Per riaprire le GaE a tutto il personale abilitato - inclusi DM, ITP, educatori - e per assumere nei ruoli da graduatorie di istituto provinciali, aggiornabili annualmente e aperte ai laureati. La proposta di emendamento nel sostitutire i cc. 1-16 dell’art. 1 utilizza l’attuale doppio canale di reclutamento al luogo della nuova procedura riservata, regola le chiamate delle supplenze fuori graduatoria, sviluppando un punto specifico della piattaforma dello sciopero del 12 novembre.
LA PROPOSTA
La proposta risolve immediatamente il problema delle 90 mila cattedre andate deserte durante le convocazioni per le immissioni in ruolo negli ultimi cinque anni, delle maestre con diploma magistrale inserite con riserva nelle GaE e degli insegnanti tecnico pratici ed educatori a rischio licenziamento, dei più di 100 mila docenti abilitati dopo il 2012 con il TFA, PAS all’estero esclusi dalle graduatorie ad esaurimento a differenza degli altri docenti abilitati in precedenza, e degli altrettanti docenti senza abilitazione inseriti nella terza fascia delle graduatorie di istituto che entrerebbero nei ruoli dopo la frequenza di un apposito corso abilitante. La norma, nel trasformare le graduatorie di istituto in provinciali, limiterebbe l’utilizzo delle messe a disposizione sempre più inflazionato e non regolamentato, sostituendo l’attuale scelta delle dieci/venti scuole da parte degli aspiranti supplenti con le scuole della provincia e consentendo ai giovani laureati di inserirsi nelle graduatorie.
Nel caso in cui non fosse approvata, il sindacato ha già pronte diverse altre proposte emendative migliorative del testo approvato dal Governo, a seguito dell’intesa del 24 aprile con i sindacati firmatari di contratto, da loro in ritardo sconfessata.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE PACIFICO
Marcello Pacifico, presidente Anief, afferma: “Piuttosto che pensare a nuove graduatorie e nuovi corsi abilitanti che comunque devono essere ripensati anche nella legge di bilancio, sarebbe intelligente, pratico e giusto utilizzare appieno quel doppio canale di reclutamento che per 25 anni ha regolato le assunzioni del personale docente, aggiornando il meccanismo di chiamata dalle graduatorie di istituto che pure potrebbero essere utilizzati per i ruoli. In questo modo si risolverebbe il problema del licenziamento anche delle maestre con diploma magistrali dalle GaE e dai ruoli, del reclutamento delle giovani laureate in scienze della formazione primaria e dei tanti ITP. Poi si consentirebbe ai giovani laureati di inserirsi nel mondo dell’insegnamento dal canale principale delle graduatorie di istituto senza aspettare la chiamata fortuita dalle messe a disposizione dei presidi, con l’assunzione diretta anche dei precari di terza fascia. Chiediamo alla politica una riflessione seria su questo testo che siamo pronti a spiegare in piazza durante il sit-in ai tanti che verranno per sostenerci”.
L’EMENDAMENTO 1.200
All’articolo 1 sono apportate le seguenti modificazioni:
- la rubrica è sostituita dalla seguente:
“Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e abilitazione del personale docente nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.”
- i commi dall’1 al 16 sono sostituiti dai seguenti:
“1. All’articolo 1, comma 10-bis della legge 25 febbraio 2016, n. 21, alla fine del primo periodo, aggiungere il seguente testo: “Con decreto del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca da emanarsi entro il 30 giugno 2020, è disposto l’inserimento, a domanda, di tutto il personale in possesso di abilitazione, ivi incluso il diploma magistrale conseguito entro l’a. s. 2001/2002 e il diploma tecnico professionale, nonché del personale educativo.
- All’articolo 399, comma 2, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 come modificato dalla legge 3 maggio 1999, n. 124, aggiungere il seguente periodo: “Nel caso in cui la graduatoria permanente sia esaurita e rimangano posti ad essa assegnati, si procede all’assunzione per scorrimento dalle graduatorie d’istituto che sono trasformate a partire dall’a. s. 2020/2021, in graduatorie provinciali, aggiornabili ogni anno e aperte a nuovi inserimenti. Il personale sprovvisto di abilitazione, ai fine della conferma nei ruoli, deve conseguire la relativa abilitazione all’esercizio della professione attraverso la frequenza di apposito corso universitario. Le disposizioni sono attuate con Decreto del Ministro dell’Istruzione e della Ricerca, di natura regolamentare da emanarsi entro il 30 giugno 2020.”
Motivazione [riapertura GaE, estensione del doppio canale di reclutamento a graduatorie d’istituto provinciali]
L’emendamento riscrive quasi interamente l’articolo 1 del decreto-legge semplificando le procedure di reclutamento attraverso l’utilizzo delle attuali graduatorie ad esaurimento e di quelle di istituto utilizzate per l’attribuzione delle 200 mila supplenze e causa della reiterazione dei contratti a termini e dell’aumento delle domande di messa a disposizione per le supplenze fuori graduatoria. Il testo dispone la riapertura delle ex graduatorie permanenti in luogo delle nuove da realizzarsi previste dal decreto e comunque l’utilizzo della percentuale dei posti esauriti agli attuali precari anche senza abilitazione inseriti nelle vigenti graduatorie di istituto che si prevede siano provinciali, aggiornabili periodicamente e aperte ai giovani laureati. Per quanto riguarda l’impatto finanziario, non vi sono maggiori oneri per la finanza pubblica, in quanto le assunzioni devono essere autorizzate con apposito decreto ai sensi della normativa vigente.
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