Rimane irrisoluto il problema della stabilizzazione delle migliaia di collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi per diversi anni assunti a tempo determinato e dei posti di Direttore dei servizi generali e amministrativi ricoperti dai facenti funzione che chiedono di poter partecipare agli scritti e orali della vigente procedura concorsuale, senza aspettare il prossimo concorso riservato, quando saranno assunti in subordine ai vincitori di concorso
A soffermarsi sull’inerzia sostanziale di chi gestisce la scuola nei confronti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola pubblica, è stato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Intervistato da Orizzonte Scuola, il sindacalista autonomo ha sottolineato un’incongruenza di base: “Per il personale Ata, non possiamo dimenticare che se si pensa di reclutare – giustamente – i lavoratori delle cooperative private”, tuttavia “non si capisce perché non devi stabilizzare il personale scolastico Ata con gli stessi criteri e requisiti”.
LA DISCRIMINAZIONE
Il leader dell’Anief non si spiega il motivo per il quale, anche in questa occasione, “chi è precario Ata della scuola italiana debba essere penalizzato”. La mancanza di risposte alla necessità di stabilizzazione, a fronte peraltro di oltre 20 mila posti vacanti e 40 mila necessari, considerando anche quelli del mancato potenziamento, perché l’ultima riforma, nel 2015, ha pensato a rafforzare solo gli organici dei docenti, fa ancora più scalpore, alla luce della decisione di stabilizzare un alto numero di addetti precari dei servizi esternalizzati. “Dove sta la differenza?”, chiede Pacifico.
LE INDICAZIONI DELL'EUROPA
Il sindacalista, infine, commenta la parte del decreto legge salva-precari riguardante i facenti funzioni Dsga. E lo fa ricordando che la decisione di dedicare loro uno spazio verso la stabilizzazione, indicata con sempre più forza dalla Commissione Europea e orientata anche ad attivare i passaggi su profili superiori (anche questi mai attivati in Italia per questa cerchia di personale), è giunto solo all’ultimo momento e con una risposta poco soddisfacente.
ANIEF AVEVA RAGIONE
“Per quale motivo – chiede Pacifico - all’ultimo concorso per Dsga si è deciso solo alla fine di riservare agli Ata facenti funzione il 30 per cento dei posti delle graduatorie di merito senza esonerarli dalla prova preselettiva quando la stessa serve per scremare l’alto numero dei candidati mentre ora si pensa a un concorso riservato agli stessi? È il segno che anche qui Anief aveva ragione. Perché ci dobbiamo affidare sempre ai ricorsi per rispettare il principio del buon senso?”.
Per leggere l’intervista integrale “Pacifico ANIEF: 24mila assunzioni precari storici sono poche. Bisogna riaprire le Graduatorie ad Esurimento”, clicca qui.
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