Per arginare il ricorso selvaggio alle chiamate con messa a disposizione, le graduatorie di istituto sono trasformate in provinciali per l'assegnazione di supplenze annuali o al termine delle attività e riaperte al personale laureato con richiesto da Anief fin dal primo incontro con il ministro Fioramonti. Rimane la delusione per la scelta di continuare con un concorso riservato piuttosto che quella proposta di utilizzare le stesse graduatorie di istituto per l'accesso ai ruoli, con la semplificazione del reclutamento
L’insegnamento nella scuola pubblica si riapre ufficialmente anche ai nuovi laureati che intendono iniziare a svolgere questa professione e che nel frattempo avevano inviate le MAD per essere chiamate dai presidi fuori graduatoria: lo prevedono le modifiche approvate al testo licenziato dalle Commissioni Cultura e Lavoro (Atto Camera 2222) nella parte in cui si è decisa la riapertura della terza fascia delle graduatorie di istituto 2020/21, 2021/22, 2022/23, prevedendo come requisito d’accesso la laurea con i 24 Cfu in discipline pedagogiche e metodologie didattiche. Viene accolta, in questo modo, seppure in modo parziale la richiesta formulata dall’Anief, tra le 30 proposte di modifica, nel corso dell’audizione tenuta nel giorno dello sciopero con sit-in dinanzi Montecitorio della scorsa settimana. Il testo del decreto sarà discusso in Aula dal 25 novembre e il 26 inizieranno le votazioni. Marcello Pacifico (Anief): l’approvazione dell’emendamento mette ordine al meccanismo delle supplenze ma non risolve il problema del reclutamento altrimenti risolvibile in maniera semplice e immediata con l'utilizzo delle stesse graduatorie di istituto esistente per l'accesso ai ruoli dello Stato.
Quando nel 2020 si riaprirà la terza fascia delle graduatorie di istituto, potrà essere utile per accedervi, in terza fascia, la laurea (o il diploma per le classi di concorso della tabella B del DPR 19/2016), assieme ai 24 Cfu in discipline pedagogiche e metodologie didattiche. È stato infatti approvato, scrive Orizzonte Scuola, l’emendamento sulla riapertura ai nuovi inserimenti nella terza fascia delle graduatorie di istituto ove, in base alla legge 107/2015, possono inserirsi soltanto i docenti abilitati, con conseguente inserimento nella II fascia delle stesse graduatorie.
COSA CAMBIA
Al prossimo aggiornamento, previsto nel corso del 2019/20 per il triennio successivo, potevano infatti inserirsi nelle succitate graduatorie soltanto i docenti abilitati. Tale disposizione è stata però ancora derogata con l’emendamento approvato al decreto scuola. Potranno, pertanto, inserirsi nella III fascia delle graduatorie di istituto, le seguenti categorie di docenti: docenti già inseriti (potranno far valutare nuovi titoli e servizi, se conseguiti o anche cambiare provincia); docenti in possesso dei titoli previsti dall’articolo 5, comma 1, lettera b), e comma 2, lettera b), del D.lgs. 59/2017. I docenti, che vorranno inserirsi nella terza fascia delle graduatorie di istituto (quindi non già inseriti), dovranno essere in possesso della laurea e 24 CFU nelle discipline antropo-psico- pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
Cambia anche il sistema di affidamento delle supplenze per il quale quelle brevi e saltuarie saranno affidate alle venti scuole scelte dai candidati mentre per quelle al 31 agosto e al 30 giugno si ricorrerà a nuove graduatorie provinciali con una modifica all'attuale regolamento.
IL COMMENTO DEL SINDACATO
Anief ritiene sicuramente positivo che le graduatorie di istituto si riaprano ai laureati, come chiesto più volte dal sindacato, ma valuta negativamente il fatto che non siano utili per le immissioni in ruolo, laddove la seconda fascia può sopperire alla mancanza di candidati nelle GaE. La trasformazione in graduatorie provinciali per assegnare uno dei 200 mila posti disponibili ogni anno, poi, appare una misura logica a cui però deve seguire la possibilità di reclutare anche nei ruoli, come ribadiremo in Senato, così da non ricorrere alle Mad e agli annunci sui social, alla disperata ricerca di supplenti.
L’EMENDAMENTO
Il testo dell’emendamento approvato:
All’articolo 1, comma 107, della legge 13 luglio 2015, n. 107, le parole: «2019/2020» sono sostituite dalle seguenti: «2022/2023» e, alla fine, è aggiunto il seguente periodo: «In occasione dell’aggiornamento previsto nell’anno scolastico 2019/2020, l’inserimento nella terza fascia delle graduatorie per posto comune sulla scuola secondaria è riservato ai soggetti precedentemente inseriti nella predetta terza fascia ovvero ai soggetti in possesso dei titoli di cui all’articolo 5, comma 1, lettera b), e comma 2, lettera b), del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59
All’articolo 1 sono apportate le seguenti modificazioni:
- la rubrica è sostituita dalla seguente: “Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e abilitazione del personale docente nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.”
- i commi dall’1 al 16 sono sostituiti dai seguenti:
“1. All’articolo 1, comma 10-bis della legge 25 febbraio 2016, n. 21, alla fine del primo periodo, aggiungere il seguente testo: “Con decreto del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca da emanarsi entro il 30 giugno 2020, è disposto l’inserimento, a domanda, di tutto il personale in possesso di abilitazione, ivi incluso il diploma magistrale conseguito entro l’a. s. 2001/2002 e il diploma tecnico professionale, nonché del personale educativo.
2. All’articolo 399, comma 2, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 come modificato dalla legge 3 maggio 1999, n. 124, aggiungere il seguente periodo: “Nel caso in cui la graduatoria permanente sia esaurita e rimangano posti ad essa assegnati, si procede all’assunzione per scorrimento dalle graduatorie d’istituto che sono trasformate a partire dall’a. s. 2020/2021, in graduatorie provinciali, aggiornabili ogni anno e aperte a nuovi inserimenti. Il personale sprovvisto di abilitazione, ai fine della conferma nei ruoli, deve conseguire la relativa abilitazione all’esercizio della professione attraverso la frequenza di apposito corso universitario. Le disposizioni sono attuate con Decreto del Ministro dell’Istruzione e della Ricerca, di natura regolamentare da emanarsi entro il 30 giugno 2020.”
PER APPROFONDIMENTI:
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