Il sindacato Anief, a tutela dei docenti che vogliono partecipare, ha attivato un ricorso al Tar Lazio avverso l'esclusione dal concorso ordinario 2020 infanzia/primaria e/o per i posti di sostegno di coloro che hanno conseguito il titolo successivamente alla data del 31 luglio 2020.
La partecipazione al ricorso è possibile per coloro che entro la data del 05 novembre 2021 abbiano conseguito il titolo di abilitazione all'insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all'estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente e/o la specializzazione di sostegno V ciclo ex d.m. 95/2020.
Per i dettagli e aderire è possibile accedere all’area dedicata sul sito cliccando qui. C’è tempo fino al 6 dicembre.
Pacifico, "avevamo espresso da subito la contrarietà all’illusione che le scuole potessero essere luoghi dove i contagi sono rari"
"Clamoroso ripensamento del protocollo sulla scuola che prevede di non mettere in quarantena l'intera classe quando c'è un solo caso e quindi ritorno alla Dad: ministero alla Salute e Regioni hanno deciso di bloccare quasi sul nascere la possibilità di evitare le quarantene in caso di unici contagi". Così una nota dell'Anief.
La sua significativa attività di difesa della classe operaia è stata riconosciuta a livello mondiale. Giuseppe Di Vittorio, considerato il padre del sindacalismo italiano, è il protagonista di ''Viaggio nel tempo, dal passato al futuro'', programma condotto da Giacinto De Caro, in onda su Radio Techetè martedì 30 novembre a mezzanotte e mezza e mercoledì 1 dicembre, alle 12.30. A 12 anni, Peppì (come lo chiamano affettuosamente a Cerignola) appare già uno scaltro sindacalista: sebbene sia ancora agli inizi, è già schierato al fianco dei braccianti agricoli pugliesi, per difenderli dai soprusi dei grandi proprietari terrieri. Ma la vita di Giuseppe Di Vittorio è costellata di tante conquiste per i diritti dei lavoratori a livello nazionale, che lo porteranno al vertice della Cgil in Italia e successivamente a essere eletto presidente della Federazione Sindacale Mondiale nel 1953. Per ricordare l'autorevole figura di Di Vittorio e svolgere un raffronto tra il sindacalismo di allora, a tutela dei lavoratori, e quello della storia recente, ''Viaggio nel tempo'' ha chiesto anche il supporto di Marcello Pacifico, presidente dell'ANIEF, un giovane sindacato nazionale, che è partito dal mondo della formazione, della scuola e dell'università e che ha scalato rapidamente i vari livelli di rappresentatività. ''Viaggio nel Tempo, dal passato al futuro'' è poi in podcast su Rai Radio Techetè
"Obbligo di vaccinazione al personale scolastico e a quello universitario no? La scuola è doppiamente discriminata, dato che a quanto pare anche il virus è selettivo". A lanciare la provocazione è Marcello Pacifico, presidente nazionale dell'Anief, che all'Adnkronos guardando al decreto Super green pass, in vigore dal 6 dicembre, rileva: "Nella categoria che si occupa di formazione ed a cui nel decreto è stato imposto l'obbligo, è indicato il personale scolastico del sistema nazionale e delle scuole non paritarie, dei Cpa (scuole serali per adulti), degli Its, dei servizi educativi per l'infanzia... E il personale universitario?", domanda.
Il presidente del giovane sindacato lo ha detto questa sera in diretta facebook: a seguito della decisione del Governo di imporre, con Decreto Legge, l’obbligo di vaccinazione anti Covid19 a tutti i dipendenti della scuola, “dal 15 dicembre ci sono colleghi che non avranno più lo stipendio: siamo contrari, perché non è possibile dare il reddito di cittadinanza a chi non lavora e togliere il compenso a chi ha servito lo Stato da tanti anni. Secondo noi il vaccino obbligatorio è illegittimo, ancora di più perché a scuola gli studenti entrano senza tampone e vaccino: il provvedimento deve essere disapplicato dal giudice. Ancora di più perché non investe nella scuola nella Legge di Bilancio”.
La vera criticità della scuola è la precarietà, servono nuove procedure di reclutamento come indicato dal Patto per la Scuola che però la Legge di Bilancio ha ignorato: lo ha detto oggi Chiara Cozzetto segretaria generale Anief, durante un incontro formativo svolto oggi sul “nuovo sistema di reclutamento e la formazione iniziale”. La sindacalista ha ricordato che “la riforma 2.1 del Pnrr prevede una revisione del sistema finalizzata a poter coprire, con regolarità e stabilità, le cattedre disponibili con insegnanti di ruolo”. Non bastano quindi “procedure concorsuali ordinarie con l’accesso di tutti gli idonei nelle graduatorie di merito, ma anche procedure riservate annuali e reclutamento da graduatorie per soli titoli con particolare valorizzazione del servizio, senza escludere insegnanti di religione o educatori”.
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