Anche per il personale Ata della scuola, il Governo e l’amministrazione scolastica non hanno alcuna intenzione di cancellare il precariato. L’Amministrazione ha appena comunicato ai sindacati che le immissioni in ruolo di questa estate, per l’anno scolastico 2019/2020, copriranno il turn over: si tratta di appena 8.408 posti. Ma siccome i dati si riferiscono alle uscite certificate dall’Inps fino all’11 luglio scorso, è praticamente scontato che vi saranno diversi posti ancora non considerati, come quelli residui per Quota 100 e le domande di pensionamento che l’istituto di previdenza sta ancora valutando, che andranno ad incrementare le supplenze annuali. Le quali, ufficialmente si collocano, ha riferito il Miur, quasi a 20 mila unità, per l’esattezza 19.942.
Marcello Pacifico (Anief): “Continuiamo a rimanere sconcertati per la passività con cui gli altri sindacati recepiscono queste informazioni sulle assunzioni in ruolo più che ribassate, a fronte di un numero decisamente maggiore di posti liberi. Perché ai 20 mila citati dal ministero dell’Istruzione, se ne aggiungono probabilmente altrettanti, nascosti abilmente in organico di fatto con i soliti stratagemmi che permettono all’amministrazione e allo Stato di risparmiare sui mesi estivi e sulle assunzioni, perché in questo modo non si adeguano gli stipendi e non si fanno ricostruzioni di carriera che farebbero scattare gli arretrati. Senza dimenticare che anche per il personale Ata andrebbero aggiunti almeno 20mila Ata per il potenziamento, invece assegnato solo per i docenti. Per questi motivi, invitiamo il personale Ata che ha svolto 36 mesi di servizio a ricorrere con Anief, presso il giudice del lavoro, per ottenere l’immissione in ruolo e un equo risarcimento danni per la sua ratificazione tardiva”.
Il Miur ha comunicato le assunzioni a tempo indeterminato da attuare per il personale Ata: si tratterà in prevalenza di assistenti amministrativi e i collaboratori scolastici. Seguono i tecnici di laboratorio, mentre saranno ridotti ai minimi termini, a poche unità, le immissioni in ruolo dei cuochi, degli addetti alle aziende agrarie, dei guardarobieri e degli infermieri, pur in presenza di decine o centinaia di posti vacanti e disponibili. Come se non bastasse, riferisce la rivista Orizzonte Scuola, “sembra non sia stata ancora formalizzata la richiesta al MEF, per cui il dato numerico è ancora ufficioso”.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ANIEF
“I timori dell’Anief erano fondati – commenta il suo presidente nazionale Marcello Pacifico –: ancora una volta il personale Ata della scuola viene considerato in modo a dir poco superficiale. Come se nella scuola dell’autonomia, il preziosissimo ruolo di queste figure professionali, non sia invece essenziale, anzi indispensabile, per il regolare svolgimento delle attività scolastiche e dell’offerta formativa”.
“Preoccupa anche il fatto – continua Pacifico – che non si hanno poi notizia delle assunzioni degli educatori. Ma lo scandalo maggiore riguarda probabilmente i Dsga, per i quali è in corso di svolgimento un concorso nazionale per coprire gli oltre 2.900 posti vacanti. Rimaniamo sconcertati dall’esiguità dei posti che verranno messi a ruolo: appena 760. Significa che, esattamente come sta avvenendo per gli insegnanti vincitori dei concorsi o abilitati vari, si seleziona il personale che dovrà subentrare, lo si colloca in graduatoria, ma poi lo si lascia lì, preferendo lasciare il posto vacante e disponibile per mera necessità di risparmio. Si sarebbe potuto, invece, assumere già in corso d’anno, anche se solo a livello giuridico, per poi ratificare il tutto l’anno prossimo”.
I NUMERI FORNITI DAL MIUR AI SINDACATI SULLA SITUAZIONE DEGLI ORGANICI DEL PERSONALE ATA:
Fonte: Orizzonte Scuola
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