Si sta sempre più delineando la scarsa utilità dell’accordo che amministrazione e sindacati maggiori hanno trovato per gli oltre 600 assistenti amministrativi che per anni e anni si sono prodigati sul ruolo superiore di Direttore dei servizi generali e amministrativi in cambio di somme poco più che simboliche, ma acquisendo una professionalità sul campo risultata alla resa dei conti davvero preziosa per la regolare gestione degli istituti. Ora, il Consiglio dei ministri è vero che ha detto sì all’approvazione di un decreto legge con l’attivazione di una procedura selettiva riservata per accedere a posti di Dsga, a condizione che abbiano svolto le funzioni in quel ruolo per almeno tre interi anni scolastici a decorrere dal 2011/2012, ma lo stesso decreto rimanda oltremodo la loro stabilizzazione. Nella migliore delle ipotesi, a non prima di tre o quattro anni dalla fine della tornata concorsuale.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “il Governo aveva il dovere di riservare a monte nell'attuale concorso il 30% dei posti disponibili. È il minimo che si poteva fare, visto che ormai un posto come Dsga su tre è assegnato in reggenza oppure, nella maggior parte dei casi, va proprio a un assistente amministrativo facente funzione, neo-immesso in ruolo o magari precario come risulta dall'accordo tra Miur e sindacati firmatari di contratto. Aspettiamo di sapere cosa ne pensano i giudici amministrativi nei ricorsi già presentati contro l'esclusione dalle prove scritte”.
Per gli amministrativi facenti funzione come Dsga non arrivano buone nuove: si è deciso di attivare per loro un concorso riservato, per titoli e servizi, come ha chiesto l’Anief al ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, all’interno dei 25 punti da perseguire per salvare la scuola, ma con accessi discutibili e ora si scopre anche che la loro stabilizzazione avverrà in subordine ai vincitori di concorso.
I facenti funzione vengono dopo
A dirlo è Tuttoscuola: “Per i ff salvati e usciti vincitori dal concorso riservato – scrive la rivista specialistica - non vi sarà però l’immediato accesso al posto di DSGA, in quanto le relative graduatorie saranno utilizzate dopo quelle dell’attuale concorso DSGA. Per queste ultime il bando prevede che il numero di posti previsti (complessivamente 2004) sia aumentato in ciascuna regione del 20% (totale complessivo 2405 posti). Ma il bando prevede anche che ‘Le graduatorie sono utilizzate annualmente ai fini dell’assunzione nel profilo di DSGA e restano in vigore sino al loro esaurimento’. I ff vincitori del concorso riservato potrebbero essere assunti in ruolo non prima di tre o quattro anni”.
La testata giornalistica ha scoperto dove si annida la norma: esaminando la bozza del decreto legge salva precari che circola sul web, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, derivante dal testo definitivo approvato dal Consiglio dei Ministri, ha individuato lo slittamento del loro possibile spostamento nel ruolo superiore nell’art. 2, comma 9, il quale solo in teoria avrebbe dovuto essere “a favore degli assistenti amministrativi con tre anni di servizio come facenti funzione (“ff”) di DSGA”.
La posizione del sindacato autonomo
Secondo Anief, l’amministrazione doveva intervenire prima utilizzando anche il Decreto Madia (d.Las. 75/2017). Di certo, quanto annunciato nel Decreto legge risponde a quanto dai nostri legali richiesto nel ricorso che sarà discusso al Tar Lazio per l'annullamento del decreto ministeriale 863 del 18 dicembre 2018 che ha imposto la prova pre-selettiva anche ai facenti funzione come agli Ata con 5 anni di servizio.
Il commento del presidente Anief
“Fino a quando non ci convocheranno ai tavoli in maniera permanente e ci ascolteranno – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – purtroppo continueranno i ricorsi in tribunale. A volte basta un po’ di buon senso e tanto ascolto per prendere una decisione nell'immediato. Il ripensamento da parte del Governo ci rincuora, anche se sarebbe stato meglio adottare prima il provvedimento. Ora vedremo cosa succederà all'attuale procedura, perché le carenze di organico rimangono".
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