Dopo la presentazione dell’Anief di quasi cento emendamenti, tra decreto salva precari e Legge di Bilancio 2020, durante l’audizione in occasione dell’ultimo sciopero e sit-in a Montecitorio, a distanza di dieci giorni arriva la proposta delle altre cinque sigle rappresentative che segue quanto richiesto dal giovane sindacato, dal 19 novembre rappresentativo.
Anief ha chiesto garanzie precise su corsi abilitanti, mobilità, stipendi, potenziamento tempo scuola, modifica dei cicli d’istruzione, pre-pensionamenti e quota 100, organico di diritto, miglioramento del rapporto alunni-docenti, insegnamento per moduli ed educazione motoria alla primaria, insegnamento curricolare dell’educazione civica, attivazione dei posti in organico profilo AS e C del personale ATA, mobilità professionale, nuove procedure concorsuali, ripristino di organici adeguati e supplenze senza vincoli.
LA PROPOSTA DEGLI ALTRI SINDACATI
In ritardo rispetto alla presentazione degli emendamenti in V Commissione Bilancio (venerdì 15), i sindacati della scuola firmatari del contratto collettivo nazionale pubblicano un generico documento sulle richieste di modifica alla Legge di Bilancio. Le cinque sigle di comparto, chiedono in particolare di rivedere cinque punti: “investimenti, rinnovo del CCNL, libertà di insegnamento, organici e precariato”. Nel documento – scrive Orizzonte Scuola - si parla di aumento di stipendio, organici docenti e ATA, ma anche di percorsi per il conseguimento dell’abilitazione. Inoltre, si ricorda che uno dei punti dell’intesa del 1° ottobre prevedeva un disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica, da stilare a seguito di un confronto approfondito con le organizzazioni sindacali, che disciplini percorsi strutturali di formazione e abilitazione del personale docente.
Nella proposta si chiede di rendere disponibili in via strutturale e permanente opportunità e percorsi di abilitazione rivolti alle diverse tipologie di personale docente. Oltre a garantire l’accesso a chi è in possesso del/i titolo/i necessari indipendentemente dall’aver prestato servizio, il sistema deve prevedere a regime un accesso con modalità semplificate per i precari con almeno 3 anni di servizio, i docenti già di ruolo che, in possesso del titolo di accesso, aspirano a cambiare classe di concorso o ordine o grado di scuola, i dottori di ricerca. Rivendicano, infine, l’accesso semplificato ai corsi di specializzazione per i docenti con consistente servizio sul sostegno.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, apprezza che le altre sigle stiano convergendo su alcune proposte che come sindacato autonomo portiamo avanti fin dalla nostra nascita, dieci anni fa: “Alla lunga – dice il leader dell’Anief – le nostre rivendicazioni diventano anche quelle di altri. Questo significa, guardando il lato positivo, che si tratta di problemi veri e sentiti da tutto il personale, che vanno risolti e affrontati già con il decreto salva-precari, che domani arriverà nell’Aula della Camera per la votazione, e nel disegno di legge di Bilancio 2020. Noi abbiamo chiesto di emendare entrambi i testi, motivando con cura tutti i punti toccati. Adesso che si uniscono altre forze sindacali, è bene che i nostri parlamentari riconoscano che occorre agire e le risposte del legislatore non si possono più rimandare”.
LE RICHIESTE DELL’ANIEF
Anief ricorda che tra gli emendamenti presentati al Disegno di legge di Bilancio 2020 AS 1586, ora all’esame della V Commissione del Senato, figura la richiesta di accantonare i posti lasciati liberi dal personale che ha lasciato anticipatamente il lavoro attraverso “Quota 100”, cancellare l’organico di fatto, ad iniziare dai posti in deroga di sostegno e delle sezioni primavera; di migliorare il rapporto alunni-docenti per la formazione delle classi; di ripristinare l’insegnamento per moduli nella scuola primaria, rifacendosi al modello vigente fino alla Legge 133/08, anche sulla base dei deludenti risultati indicati nei rapporti PIRLS sulle capacità di lettura e sui processi di apprendimento degli alunni del primo ciclo; di introdurre in modo obbligatorio e istituzionale la pratica dell’Educazione motoria nella scuola primaria; di estendere l’obbligo scolastico sino alla maggiore età e anticipandone l’inizio a 5 anni.
Anief ha anche chiesto di introdurre l’insegnamento curricolare dell’educazione civica, intesa come disciplina autonoma e non inglobata in altre materie; attivare i posti in organico profilo AS e C del personale ATA, prevedendo in questo modo la possibilità, prevista da diversi anni nel contratto collettivo nazionale di categoria, di fare elevare professionalmente assistenti e collaboratori scolastici; di prevedere anche un corso di formazione rivolto al personale, la mobilità professionale per le graduatorie 2010 e l’indizione nuove procedure concorsuali. Infine, sempre per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, Anief chiede di ripristinare gli organici su livelli numerici decisamente maggiori degli attuali e l’attivazione di supplenze senza gli attuali vincoli, a iniziare dalla riattivazione delle supplenze brevi sin dal primo giorno di assenza, senza dimenticare il riconoscimento dello stato gravoso del lavoro presso il settore dell’istruzione con regole per le pensioni simili a quelle delle forze armate.
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