Manca poco alla pubblicazione del bando di concorso ordinario per la scuola dell’Infanzia e Primaria: si stanno ultimando i conteggi dei posti vacanti e disponibili per gli anni 2020/21 e 2021/22, conferma Orizzonte Scuola. Per Anief non risolverà la supplentite. Rimane prioritario confermare i ruoli, evitare i licenziamenti, garantire l'inserimento nelle Gae o reclutare da graduatorie d'istituto e aprire anche un nuovo riservato
Marcello Pacifico (presidente Anief): “Perché bandire un nuovo concorso ordinario quando ci sono migliaia di maestre inserite con riserva nei ruoli dopo aver superato l'anno di prova o nelle Gae? Quante volte devono dimostrare merito ed esperienza? È assurdo continuare a penalizzare la scuola pubblica e mortificare la continuità didattica”
I POSTI
I posti a disposizione sono noti da tempo, poiché in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il DPCM di autorizzazione all’assunzione di 16.959 docenti con concorso ordinario: 10.624 per l’anno scolastico 2020/2021 e 6.335 per l’anno scolastico 2021/2022. Per accedere non serviranno esperienze pregresse e nemmeno i 24 creduti formativi universitari richiesti per la secondaria. Previste tre prove e la valutazione dei titoli.
In attesa del bando, è già delineato il percorso da svolgere per partecipare al concorso ordinario per la scuola dell’Infanzia e Primaria: sarà aperto a tutti coloro che sono in possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso, ma non saranno richiesti i 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche (richiesti solo ai laureati per l’accesso al concorso della secondaria), né requisiti di servizio di insegnamento). E potranno partecipare anche i docenti di ruolo.
I TITOLI DI ACCESSO
Per i posti comuni, sarà richiesta la laurea in Scienze della formazione primaria oppure il diploma magistrale con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali, o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/02. Sarà ritenuto utile all’accesso anche un analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto dal Miur. Per i posti di sostegno sarà necessario essere in possesso, oltre a uno dei titoli suddetti, del titolo di specializzazione sul sostegno conseguito ai sensi della normativa vigente o di analogo titolo di specializzazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.
Saranno ammessi con riserva coloro che, avendo conseguito all’estero i titoli di cui alle lettere a) e b) del comma 1 e di cui al comma 2, abbiano comunque presentato la relativa domanda di riconoscimento alla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici. Il decreto scuola ha ampliato i requisiti di accesso, permettendo la partecipazione con riserva dei docenti specializzandi SOS IV ciclo TFA sostegno. Si allarga quindi la platea dei candidati al concorso.
LE PROVE
Il concorso si articolerà in una serie di prove consequenziali: la pre-selettiva (qualora, come molto probabile, le domande di partecipazione siano superiori a quattro volte il numero dei posti, e sarà di tipo computer-based, oltre che unica per tutto il territorio nazionale); poi la prova scritta e la prova orale. Sulla graduatoria finale, per i candidati risultati idonei, inciderà anche la valutazione dei titoli. Sarà possibile partecipare in un’unica regione per tutte le procedure per cui si ha titolo. Al massimo quattro: infanzia, primaria, sostegno infanzia e sostegno primaria.
LA PROROGA DELLE GRADUATORIE DEL 2016
Nel frattempo, il Decreto Scuola approvato alla Camera in questo momento al vaglio del Senato, ha prorogato di un ulteriore anno la validità delle graduatorie del concorso 2016, soluzione ponte che però da sola non risolve granché. Ciò potrebbe incidere, seppur di poco, nella previsione dei posti vacanti e disponibili per il prossimo triennio. In ogni caso, sottolinea la rivista specializzata, il concorso sarà bandito esclusivamente nelle regioni in cui, per il periodo considerato, ci saranno posti vacanti e disponibili, in modo da assicurare le immissioni in ruolo.
LA POSIZIONE DEL PRESIDENTE
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, “non si comprende il motivo ancora perché lo Stato utilizzi le attuali maestre per fare le precarie e non per assumerle, negando persino un nuovo concorso straordinario previsto per le superiori e predisponendo licenziamenti nei confronti di chi ha superato l'anno di prova”.
“Lo abbiamo ribadito di recente attraverso gli emendamenti al decreto salva precari, dopo averlo chiesto in audizione alla Camera lo scorso 12 novembre. Il concorso riservato sarebbe anche risposta positiva al problema creato dalle due sentenze della plenaria del Consiglio di Stato, non annullate dalla Cassazione, che hanno defenestrato decine di migliaia di diplomati magistrali dalle GaE e pure, in oltre 7 mila casi, dalle immissioni in ruolo dopo addirittura l’anno di prova svolto”, conclude il sindacalista a capo dell’Anief.
LA PREPARAZIONE AL CONCORSO
Coloro che intendono prepararsi al concorso per la scuola dell’Infanzia e Primaria possono accedere al percorso formativo predisposto da Eurosofia: l’obiettivo è realizzare una preparazione esaustiva e ben strutturata, grazie al supporto di docenti specializzati nella creazione di materiali didattici specifici per i concorsi del comparto scuola. Si potrà scegliere tra differenti modalità: corso on-line; in presenza; blended. Consulta i programmi e le specifiche al seguente link. Per informazioni chiamare il numero 091 7098311/357, il 3928825358 oppure inviare un’email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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