I fatti di cronaca e la recente disgrazia del bambino morto a Milano, cadendo dalla tromba delle scale dell’Istituto Pirelli, hanno messo in evidenza anche per l'ex responsabile scuola di Forza Italia, Elena Centemero, il problema degli organici del personale Ata, nettamente inferiori al fabbisogno e lontani da quei requisiti minimi anche per i servizi di sorveglianza degli studenti. Marcello Pacifico: Coi tagli si mette in dubbio la sicurezza. Le nuove tecnologie non possono sostituire le persone come in un'azienda per realizzare risparmi. Bisogna partire dal ripristinare gli organici tagliati dieci anni fa
I TAGLI AL PERSONALE ATA
La scarsità di collaboratori scolastici nelle scuole sta diventando un problema serio: a renderlo tangibile, dopo che l’Anief da anni rileva la grave assenza venutasi a determinare a seguito della Legge 133 del 2008 che ha soppresso quasi 50 mila posti di cui 47mila in meno in un solo triennio, pari a quasi il 20% dell’intero organico, è stata la drammatica morte dell’alunno di cinque anni caduto pochi giorni fa nella tromba delle scale della sua scuola di Milano: una terribile circostanza che ha messo in evidenza come il tema della sicurezza e della culpa in vigilando, con i dirigenti costretti anche a mandare a turno gli alunni al bagno, come deciso di recente nell’Istituto Comprensivo "Calcedonia" di Salerno, sia stato messo da parte dal decisore politico per mere ragioni di finanza pubblica.
LA RICHIESTA DI ELENA CENTEMERO
Elena Centemero, preside all’Istituto Vanoni di Vimercate, già responsabile Scuola di Forza Italia, ha detto a Repubblica che “tenere bambini e ragazzi in aula non è un bene, ma siamo tutti sotto organico. Nelle scuole italiane mancano sessantamila collaboratori scolastici. Sto chiedendo la possibilità di utilizzare lavoratori socialmente utili ai piani”.
Orizzonte Scuola ha ricordato che i dirigenti scolastici hanno protestato davanti al MIUR per denunciare che si sono verificati ottantottomila incidenti nelle scuole in un anno; hanno chiesto al viceministro Ascani 4 collaboratori in più in ogni scuola. Nelle scuole l’argomento è di stretta attualità e i dirigenti scolastici adottano provvedimenti diversi e fantasiosi fino ad arrivare alla decisione di istituire i turni per andare in bagno per gli alunni, solo se accompagnati dai collaboratori.
I provvedimenti da attuare sono evidenti: la sicurezza è un’emergenza delle scuole, non si può più rimandare. A questo proposito, il Miur e i sindacati rappresentativi della categoria hanno sottoscritto un accordo, nel quale uno dei punti è proprio intervenire tempestivamente, nella Legge di Bilancio 2020, per la definizione di norme riguardanti la sicurezza nelle scuole coerenti con l’assetto delle responsabilità dei diversi soggetti coinvolti.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ANIEF
“È bene – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che i nostri governanti si mettano finalmente in testa che il diritto all’istruzione dei nostri figli diventi una priorità da affrontare, da anteporre a molte altre spese che fanno capo allo Stato. E va fatto con il personale che per anni e anni si è fatto carico di coprire i posti vacanti, al pari di quello che si vuole fare contro gli oltre 11 mila ex lavoratori socialmente utili in procinto di essere stabilizzati proprio come collaboratori scolastici, dopo che si è tentato di stabilizzare sugli stessi posti anche il personale perdente posto delle province”.
Il presidente nazionale Anief si dice d’accordo con la dirigente scolastica Elena Centemero sui numeri espressi: “È da tempo che il nostro sindacato – spiega il sindacalista autonomo – rivendica la copertura, con altrettanti lavoratori precari, dei 20 mila posti vacanti e altri 60 mila da aggiungere se solo si desse vita al potenziamento anche per gli Ata e si trasformassero in organico di diritto i tanti posti oggi nascosti in quello di fatto solo per far cassa risparmiando su mesi estivi non assegnati e stipendi fermi alla miseria di quello iniziale”.
Anche per difendere i diritti lesi dei collaboratori scolastici, la categoria meno pagata di tutta l’amministrazione pubblica con remote possibilità di carriera per la mancata applicazione dei profili previsti dal Ccnl per i passaggi professionali verticali, Anief ha deciso di indire lo sciopero il prossimo 12 novembre, con sit-in davanti a Montecitorio, e di ricorrere in tribunale. "Stiamo preparando degli emendamenti al disegno di legge di bilancio su organici, assunzioni e passaggi verticali. Li vedremo se la politica al di là delle emergenze e delle emozioni avrà la capacità di ascoltare e di dotare le scuole delle risorse umane e finanziarie necessarie" , conclude il sindacalista autonomo.
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