Parlamento

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  • Concorsi per insegnanti entro il 30 aprile, una classe pollaio su venti in meno nelle superiori. Approvato emendamento per reclutare 500 idonei del nuovo concorso a dirigente scolastico chiesto da Anief ed Udir. Bocciati gli ODG per confermare nei ruoli i diplomati magistrali che hanno superato l'anno di prova e riaprire le GaE
  • Anief: bene, ma i 100 euro devono essere un punto di partenza con l’impegno da parte del Governo di recuperare nel triennio il gap con l’inflazione e da parte nostra di riprendere tutti i temi del precariato non affrontati nella legge approvata a fine anno. La scrittura del prossimo DEF sarà di fondamentale importanza per l’esito delle trattative.    Dopo le dichiarazioni orientate al confronto con i rappresentanti dei lavoratori, domani la ministra dell’Istruzione si  appresta a confermare l’apertura durante la presentazione delle Linee guida: alle ore 20 le Commissioni Istruzione del Senato e Cultura della Camera, in seduta congiunta, hanno in programma l'audizione sulle linee programmatiche del suo Dicastero. Oltre ai contenuti del programma, la titolare della scuola dirà di essere pronta a convocare dei tavoli politici con le organizzazioni sindacali rappresentative, durante i quali si inizierà a discutere del rinnovo contrattuale, della formazione iniziale e del reclutamento del futuro. L’obiettivo è quello di definire la quantificazione delle risorse che avranno impatto diretto sugli stipendi, le quali dovranno essere messe a disposizione già nel prossimo Documento di Economia e Finanza collegato alla Legge di Bilancio 2021. Anief si dice sin d’ora anche interessata a produrre miglioramenti sugli accessi ai bandi di concorso in via di definizione: in particolare a garantire l’abilitazione all’insegnamento a coloro che hanno svolto dei periodi di supplenza e la specializzazione su sostegno senza vincoli d’accesso, considerando che entro il 2021 c’è necessità di specializzare in didattica speciale oltre 80 mila nuovi docenti.
  • Nella scuola trapela soddisfazione per il via libera della commissione parlamentare di competenza della Camera all’emendamento del M5S al decreto Milleproroghe, con cui si finanziano 55 milioni di euro in tre anni per porre un freno alle classi numerose, al fine di intervenire laddove il numero di iscritti sia superiore a 22 alunni, ridotti a 20 in presenza di studenti con grave disabilità certificata. Il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, si fa portavoce di tanti lavoratori, docenti e Ata: “Ringraziamo vivamente la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina per la sensibilità e per aver voluto fortemente l’approvazione di tale emendamento del governo in seno al Milleproroghe”
  • In 500 potranno essere assunti in caso di posti vacanti e disponibili nei prossimi anni per aver superato l'ultimo concorso. Lo prevede una modifica al Mille-proroghe approvato in Commissione richiesto da Italia Viva e suggerito dai due giovani sindacati del personale del comparto e della dirigenza pubblica. I legali di Anief avevano presentato un ricorso al Tar Lazio di cui chiederanno la cessazione della materia del contendere all'atto dell'approvazione definitiva della legge
  • Il rientro dei docenti nella propria provincia di appartenenza è una delle battaglie storiche dell’Anief ed ora diventa parte essenziale di un disegno di legge, presto all’esame dei parlamentari della Camera: a proporlo, alcuni giorni fa, è stata l’on. Tiziana Drago, del M5S, all’interno di una proposta articolata per la riforma del welfare familiare. Il ddl parte dall’assunto di favorire la natalità e attuare misure che consentano alle donne di avere figli nel picco maggiore di fertilità. Marcello Pacifico (Anief): “Il tema della mancata tutela del diritto alla famiglia del personale assunto, rischia di riproporsi anche nelle prossime settimane, dal momento che con la ‘call veloce’ si dà l’opportunità ai docenti precari di presentare domanda in un'altra regione per essere immessi in ruolo, un po' come avvenne già in passato con il piano straordinario della Legge 107/2015. Costringerli, poi, a rimanere fermi per cinque anni, come prevedono le ultime norme approvate, pur in presenza di cattedre vacanti, è un atto di ingiustizia e di cinismo”
  • Suggerimenti all’esame dei parlamentari delle Commissioni di Montecitorio, per la modifica del decreto 162/19. Primo obiettivo del giovane sindacato: contrastare la supplentite, che a settembre rischia concretamente di toccare il record di 250 mila contratti a tempo, con la stabilizzazione di personale docente, Ata e dirigente, formato e pronto a subentrare su posti vacanti.
  • Ci sono degli emendamenti proposti da Anief tra quelli che i parlamentari delle Commissioni di Montecitorio stanno esaminando per modificare il decreto 162/19 pubblicato in Gazzetta Ufficiale sulle “Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica”. Rimane in ballo l’assunzione degli idonei del concorso per dirigenti scolastici (6.06, 6.29) bandito con decreto del direttore generale del Miur n. 1259 del 23 novembre 2017, al fine di stabilizzarli e coprire i posti vacanti entro un “un triennio e comunque fino alla pubblicazione della graduatoria del concorso successivo”. I deputati si apprestano a valutare se pertinente l’attivazione di una procedura per selezionare nuovi dirigenti tecnici” senza alcuna prova preselettiva e nelle forme di corso-concorso formazione”, riservata “per il 40 per cento del totale dei posti messi a concorso”. Va al voto poi la richiesta di riapertura delle GaE (6.41), al fine dell’inserimento “a domanda, di tutto il personale in possesso di abilitazione, ivi incluso il diploma magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002 e il diploma tecnico professionale, nonché del personale educativo” Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Quello della supplentite è un problema serio, che la politica deve per forza di cose affrontare. Le nostre richieste, che non necessitano peraltro di particolari finanziamenti, garantirebbero, se approvate, la stabilizzazione di personale – docente, Ata e dirigente - già formato, scelto e pronto a subentrare su posti vacanti. Ci affidiamo alla sensibilità e competenza dei deputati, anche perché le nostre proposte, se approvate, ridurrebbero di molto quel danno all’erario derivante dalla cronica violazione del nostro Stato della direttiva 1999/70/CE del Consiglio dell’UE, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP per vincere il lavoro a tempo determinato reiterato negli anni”.
  • Secondo Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio Conti pubblici dell’Università Cattolica di Milano, nel nuovo anno l’ineguaglianza sociale si vince introducendo una tassa globale sovranazionale e con più investimenti su istruzione e sanità. Per il premier Giuseppe Conte bisognerà migliorare la didattica e, per contrastare la dispersione scolastica, investire sulla professionalità degli insegnanti. Anche secondo il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, nel 2020 occorrerà adeguare gli stipendi degli insegnanti, aumentare l’obbligo scolastico da 3 a 18 anni, concordare con i sindaci l’apertura fino alle 18 di tutti i plessi scolastici nei quartieri. Anief concorda con le posizioni espresse da economisti e rappresentanti di Governo. Lo stesso spacchettamento del Miur, con l’arrivo dei ministri Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi, potrebbe rappresentare la giusta premessa: “Se vogliamo rendere costruttivi consigli e buoni propositi, per il prossimo anno servono più risorse umane e finanziarie, un progetto condiviso per far funzionare meglio i settori della scuola, dell’Afam, dell’Università e della Ricerca, tanto ascolto e confronto, rispetto del lavoro che ogni giorno svolgono oltre un milione di persone per garantire un servizio che la nostra Costituzione prevede: gli stipendi non si aumentano a parole; le scuole non rimangono aperte tutto il giorno senza educatori e sorveglianti. Ben venga anche la proposta di allungare l’obbligo formativo, anche questa non fattibile senza risorse e condivisione. Sono questi gli atti concreti da portare avanti per dare seguito alle parole espresse da economisti, governanti e leader di partito sull’investimento della scuola da considerare come priorità”
  • La certificazione della rappresentatività nel comparto istruzione e ricerca nel decennale della fondazione, il 46° Consiglio nazionale e le nuove sfide. Emendamenti, audizioni in Parlamento sulle principali norme. La campagna #nonunoradimeno sul sostegno. Cinque scioperi nazionali. L’intervento in Europa con Cesi e Commissione UE. Gli incontri con le Istituzioni. L’operazione verità con le RSU e le linee guida per il rinnovo del CCNL. “Questa è la forza di un sindacato che continua a crescere e oggi rappresenta più di 50 mila delegati, il decimo in Italia per numero di iscritti,” dichiara Marcello Pacifico, il suo presidente
  • L’effetto delle norme promosse dal nuovo Decreto Scuola, in Gazzetta ufficiale il prossimo 29 dicembre, aumenterà il contenzioso nei tribunali e non risolverà il problema delle migliaia di cattedre scoperte durante la convocazione nei ruoli. Marcello Pacifico (Anief): “Chiederemo nel prossimo mille-proroghe la riapertura straordinaria delle Gae come sette anni fa, per risolvere il problema” 
  • Il Parlamento ascolta l’Anief: riapre le graduatorie di istituto ai giovani laureati e le trasforma in provinciali per l’attribuzione delle supplenze annuali o al termine delle attività didattiche con un elenco per il sostegno. Una rivoluzione che riguarda 500 mila insegnanti e 8 mila istituti, che limiterà il ricorso alle domande di messe a disposizione. Marcello Pacifico (Anief): finalmente ci danno ragione, ma ora si utilizzino le stesse graduatorie per le assunzioni nei ruoli i precari di seconda e terza fascia
  • Fissata per domani la procedura di conciliazione e raffreddamento dopo la proclamazione dello stato di agitazione che aveva portato i sindacati verso lo sciopero. Marcello Pacifico, presidente Anief: “Servono ulteriori risorse, anche da garantire entro fine legislatura, altrimenti non si va avanti” 
  • Poco significative le modifiche in V Commissione rispetto agli emendamenti presentati. Tra queste, l’incremento di 5 mila posti in organico di diritto su sostegno in alcune scuole, oltre a quelli decisi dalla magistratura, 390 su potenziamento infanzia, l’utilizzo del bonus merito in contrattazione integrativa anche per altri scopi, l’introduzione dell’educazione finanziaria insieme a quella civica, corsi di aggiornamento per i docenti anche su cyberbullismo
  • Continua a Montecitorio l’esame del decreto legge sulla scuola, il cosiddetto salva-precari, in attesa dell’approvazione finale prevista per lunedì 2 dicembre e per la cui conversione finale in legge, con passaggio obbligato a Palazzo Madama, c’è tempo fino al 29 dicembre: nel frattempo, per alcuni emendamenti si è optato per un ulteriore approfondimento, anche per “riflettere sulle coperture finanziarie” sulle quali il ministero dell’Economia avrebbe posto dei veti, scrive oggi Orizzonte Scuola. Le modifiche, in particolare, su cui i parlamentari della Camera pongono dei dubbi sono diverse: delle assegnazioni dei posti che si andranno a liberare a seguito dei pensionamenti effettuati avvalendosi dell’anticipo “Quota 100”; l’inclusione nel concorso per Dsga degli assistenti amministrativi facenti funzione da almeno tre anni; la trasformazione dei contratti sottoscritti dai maestri con diploma magistrale con sentenza negativa in supplenze con scadenza 30 giugno. Per Anief è assurdo. Già questi provvedimenti non risolvono i problemi aperti, ma pensare pure di bloccare le proposte approvate dalle Commissioni equivale a inibire il dibattito parlamentare dopo la tagliola sull'ammissibilità di emendamenti che non si è voluto discutere. L’appello di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ai deputati: “Chiediamo al Parlamento di approvare tutte le notifiche richieste, stabilizzando il personale Ata, assumendo su tutti i posti vacanti, impedendo il licenziamento di chi ha superato l'anno di prova. Perché si deve continuare a risolvere le cose solo nelle aule di giustizia?”.
  • Pacifico: Adesso i lavoratori della scuola hanno il loro baluardo  Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, è stato intervistato ai microfoni di Teleborsa; tanti i punti trattati: assemblee sindacali, sicurezza, progressione di carriere, mobilità e altro: "Vogliamo ricominciare a fare sindacato, secondo quello che ci dice l'Europa, consultando e informando i lavoratori della scuola” 
  • Accolta in parte una delle proposte di miglioramento del decreto legge 126 “salva-precari” presentate dal sindacato Anief fra le trenta frutto della piattaforma sindacale che ha portato lo scorso 12 novembre allo sciopero nazionale Anief, al sit-in a Roma e alle rivendicazioni in audizione parlamentare. Pacifico (Anief): Approvata una norma giusta, ma in Senato si deve migliorare
  •     Tra ricorsi, graduatorie, posti in deroga, guarda l'inchiesta messa in onda ieri su Rai3 con le interviste al ministro Fioramonti che rimanda il problema al ministro Gualtieri e all'avvocato Miceli dell'Anief, giovane sindacato oggi rappresentativo, che ogni anno attiva la campagna #nonunoradimeno col patrocinio gratuito alle famiglie del contenzioso per l'assegnazione degli insegnanti mancanti 
  • Mentre il giovane sindacato ha chiesto stipendi adeguati all’inflazione con aumenti medi netti mensili di 240 euro per 1,3 milioni lavoratori e il ministro Fioramonti ha chiesto 3 miliardi, l’ordine del giorno Granato (M5S) impegna il Governo a stornare le risorse residuali risultanti dalle modifiche alla legge di bilancio nel fondo specifico per il rinnovo del contratto del personale del comparto istruzione e ricerca
  • Dopo le prime modifiche accolte, richiesti ancora un concorso riservato anche per primaria-infanzia, religione, dirigenti tecnici, ricorrenti concorso ds, riapertura Gae, ruoli da graduatorie istituto, accessi per servizio paritaria, IeFP, sostegno, mobilità straordinaria, scorrimento graduatorie idonei concorsi docenti, Dsga, ds, assegnazione ore sostegno, conferma dei ruoli assegnati con riserva, personale Afam e università. Pacifico, presidente Anief: riproveremo a inizio del prossimo mese, in Senato, a sensibilizzare i nostri parlamentari per il bene della scuola e dell’università, se sarà messa la fiducia nell’Aula di Montecitorio, giovedì prossimo. I precari hanno bisogno di risposte, perché con la supplentite si compromette il servizio che lo Stato vorrebbe garantire
  • Non si ripeterà la mancata copertura del turn over verificatasi quest’anno a seguito dei circa 25 mila posti venutisi a liberare a seguito dell’anticipo pensionistico “Quota 100” e non assegnati al turn over: lo prevede un emendamento approvato in settimana dalle Commissioni Cultura e Lavoro della Camera. Per Anief che ne ha caldeggiato l’approvazione è una norma giusta che doveva essere approvata già prima