A parole il Governo sembrerebbe intenzionato al confronto con il sindacato. Ad aprire ai rappresentanti dei lavoratori è stato il vicepremier e ministro dell’Interno della Lega, nel giorno in cui a Reggio Calabria la piazza chiedeva garanzie per il Sud e si schierava contro la regionalizzazione. Il titolare del Viminale ha annunciato la sua intenzione di ricevere i sindacati al Viminale per un confronto sulla manovra di autunno. Marcello Pacifico (Anief): A Salvini vorremmo chiedere tante cose, ad esempio come mai nella scuola si lasciano per strada due precari su tre, si continua a discriminarli rispetto a chi è di ruolo e si abbandonano gli Ata. E il motivo per il quale - siccome per i comparti del pubblico impiego la rappresentatività si misura con il 5% del dato associativo ed elettorale, derivante delle ultime elezioni RSU dell'aprile 2018 - come mai ad oltre un anno l’Anief continua a rimanere clamorosamente fuori dai tavoli di contrattazione nazionale. Tra l’altro, dopo tre incontri all’Aran e dopo che la stessa agenzia che tutela gli interessi dalla macchina pubblica ha deliberato da ormai sei mesi l'accertamento provvisorio del nuovo assetto di rappresentatività, tutto questo ha ancora più dell’incredibile.
"Entro luglio inviterò i sindacati al Viminale, con altri rappresentanti del lavoro, del commercio, dell'impresa e dell'agricoltura per confrontarci e ragionare insieme sulla prossima manovra economica", ha detto il vicepremier Matteo Salvini, annunciando anche che ai sindacati presenterà la “proposta sull'autonomia che finalmente porterà merito e responsabilità anche ai politici del Sud. Sono sicuro che in un anno questo governo abbia fatto di più rispetto ai governi di sinistra che ci hanno preceduto per lavoratori e precari. Con la flat tax per famiglie, lavoratori e imprese faremo ancora di più", ha concluso il vicepremier.
LA REPLICA DELL’ANIEF
Anief replica sin d’ora a Matteo Salvini, sostenendo che il lavoro realizzato dal Governo per i precari è al di sotto di quello necessario: nella scuola, ad esempio, mentre si sta andando incontro al record di supplenze annuali, si punta su procedure concorsuali non risolutive, con due terzi dei supplenti storici che non verranno comunque assunti in ruolo, oltre che lente, mentre servono soluzioni immediate. Queste soluzioni, inoltre, vanno ad escludere un’ampia fetta degli attuali precari che permettono quotidianamente di sopperire ai larghi vuoti di docenti e Ata titolari, sempre a causa dell’inettitudine di chi gestisce le sorti dell’Istruzione e che continua ad opporsi strenuamente alla riapertura delle GaE e del doppio canale di reclutamento con utilizzo, all’occorrenza, delle graduatorie d’Istituto anche ai fini del reclutamento.
LO SCANDALO DEGLI ATA
Per non parlare del personale Ata, sempre più dimenticato, per il quale si continuano a ravvisare organici tagliati, stipendi vicini alla soglia di povertà, mancate attivazioni di profili professionali superiori, come quella dei coordinatori di ogni profilo, anche laddove sono previsti per legge, oltre che l’opposizione all’avvio di concorsi riservati, a partire da quelli per gli amministrativi facenti funzione Dsga. In generale, preoccupa molto il mancato rilancio del comparto dell’Istruzione, per il quale si prevede addirittura un taglio progressivo di investimenti pubblici nel Documento di economia e finanza, con la spesa per il settore in calo continuo - dal 3,9% del 2010 al 3,1% - fino al 2040.
LE PAROLE DEL PRESIDENTE ANIEF
“Se il vicepremier e ministro del Lavoro ci convocherà come annunciato – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief –, saremo prontissimi a indicare quali sono le priorità da affrontare nel mondo della Scuola, spiegandogli perché l’accordo del 24 di Palazzo Chigi è tutt’altro che risolutivo. Lo abbiamo fatto di recente con il ministero dell’Istruzione, al quale abbiamo inviato una serie di proposte, come quella di risollevare per davvero gli stipendi senza oneri per lo Stato”.
“Sinora, però, non abbiamo avuto risposte. E siccome il nuovo anno scolastico è alle porte – conclude Pacifico -, presto i nodi verranno al pettine, sotto forma di mancata copertura di decine di migliaia di posti, niente continuità didattica e scuole nel caos, con i dirigenti scolastici costretti a compiere acrobazie di ogni genere per tamponare situazioni sempre più difficili”.
PER APPROFONDIMENTI:
Stipendi docenti italiani sotto di 9 mila euro rispetto alla media UE
Rinnovo del contratto in alto mare, ci potrebbero essere 200 euro al mese per Anief
ISTRUZIONE - Spesa in calo fino al 2040, lo dice il Def: dal 3,9% del 2010 al 3,1%
Domani sera sindacati rappresentativi convocati a Palazzo Chigi per evitare lo sciopero
Anief dice no all'accordo tra Governo e sindacati e conferma lo sciopero del 17 maggio
Domani sciopero e sit-in davanti a Montecitorio: i tanti motivi della protesta nazionale
Aumenti di stipendio, incontro inutile al Miur. Anief: siamo stufi, Bussetti ci convochi
Bonus 80 euro a rischio per oltre 500 mila docenti e Ata, il ministro Tria scopra le carte
Bruxelles chiede all’Italia di pagare di più i docenti. Anief: uno scandalo, lavorano pure più ore
Bussetti non perde occasione per annunciare aumenti di stipendio ai docenti