Fissata per domani la procedura di conciliazione e raffreddamento dopo la proclamazione dello stato di agitazione che aveva portato i sindacati verso lo sciopero. Marcello Pacifico, presidente Anief: “Servono ulteriori risorse, anche da garantire entro fine legislatura, altrimenti non si va avanti”
Il malcontento dei sindacati
Continua il malcontento tra i sindacati del comparto scuola per la scarsità di risorse per il rinnovo del contratto scaduto ormai da un anno: giovedì 19 dicembre, come riporta la rivista specializzata Orizzonte Scuola, è stata fissata la procedura di conciliazione e raffreddamento dopo la proclamazione dello stato di agitazione che aveva portato i sindacati verso lo sciopero. Infatti, con nota del 16 dicembre 2019 i sindacati hanno proclamato “lo stato di agitazione del comparto istruzione e ricerca, con astensione di ogni attività aggiuntiva di tutto il personale della scuola, docente ed Ata (in particolare per gli assistenti amministrativi facenti funzione di Dsga, sarà consegnata ai dirigenti scolastici la rinuncia all’incarico superiore), del personale delle Università, degli Enti di ricerca e dell’Afam”.
Tra le richieste, “l’aumento delle risorse per il rinnovo contrattuale, visto che quelle stanziate nella legge di Bilancio consentono, a regime, un incremento delle retribuzioni di poco superiore all’inflazione: meno di 80 euro medi mensili, ben lontano dall’aumento a ‘tre cifre’ promesso a più riprese”. E sempre il 19 dicembre “potrebbe essere posta la fiducia al Decreto scuola, dopo la bocciatura dei nuovi emendamenti al Senato. Il testo approvato, in questo caso, sarebbe quello del 3 dicembre alla Camera”.
Il parere di Anief
Anief, sindacato rappresentativo, è stato convocato e prenderà parte all’incontro di giovedì. L’organizzazione sindacale autonoma ha più volte affermato che sono tanti i punti da toccare per permettere alla scuola di migliorare: sono innumerevoli gli emendamenti presentati, sia alla Camera che al Senato, e ribaditi durante le audizioni in cui, in questi mesi, è stata convocata. Il sindacato, pertanto, ribadisce l’importanza di sedere ai tavoli per discutere del futuro di un milione di lavoratori tra docenti, educatori, Ata, amministrativi della scuola, dell'università e della ricerca.
Il commento di Marcello Pacifico, presidente Anief
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, afferma che “servono ulteriori risorse per recuperare il gap con l'aumento del costo della vita e orientare nella scuola gli stipendi alla media europea entro la fine della legislatura. Solo in questo caso saremo disposti a firmare il rinnovo del contratto. Il nostro sindacato ha anche presentato proposte reali per rideterminare gli organici, risolvere il problema della supplentite e della precarietà; presso i tavoli, siamo pronti a portare le emergenze del sistema scolastico e a dar voce a chi ogni giorno lavora nel nostro sistema nazionale di istruzione e ricerca”, conclude Pacifico.
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