila insegnanti e amministrativi, circa il 40% del totale degli addetti”, sintetizza Quotidiano.net, paventando anche diversi “servizi a rischio”.
(Teleborsa) - Le Graduatorie a Esaurimento nella scuola non si svuoteranno mai: il Miur le ha di fatto blindate rinviandone ancora l'aggiornamento. La denuncia arriva dal giovane sindacato della scuola Anief, che più volte ha messo in luce il problema e preannuncia ricorsi in arrivo. La decisione dell'amministrazione di confermare lo sbarramento a diverse categorie di abilitati e il mancato previsto aggiornamento delle graduatorie, rimandato di almeno 12 mesi, causerà un grave e ingiustificato danno a chi è inserito nella terza fascia o in quella aggiuntiva: lo slittamento, infatti, impedisce l'aggiornamento del punteggio e, soprattutto, il diritto al trasferimento in province dove vi sono posti liberi. "Le Graduatorie a esaurimento devono essere funzionali all'incontro tra domanda e offerta dei supplenti", ricorda il Presidente del sindacato Marcello Pacifico, domandandosi "che senso ha tenerli fermi ai box per anni, magari in province dove non ci sono posti, senza dare loro la possibilità di aggiornarle e di spostarsi in altre province dove invece c'è disponibilità e non di rado nemmeno più colleghi disoccupati in lista d'attesa?" "Lo stesso atteggiamento di chiusura - aggiunge - viene adottato per le tante categorie di abilitati che chiedono d'inserirsi nelle graduatorie, dal momento che la loro formazione è analoga a quella di chi li ha preceduti fino al 2011. È un'ostruzione incomprensibile, di cui sono vittime i docenti precari e gli stessi studenti, ai quali vengono affidati supplenti annuali in notevole ritardo, anche a Natale, e magari privi di abilitazione all'insegnamento. Mentre, chi ce l'ha rimane bloccato".
ROMA, 11 APR - "È un evento importante che riguarda 320 mila precari, a cui viene offerta la possibilità di presentare ulteriori titoli e servizi, oltre che di spostarsi di sede. Il problema è che l'amministrazione si appresta a fornire tale diritto dei lavoratori, però penalizzandone un enorme numero, anche coloro che avrebbero piena facoltà d'inserirsi nelle graduatorie per la prima volta, per non parlare di chi è in prima fascia e dovrà attendere il 2018". E' quanto puntualizza in una nota l'Anief parlando del rinnovo delle graduatorie. "L'amministrazione continua a trattare il personale precario in modo superficiale e approssimativo", osserva il presidente di Anief e Cisal Marcello Pacifico. "Noi, che da statuto difendiamo i lavoratori della scuola, precari e di ruolo, non possiamo permettere tali abusi: per questo siamo pronti a dare battaglia nelle sedi legali idonee a ristabilire le norme su un piano di correttezza e di equità delle regole che disciplinano il precariato scolastico italiano".
ROMA, 6 APR - 'Per la Cassazione la questione stipendiale è chiusa: agli insegnanti precari vanno applicati gli stessi scatti automatici del personale di ruolo'. Lo afferma l'Anief rendendo noto che oggi, 'senza aspettare il merito, con rito abbreviato, la Suprema Corte di Cassazione (con ordinanza n. 8945/17) ha confermato il diritto dei supplenti a percepire gli scatti di anzianità alla pari del personale di ruolo, secondo quanto peraltro già previsto dalle nuove regole del processo civile'.
ROMA, 4 APR - Traguardo vicino per i decreti attuativi della Buona scuola. Approderanno venerdì in Consiglio dei Ministri. Il Governo per la verità ha tempo fino al 17 aprile per presentare i testi definitivi, ma la coincidenza del termine ultimo con il giorno di Pasquetta e comunque l'approssimarsi del periodo di festività ha suggerito di anticipare di qualche giorno. In queste ore al ministero dell'Istruzione si stanno limando i testi, integrati rispetto allo schema iniziale tenendo conto delle proposte venute dalle Commissioni parlamentari.
ROMA, 3 APR - E' previsto un nuovo taglio di 12 milioni di euro al Fun, il fondo unico nazionale per la dirigenza scolastica 2016-2017; taglio che si traduce mediamente in -1.714 euro a dirigente scolastico. Lo denuncia il sindacato della dirigenza Udir. "Si passa - spiega Marcello Pacifico (Confedir) - da 173 mln del 2015, 163 mln del 2016 a 150 mln per il 2017, nonostante il comma 86, art. 1, della legge 107/15 (Buona scuola) preveda un aumento una tantum di 14 mln per il nuovo anno. Di tali riduzioni del fondo unico nazionale per la retribuzione della posizione, fissa e variabile, e della retribuzione di risultato dei medesimi dirigenti - già operate a partire dal 2011, retroattivamente, per Veneto, Calabria (richiesta la restituzione di 10mila euro), Frosinone o Viterbo - ne erano pienamente a conoscenza alcuni sindacati rappresentativi secondo il Tribunale di Roma". (ANSA).
ROMA, 2 APR - "Sul precariato scolastico il Governo alzi bandiera bianca, poiché ha fallito clamorosamente rispetto alle promesse dell'ex premier Renzi che, nel settembre del 2014, lanciò in 'pompa magna' la prima versione della riforma della Buona Scuola con 150mila assunzioni, poi rivelatesi meno di 90mila. Ma anche riguardo a quanto ribadito lo scorso anno dall'allora ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, è cioè la volontà di cancellare la 'supplentite', perché 'le supplenze ci saranno sì, ma saranno quelle fisiologiche, brevi'": è quanto denuncia in una nota l'Anief. Secondo il sindacato, nella prossima estate ci ritroveremo con 35mila assunzioni, "25mila però da turn over: quindi, gli incarichi a tempo determinato da attribuire saranno ancora una volta 100mila". "Serve una seria ricognizione sui 130mila posti di personale docente andati in supplenza - dice il presidente di Anief, Marcello Pacifico - e sui 45mila di personale Ata ed educativo assegnati con contratti al 30 giugno. Si scoprirebbe che la gran parte di quei posti sono, in realtà, vacanti e disponibili per i trasferimenti e le immissioni in ruolo: vanno quindi trasformati in organico di diritto". "È chiaro che i 10mila come vuole imporre il Mef sono poca cosa. In caso contrario, Anief è pronta a ricorrere alla Cedu e a voler proseguire i contenziosi nei tribunali del lavoro. Il tutto, dopo la denuncia alla Commissione delle Petizioni del Parlamento Ue, con il Governo italiano chiamato a fornire dettagliati ragguagli all'interno di un'adunanza plenaria, oltre che il formale reclamo presentato al Consiglio d'Europa. Un primo passo verso questa necessità è quella di ritirare le leggi delega" conclude il sindacato. (ANSA).
(Teleborsa) - Una nuova iniziativa sulla scuola? La proposta arriva dall'ex premier, Matteo Renzi, che chiede a tutti di indicare un punto positivo e uno negativo tra quelli dell'ultima riforma scolastica, perché ritiene che "il merito, l’alternanza scuola lavoro, la fine del precariato, il potenziamento degli insegnanti, la formazione, l’edilizia scolastica, il diritto allo studio, lo ZeroSei sul modello di Reggio Emilia siano molto importanti'. Replica il giovane sindacato della scuola Anief, affermando che "non ci sono punti positivi o negativi, è tutto da cambiare". Il suo leader Marcello Pacifico smonta punto per punto la proposta, sottolineando che "sbagliare è umano, perseverare non è ammesso!. "Sul merito, non abbiamo ottenuto alcun risultato", ha detto il sindacalista, indicando che vi sono stati "incrementi ridicoli per pochi docenti, mentre gli stipendi base rimangono fermi a dieci anni fa". "Sull’alternanza scuola-lavoro - ha proseguito - continuiamo a chiedere perché bisogna mandare i ragazzi allo sbaraglio, senza regole sui diritti-doveri. Intanto, il precariato è aumentato, con 100mila docenti e 40mila Ata supplenti annuali. Lascia a desiderare pure il potenziamento assegnato alle scuole, perché non sono state rispettate le richieste dei Collegi dei docenti e non si sono assunti Ata. La formazione iniziale si è rivelata un disastro: rispetto alla classe docente più vecchia del mondo, non si può proporre un concorso-corso che dura otto anni".
ROMA, 31 MAR - Il Tribunale del Lavoro di Catania, a seguito di due ricorsi patrocinati dagli avvocati dell'Anief, ha condannato il Miur a corrispondere a due docenti precarie il corrispettivo di mensilità estive di ogni anno scolastico (negate per cinque anni) e le progressioni di carriera mai computate. E' quanto sostiene in una nota l'Anief, che denuncia "l'abuso commesso dal ministero dell'Istruzione a danno dei supplenti della scuola, con cui l'amministrazione stipula illecitamente ogni anno contratti a termine con scadenza al 30 giugno anche se il posto risulta vacante. Privandoli, quindi, delle mensilità di luglio e agosto". "A una docente - si legge nella nota dell'Anief - il giudice ha assegnato 13.222 euro per non averle esteso il contratto a tempo determinato anche nei mesi di luglio e agosto, più altri 5.802 euro per gli aumenti automatici stipendiali negati. Alla seconda insegnante il tribunale del lavoro ha detto che lo Stato dovrà farle percepire, sempre come indennizzo, 7.420 euro per la mancata stipula dei contratti nei mesi estivi e 2.609 euro per il conferimento degli scatti di anzianità. "È una lunga battaglia quella che abbiamo condotto per il rispetto della normativa e del regolamento delle supplenze - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - e da anni stiamo denunciando l'illegittimità dell'operato del Miur nell'attribuzione degli incarichi a tempo determinato: quando la cattedra è vacante deve essere utilizzata per le immissioni in ruolo, ma se il posto è restituito per l'attribuzione di incarichi annuali, il contratto deve necessariamente terminare al 31 agosto e non prima".
Anief, un'altra sconfitta per il Miur - Al via da lunedì, 3 aprile, le prove suppletive del concorso a cattedra 2016. Circa settemila candidati inizialmente esclusi parteciperanno alla selezione pubblica per diventare insegnanti. "A un anno di distanza dalla pubblicazione del bando, alternandosi fino al 20 aprile, un alto numero di aspiranti docenti avrà finalmente la possibilità di essere messo alla prova: andranno a concorrere - sottolinea l'Anief - per aggiudicarsi uno dei 63.712 posti messi a bando, un terzo dei quali potrebbero andare persi, perché in diverse classi di concorso le commissioni hanno sino a oggi giudicato idonei un numero di candidati inferiore rispetto ai posti da assegnare. Sono diverse le categorie di ammessi grazie - sottolinea il sindacato - ai provvedimenti del Tar e del Consiglio di Stato: si va dagli insegnanti tecnico pratici ai diplomati Isef, dal personale già di ruolo ai diplomati magistrale a indirizzo linguistico, dagli educatori agli abilitati Pas e all'estero. Poi ci sono coloro che hanno ottenuto l'abilitazione disciplinare o la specializzazione su sostegno dopo la pubblicazione del bando. La lista potrebbe allungarsi: in settimana è atteso il pronunciamento dei giudici sui ricorsi presentati dai candidati su sostegno e su nuove classi di concorso. Resta, infine, sub judice pure la posizione dei 20mila ricorrenti laureati non ammessi". "Le prove aggiuntive confermano - dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief - gli errori di un'amministrazione che opera negando il dialogo con i rappresentanti dei lavoratori. Se ci avessero dato retta non ci ritroveremmo a vivere questa 'coda' di concorso. Ma quello che più sorprende è l'atteggiamento schizofrenico del Miur su come trattare i cittadini laureati che chiedono di fare l'insegnante: nel 2012 ha detto che la laurea era sufficiente per partecipare al concorso a cattedra, nel 2016 non più, mentre nel 2021 tornerà a bastare". (ANSA).